"Bree,c'è Jasy!" Sento la voce di Harry irrompere nei miei sogni.
Mugolando,mi metto a sedere sul letto,completamente disfatto.
"Falla salire." Urlo in risposta,con la voce roca.
Mi alzo e vado ad aprire la porta,sbadigliando.
Mi ritrovo davanti una Jasy sorridente: "Ho portato dei film,e dei pop- corn."
Sorrido,grattandomi la nuca e la invito ad entrare.
"Sto andando a fare delle commissioni,torno sta sera." Urla Harry dal piano di sotto.
Non rispondo,chiudo la porta e vado a risedermi sul letto.
"Accomodati dove vuoi" Sorrido a Jasy,mostrandole le due poltroncine e la sedia.
In tutta risposta,prende un cuscino e si siede per terra. Ridacchio.
"Che film hai portato?" Domando.
"aspetta,prima ho io una domanda per te."
"Cioè?"
"Perché tratti così male tuo fratello? Cioè,ti conosco da poche ore e i pochi minuti a contatto con lui,lo hai trattato davvero da sconosciuto. Non sembra una cattiva persona."
Sospiro,capendo che Jasy è davvero troppo curiosa e che non molto facilmente riuscirò ad uscirne fuori senza averle detto almeno qualcosa."Non è una cattiva persona,ma in questo periodo non andiamo molto d'accordo."
"E' successo qualcosa?"
"Sì."
"Sempre la storia lunga di cui mi parlavi sta mattina?" Ride e non posso fare a meno di imitarla.
"Sì,Jasy."
"So che molto probabilmente non vorrai raccontarmela. Insomma,sono un'estranea. Ma potrei darti dei consigli,se mi diresti qual è il problema principale."
"Il problema è che sono innamorata di un ragazzo di cui lui non vuole saperne."
"Louis,giusto?" Sorride.Abbasso lo sguardo,arrossendo,e sussurro un lieve "Sì"
"Beh sembra proprio un romanzo alla Romeo e Giulietta."
Scoppio a ridere: "Hai ragione,ma è sempre un'opera. Questa è la vita reale."
"Sei pessimista,Bree."
Faccio una smorfia: "Sono realista,Jasy. La vita è completamente diversa dagli endecasillabi di Shakespeare." Mi siedo di fronte a lei,avvolgendo le ginocchia fra le mie braccia.So che non ha una risposta da darmi. Infatti,si limita a tirar fuori alcuni DVD e a mostrarmi le copertine. Decidiamo di guardare un film non troppo complesso,semplice e divertente. Non sono in vena di decifrare o analizzare i pensieri di un regista folle. Sono già troppo impegnata a pensare alla mia vita. Jasy apre i pop- corn e cominciamo a mangiarli. Siamo ricoperte da mille cuscini,stese sul mio letto,e continuiamo a ridere per le mille ridicole avventure che accompagnano i protagonisti del film. Per alcuni minuti,mi sento libera e spensierata. Vorrei essere al poso di quei ragazzi. So che è solo un film,che è tutta invenzione. E vorrei tanto che la mia vita fosse un film.
Siamo impegnate a guardare un ragazzo seminudo correre sul tetto di casa di una pensionata,quando qualcosa colpisce i vetri della finestra di camera mia.
Sussultiamo contemporaneamente.
"TOC" risentiamo.
Jasy mi guarda spaventata e mette pausa.
Poso un dito sulle labbra,incitandola a non parlare e mi alzo dirigendomi piano verso la finestra. Guardo con un occhio fuori dalla finestra e noto una chioma color rame in giardino.
"Louis" sussurro.
Quasi avevo dimenticato la sua visita. E,in fondo,non ci speravo molto. Pensavo stesse scherzando quando mi aveva detto che sarebbe venuto a trovarmi.