Una discussione

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Quando Trissa entrò, si meraviglió di quanto la stanza fosse piccola, ma nello stesso tempo molto graziosa. C'erano un armadio a muro, un tavolino con una sedia di legno scuro, un quadro che raffigurava l' oceano immenso e sconfinato e un letto di ferro. In fondo alla stanza si trovava una porta e Trissa suppose che lì ci fosse il bagno. Restarono a fissarsi in silenzio per una manciata di secondi. La principessa, in quel piccolissimo lasso di tempo, poté notare alcune cosa di lui che non aveva mai visto:
~ era alto pochi centimetri in più di lei, nonstante avesse solo un anno in più (aveva avuto questa informazione da Tom);
~aveva il naso leggermente all'insù, proprio come lei;
~si poteva notare un neo vicino al sopracciglio sinistro, mentre Trissa lo aveva vicino al destro.
Quante cose, anche se insignificanti, avevano in comune....
Ad un certo punto Amerigo, rompendo quell'atmosfera quasi magica disse:
-Ne vuole un po'?- indicando il bicchiere che teneva in mano, contenente del succo; all'arancia suppose la principessa.
-No ti ringrazio. Sono venuta qui per parlarti. Mi posso sedere?- chiese Trissa, sempre con quel tono così falsamente autoritario e deciso.
-Ma certo...prego- disse indicandole il letto. Lui si sedette sulla sedia. - Di cosa mi vuole parlare?
-Beh ecco.....è difficile....
-Cominci dal principio...
-È che non c'è un principio....la mia è una domanda....
-Certo. Sono tutto orecchie, ma prima, come ha fatto a sapere dov'era la mia camera? Non mi dica che è una stolkeratrice?- chiese scherzando.
-Oh no- rise Trissa, anche se pensandoci ebbe qualche dubbio sulla sua affermazione.
-Ok allora mi tranquillizzo.
-Già- disse la principessa tornando nuovamente seria- Ecco vedi io....non so come dirtelo.
-Lo dica e basta!
-Fosse facile....
-Mmmm.....
Trissa fece un bel sospiro e poi disse tutto d'un fiato:
-Mi vuoi sposare?
-Oddio mi strozzo!- disse tossendo Amerigo che dalla sorpresa era rimasto quasi strozzato dal succo che stava bevendo. -Scusate ma credo di non aver capito...
-Hai capito invece Amerigo. Mi vuoi sposare?
-Ma ma....io....perché?
-Perché?
-Si....
-Tra tutte le domande che potevi farmi proprio "PERCHÉ? " Ecco- cominciò Trissa- lo sai che se non mi sposo mi faranno sposare con chi vogliono e allora....
-Si ma perché proprio io???
-Amerigo.....è dal primo giono che ci siamo incontrati, quando l'acqua gelida mi ha bagnata, nel momento in cui ho alzato lo sguardo e ti ho visto....per la prima volta.....non lo so...non ho mai smesso di pensare a te. E quando ti penso succede qualche cosa di strano.....molti lo chiamano amore, ma non lo so, perché non l'ho mai provato. So solo che quando ti penso o quando ti guardo c'è qualche cosa....come se le nostre vite fossero legate insieme da un filo....come se ti conoscessi ma non ti avessi mai visto al tempo stesso. Ho paura di amarti Amerigo, e se amare vuol dire guardarti e immaginarmi scene erotiche con te, allora io non ti amo. Ma se amare vuole dire pensare a te con piacere, stare bene assie a te e sapere che ci sei e ci sarai, allora io lo ammetto, ti amo. E vorrei passare tutto il tempo che rimane con te e governare saggiamente questo regno che diventerà nostro.
-Oh principessa....io....io.....-Amerigo tentennó, ma poi pronunciò queste parole come le sue scuse più sincere- non posso.....non posso....
-Ma...perché?
-Mia principessa- sospirò Amerigo- non posso....non possiamo....
-Perché?
-Non ve lo posso dire.....vi farebbe troppo male.
-Cosa mi farebbe male? Credi che già questo non mi abbia fatto male?
-Io....mi spiace?
-Ah si? - chiese Trissa con le lacrime agli occhi- Bene, fai bene a dispiacerti....sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto?
-Si ma....
-E tu che fai? Mi rifiuti!- disse Trissa ormai troppo arrabbiata e nello stesso tempo triste per calmarsi. Non era mai stata contraddetta o rifiutata da nessuno prima di allora ed era uno stato d'animo tutto nuovo per lei.
-Principessa lasciatemi spiegare....
-Cosa? Io vengo qui a donarti il mio cuore e tu che fai? Lo rifiuti!
-Principessa.....siete sicura di non aver scambiato quello che voi chiamate amore per qualcos' altro?
-E per cosa sentiamo....
-Be ecco....
-Lo vedi? Non sai neanche darmi una risposta! Sarai contento allora quando tra qualche giorno mi vedrai sul trono insieme a Filippo o a qualche giovane principe o reale brutto e antipatico?
-Ma no come può pensare....
-Allora dimmelo! Dimmi perché NON PUOI sposarti con me!
-Ecco io....non posso dirvelo, non ora almeno.
-Ah giusto, sai invece che ti dico io? Addio!- e con il viso rosso per la rabbia e bagnato dalle lacrime della tristezza se ne andò sbattendo la porta in faccia sl povero Amerigo.

Trissa; uno strappo alla regolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora