Capitolo 6 -la casa che sembra abbandonata e una persona troppo famigliare

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Cammino per un po', questo posto è come me lo ricordavo, sempre bellissimo. Arrivo alla quercia e vedo un ragazzo seduto ai piedi del grande albero, è Josh, ha la testa sulle ginocchia che sono tirate al petto.
"Josh?"
Lo richiamo. Non risponde, mi avvicino piano piano, magari dorme.
"Ehi Josh"
Sono inginocchiata davanti a lui e lo scuoto leggermente.
"Josh svegliati!"
Quasi urlo. Alza la testa di colpo, mi guarda con occhi impauriti e duri , poi capisce che sono io e lo sguardo si addolcisce, ma si percepisce lo stesso quella nota di paura. È strano ha due graffi sulla guancia destra e la maglietta strappata leggermente sulla spalla destra.
"Cosa ci fai qui?"
Mi domanda, quasi imbarazzato.
"Ero sull'autobus, non sono scesa alla fermata della scuola tanto entriamo alle 10.00 e sono andata avanti. Finchè non ho riconosciuto il bosco e la tua moto."
Annuisce.
"Che hai fatto?"
Dico toccandogli la guancia dove ci sono dei graffi. La sua pelle è molto calda rispetto alla mia mano gelida. Chiude gli occhi e si stacca dalla mia mano.
"Niente, sono caduto"
"Josh...bisogna disinfettarlo"
"No, sto bene."
"Davvero."
Insisto.
Mi guarda dritto negli occhi, quegli occhi neri, così scuri che trasmettono sicurezza e forza, così diversi dai miei grigi e cupi, che sono sempre incerti e freddi.
Storta la testa di lato e alza un sopracciglio come per osservarmi meglio. Per dircela tutta io guardo così un disegno quando non mi fa impazzire.
"Hai degli strani occhi"
Dice dopo un po'.
Faccio un'espressione stralunata e lui sorride.
"Hanno un fiore dentro e sono argento"
"Non ho gli occhi argento, sono grigi merda"
Faccio ruotare gli occhi verso l'alto.
Scuote la testa.
Lo guardo.
"Anche i tuoi sono belli, a me piacciono."
"Nah, sono dei normalissimi occhi marroni i miei."
"No sono scuri, quasi neri sono belli nessuno li ha cos...ehi aspetta mi hai distratto?! Bisogna andare a disinfettarti la ferita."
Mi alzo, ma lui mi prende per la manica e mi fa ritornare in ginocchio di fronte a lui.
"Non ne ho bisogno..."
"Ma.."
"Fidati Allison"
Sbuffo e mi siedo di fianco a lui.
"Sei tutto un mistero."
"Si questa l'ho gia sentita"
Ride.
Appoggio, forse troppo bruscamente la testa contro il tronco e scuotendo la testa sorrido, fino a chiudere gli occhi.
"Posso farti una domanda?"
Dico dopo un po', senza aprire gli occhi.
"Dipende"
"C'è una casa prima di venire qui, è abbandonata?"
"Sembra abbandonata"
Dice subito.
A questo punto apro gli occhi e lo guardo, sta guardando verso di me con sguardo misto tra il divertito e il curioso.
"In che senso?"
"Vieni ti faccio vedere ,ci abita un mio grande amico"
Si alza e mi tira su, proprio come l'ultima volta. Ci incamminiamo per uscire di lì.
"Intanto che andiamo mi dici che hai fatto alla faccia?"
Sbuffa, lo so sono curiosa, ma chi non lo è se vede qualcuno con dei graffi addormentato in un bosco.
"Ho preso dentro dei rami quando sono venuto qui"
Lo guardo alzando un sopracciglio, come per dire, non sparar stronzate che fai prima, ma poi scuoto la testa e lascio perdere, tanto non me lo dice comunque...
"Chi è il tuo grande amico della casa abbandonata?"
"Matt, è troppo simpatico, lo conosco da quando era bambino, è come un fratello che non ho mai avuto"
"Ha la nostra età?"
"No è due anni più grande"
Annuisco, mentre entriamo nel cancello della casa. Sono curiosa di sapere se il ragazzo dell'autobus è il grande amico di Josh, e appena un ragazzo alto con i capelli scuri e gli occhi vedi apre la porta e Josh fa un sorriso trentadue denti capisco che, sì il ragazzo famigliare è Matt.
"Josh, da quanto fratello, perché non vieni più a trovarmi?"
"Casini con mio padre il solito"
Sbuco da dietro Josh per vedere meglio la figura del ragazzo davanti a me. Mi guarda per un po' troppo tempo.
"Si Matt, lei è Allison, Allison lui è Matt"
Porgo la mano, ma lui continua a fissarmi, Josh fa una tosse che più finta non si può e Matt sembra riprendersi dal suo stato di trance e mi stringe la mano con una nota di perplessità nello sguardo. Poi apre la porta e si fa di lato per farci entrare. La prima cosa che mi salta all'occhio è quanto è bella questa casa, sembra abbandonata, ma all'interno non lo è, è curata, fatta tutta in legno, sembra una casa di montagna solo più grande.
"Rose c'è?"
"Si, sta dormendo."
"E martina?" Chiede ancora Josh.
Matt si illumina.
"L'ho portata a scuola questa mattina"
Dice guardandomi di sfuggita.
Josh si butta sul divano e Matt pure, io sto in piedi e gironzolo in giro per guardare meglio la casa, mentre Matt e Josh parlando di qualche sport che non sto neanche a sentire qual è. Dopo circa venti minuti che siamo lì, in cui mi sono seduta ho parlato un po' a Matt, è simpatico in fondo, sbuca dal corridoio una ragazza che avrà avuto forse un anno in più di me, o forse la mia età, è alta normale bionda con degli occhi azzurrissimi.
"Josh! Non sapevo fossi qui!" Esclama appena lo nota seduto sul divano.
"Ciao Rose"
dice alzandosi e abbracciandola.
"E tu sei?"
Dice gentilmente guardandomi.
"Allison, Allison Moore" sorrido.
Rose spalanca gli occhi, senza farlo vedere troppo e boccheggia un attimo, guardando me, poi Matt e poi di nuovo me. Perché hanno questa reazione, ok che sono brutta, ma non pensavo fino a questo punto, guardo Josh che alza le spalle e le riabbassa come per dire 'ne so quanto te' e poi guardo Rose che torna a sorride. Un sorriso più finto di così non l'ho mai visto.
"Piacere Rose" viene verso di me e mi abbraccia.
"Josh posso parlarti un attimo, da soli?"
"Un'altra volta Matt, adesso io e Allison dobbiamo andare, torno presto te lo prometto"
"Va bene ciao Josh"
"Ciao Matt, Rose"
Faccio un sorriso verso i due che mi rispondono a loro volta e usciamo dalla casa tornando verso la moto.
"Sono così brutta?"
Dico dopo un po'. Mi guarda e scoppia a ridere. Poi smette e mi guarda stranito.
"Ah...sei seria.."
"Insomma lo hai notato pure tu come mi hanno guardato quando mi sono presentata."
Dò voce ai miei pensieri.
Josh si ferma e mi fa voltare verso di lui.
"Non sei brutta Ally anzi sei quasi bella, ci dev'essere qualcos'altro sotto, la prossima volta glielo chiederò"
Continua a camminare, ma io rimango ferma dove sono, mi ha detto che sono bella in un certo senso, è strano, nessuno, ma proprio nessuno, tranne mio fratello quando ero piccola mi ha detto che sono bella.
"Smettila di farti le paranoie da adolescente rincitrullita e camina perfavore!"
Mi urla lui che ormai mi ha distanziato di parecchi metri. Scoppio a ridere corro verso di lui.
"Ma tu sei un adolescente rincitrullito" dico tra una risata e l'altra, scoppia a ridere pure lui.
"Ma smettila"
Mi scompiglia i capelli.
"Cosa facciamo ora?"
Chiedo.
"Non lo so sinceramente, cosa hai voglia di fare tu?"
"Dipingere.."
Rispondi quasi subito, scoppia a ridere e mi guarda divertito.
"Dipingere sul serio? Non ti basta quello che facciamo a scuola?"
Sorrido.
"Cose astratte Josh, non cose impostate da perfettini del cazzo."
"Ok ho un'idea, il garage a casa mia, fa cagare, non volevo chiamare un'imbianchino, perché so che lui non lo farebbe mai come lo voglio io, hai voglia di aiutarmi in questa impresa Moore"
Lo guardo per un attimo. E sorrido.
"Non vedo l'ora"

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