Grazie per i voti e i commenti ai capitoli precedenti <3
Buona lettura :)
LIAM'S POV
Rispondo alla chiamata,è mia madre che vuole parlarmi.
Sospiro e cerco di non dare a vedere che muoio dal freddo ed ho i brividi,per non farla preoccupare.
Credo che prenderò l'influenza a starmene qui,nella fredda aria di Londra,senza un cappotto.
Le parlo dolcemente e lei fa lo stesso,come sempre.
Dopo aver parlato per almeno dieci minuti,la saluto e stacco la chiamata. Sto per posare il telefono in tasca ed entrare,quando una macchina accosta proprio dove sono io.
Il tizio alla guida abbassa il finestrino e riconosco subito quell'antipatico,misantropo e coglione di Louis.
"Liam." Dice risoluto,mentre si sporge leggermente fuori dal finestrino.
Inarco le sopracciglia e lo guardo,disinteressato "Sì?"
"Non sei con Bree?" Si guarda attorno.
"Ehm ... è dentro. Perché mi stai ..."
Non mi da neanche il tempo di rispondere che subito spegne la macchina e scende da essa,sbattendo forte lo sportello.
"Ma che cosa...?" Lo guardo,confuso e noto che ha posteggiato in un punto a cui i carabinieri non farà molto piacere.
Louis si incammina verso l'entrata del pub e io lo seguo,confuso.
Entriamo quasi nello stesso momento e mi guarda accigliato.
"Cosa vuoi?" Urlo,per sovrastare il suono della musica che si fa sempre più assordante.
"Sapere dov'è Bree." Si avvicina pericolosamente e io mi sento ancora più confuso di prima.
"Cosa ti importa?"
"Dimmelo e basta!"
Il mio cervello non riesce ad elaborare una spiegazione,una teoria.
Vorrei tanto capire che cosa ci fa qui Louis,perché vuole parlare con Bree. Ho la testa annebbiata dai bicchierini che ho bevuto e non riesco a trarre logica da questa storia.
Mi arrendo,e sospirando,indico il tavolo in cui dovrebbero essere seduti Bree ed Ashton.
Louis si volta nella direzione in cui sto puntando il dito,e dopo neanche una frazione di secondo,punta gli occhi verso di me,arrabbiato.
"Mi prendi per il culo,Payne?" Urla e si avvicina. E' arrabbiato. Molto arrabbiato. Quasi non vedo il fumo uscirgli dal naso.
Mi volto a guardare verso il tavolo e noto,con sorpresa che Ashton e Bree non sono seduti.
Mi guardo attorno,spaesato. Non c'è traccia di loro.
Louis continua a fissarmi e comincio a sentire l'ansia e la paura. Dove sono andati? E' successo qualcosa?
Un terribile pensiero mi attraversa la mente e mi fa agghiacciare il sangue: Bree era ubriaca.
Così fragile,così sensibile. Non avrei dovuto lasciarla da sola con Ashton.
"Senti Louis,non so cosa tu voglia. Ma l'unica cosa che conta in questo momento,è trovare Bree. Okay?"
"Non sai dov'è?" Mi domanda. Adesso anche lui sembra confuso.
"No! Era seduta a quel tavolo,con un mio amico. Adesso,come vedi,non c'è più nessuno."
Vedo le pupille di Louis dilatarsi. Stringe i pugni lungo i fianchi e si guarda attorno: "Un amico,hai detto?"
"Ehm... si." Annuisco,cercando di mantenere la calma.
Louis non mi risponde. Impreca fra sé e sé e parte per il tour del pub.
Sospiro e,con le palpitazioni che accelerano ogni secondo di più e con la bocca secca per l'alcohol, comincio a muovermi attorno al locale. Mi guardo a destra e a sinistra,controllo ogni angolo ma non c'è traccia di loro. Ho paura che possano essere usciti dal pub. Prendo il cellulare e mentre mi addentro tra la folla e spingo la gente in mezzo alla pista,compongo il numero di Ash.
Niente da fare. Non risponde.
Ho perso di vista anche Louis e la cosa mi preoccupa.
Dopo aver girato tutto il locale,decido di andare in bagno. E' l'unico posto che non ho controllato.
Con mia sorpresa e (non pensavo lo avessi mai detto) sollievo,vedo Louis venirmi incontro.
"Li hai trovati?" Mi domanda.
Scuoto il capo. "Possiamo controllare in bagno."
Louis annuisce e con un pugno,spalanca la porta.
Ho paura che voglia fare del male a Bree. Per quale altro assurdo motivo è venuto,altrimenti?
Prometto a me stesso,mentalmente,che devo difenderla. Qualsiasi cosa accada.
Ho il cervello in subbuglio,non capisco più nulla. Vorrei muovermi più velocemente,agire,ma non ci riesco.
Io e Louis attraversiamo il corridoio che porta al bagno. E' tutto buio,l'aria puzza di umido e c'è molto freddo. Le spalle di Louis,davanti a me,mi impediscono di vedere.
D'un tratto il mio "compagno di avventura" si ferma. Sbatto contro la sua schiena e mi massaggio le tempie.
"Che cosa succ ..." Mi blocco,non appena vedo Louis scattare verso l'interno del bagno e Ashton staccare le mani dal sedere di Bree.
"Cosa?" Mimo con le labbra,quasi fosse uno sforzo immenso parlare.
Louis afferra Ashton per il colletto della maglia e lo sbatte con poca delicatezza al muro.
Vedo Bree sghignazzare,sedersi per terra e giocherellare con le punte dei suoi capelli.
"Che cazzo le stavi facendo?!" Urla Louis ad Ash,i nasi quasi che si scontrano.
"Ehi,calmiamoci." Mi avvicino ai due e metto un braccio tra i loro visi.
"Lasciami in pace tu." Sputa Louis.
"Louis,calmati. Che sta succedendo?" Guardo Ashton. E' ubriaco. Ubriaco fradicio. Non capisce nulla e ride,di fronte ad un pericolo così grande.
"Ashton!" Lo ammonisco e lo scuoto,cercando di estrapolare qualche informazione.
Louis digrigna i denti e sposta lo sguardo da me al viso impertinente e divertito di Ashton.
"Louis,è ubriaco. Non vorrai prendertela con un ragazzo ubriaco." Cerco di farlo ragionare,lo guardo con uno sguardo rassicurante e sincero e lui molla la presa.
Molla un pugno al muro ed impreca ed io ne approfitto per tirare su Ashton,che era scivolato lungo al muro. Lo accompagno al lavandino e gli sciacquo il viso con l'acqua fredda.
"Mi spiegate cosa sta succedendo?" Domando,non so a chi in realtà. Sono confuso,ho mille domande che mi attraversano la mente e nessuna risposta. E' snervante.
"E io che cazzo ne so!" Urla Louis.
Sbuffo. Decido che è meglio non parlare con Louis,è troppo arrabbiato e solo Dio sa perché.
Ashton si riprende subito. E' ancora brillo,puzza terribilmente di alcohol ma sta meglio.
Lo lascio andare e mi avvicino a Bree,ancora raggomitolata per terra.
"Tutto bene?" Le domando,accarezzandole i capelli.
Annuisce e socchiude gli occhi,lasciandosi andare fra le mie braccia.
"Louis." Mima,guardandomi.
Aggrotto le sopracciglia e guardo Louis. Quasi non svengo. Sta sorridendo amorevolmente guardando Bree.
Li guardo entrambi,sempre più confuso.
"Lascia fare a me. Accompagna questo verme a casa o dove cazzo vuoi. Ci vediamo a casa mia,okay?" Mi dice Louis,avanzando verso di me.
"M- ma io ..." Non voglio lasciarlo da solo con Bree. E se avesse intenzione di farle del male?
"Tranquillo,Liam. Non le farò del male." Dice,come se mi stesse leggendo la mente.
"Non posso fidarmi di te."
"E invece devi. Vieni a casa mia non appena lasci questo qua." Indica Ashton e lo guarda,disgustato,come se fosse un insetto.
"Va bene." Dico,titubante.
Non so cosa sia stato a farmi rispondere a quel modo. Forse l'alcohol,forse la paura,forse lo sguardo di Louis che per una volta sembrava sincero. Lo vedevo preoccupato,lo vedevo ansioso e non ero ancora riuscito a capire per quale motivo aveva aggredito Ashton.
Adesso però,ho altro a cui pensare. Avrò modo di rimuginare su quello che è successo sta sera ma prima,devo accompagnare Ashton a casa sua,fargli bere dell'acqua fresca e metterlo a letto.
Lo aiuto ad alzarsi,gli stringo un fianco con la mano,faccio cenno a Louis di scostarsi e accompagno Ashton verso l'uscita.
Nulla mi quadra in tutto questo e sinceramente,mi sento come un bambino,escluso da quello che i grandi dicono.
Con un po' di difficoltà,introduco Ashton in macchina,do un'ultima occhiata alla porta del pub e parto,verso casa del mio amico.