11^ CAPITOLO

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Spalanco la porta del giardino e lo trovo seduto sotto il pergolato con le cuffie,intento a scrivere.
Mi paro davanti con le mani sui fianchi e aria minacciosa.
Lui alza gli occhi e mi sorride sorpreso. Poi capisce immediatamente il mio stato d'animo . Si abbassa le cuffie.
"Che succede Mimma?"
"Che succede? Me lo chiedi? "
"Emma, sul serio che hai? Che ho fatto?"
" Non pensavo fossi così.. E io cogliona che mi sono lasciata andare. Ha ragione Fabio.
Meno male che me ne sono resa conto. Meno male che mi hanno aperto gli occhi."
"Cosi come? Cazzo Emma. Non puoi arrivare come una furia ed incolparmi di qualcosa che non so.
Cosa ti hanno riferito? PARLAMI"
"Tu. Tu ti eri già studiato la parte.
Il tuo copione e' stato ben interpretato.
Entro ad Amici, in una maniera o nell'altra arrivo al serale.
Poi si, mi scelgo Emma,faccio un po'il paraculo lei ci casca e io mi godo un po' di popolarità gratuita."
Le lacrime mi scendono copiose.
Mattia mi guarda senza dirmi una parola. Fa per abbracciarmi. Io mi scanso e lo allontano con forza.
"Ascoltami" continua lui. " non è così. Almeno non è più così."
"Non è PIÙ così? Cosa vuoi dire? " la mia voce soffocata.
"Lo ammetto.
All'inizio il mio gioco era quello. Volevo conquistarti.
Avevo paura di non arrivar alla finale. Oggettivamente ero il meno dotato vocalmente. Ma poi tu mi hai dato fiducia. Mi hai " cazziato",mi hai ascoltato e capito, io mi sono aperto a te come non mai. Credimi. Emma. Non ti sto prendendo in giro. Queste ultime due settimane sono state importanti per me " mi dice tutto d'un fiato,appoggiandosi al muro.
" TI ODIO." Lo guardo fissa negli occhi.
"Da oggi tutto quello che c'era e tutto che avrebbe potuto essere non esiste. "
"Ascoltami "
"No Mattia. Ho scoperto tutto il mio cuore per te, ti ho coperto le spalle quando tutti ti davano contro. E tu? Mi hai preso in giro. Sei stato l'ennesimo. Basta e' finita. Non voglio più vederti e sentirti.
Finiamo sto programma come da contratto e poi ognuno per la sua strada. Mi hai deluso. "
Detto ciò mi volto. Metto le mani in tasca e trovo la lettera che mi ha scritto.
Ne faccio una palla e gliela lancio. Poi me ne vado.
Sento che mi urla dietro. No, non mi giro. Ho deciso.Vado avanti per la mia strada.

Lightning in the eye always bremmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora