Hola!
Buonasera/buonanotte/buongiorno a tutte! Come va?
Ecco a voi il nuovo capitolo, che è tipo il doppio dei precedenti.
So, spero vi piaccia!
E ci leggiamo al prossimo aggiornamento.
All the love XxHarry.
- Louis William Tomlinson, smettila immediatamente di schizzarmi con l'acqua come neanche le gemelle fanno! - strillai, rosso in viso per la rabbia. I miei capelli erano completamente bagnati, così come i miei vestiti e il resto del mio corpo. Neanche fossi appena uscito dalla doccia.
- Dai, Haz! È divertente! - rise lui.
Respirai lentamente, nell'intento di calmarmi e: - No, Louis. Non è affatto divertente essere schizzati con l'acqua mentre sto lavando i piatti, cosa che, tra l'altro, avresti dovuto fare tu - sospirai.
- Antipatico - s'imbronciò come un bambino, con le braccia incrociate e le guance gonfie.
- Ah, amore mio! È certo che tu abbia diciotto anni? - sorrisi, pulendo gli occhiali col bordo della sua maglia; i nervi rilassati.
Li indossai, per poi circondargli il collo con le braccia e baciarlo dolcemente. Si staccò dopo qualche istante, appoggiando le mani tra i miei capelli e sussurrando: - Giochi sporco, Styles. Lo sai che non riesco a resisterti -
Infine: - Ti amo - aggiunse.
- Ti amo anch'io - risposi, appoggiando la mia fronte alla sua.
Era bello stare con Louis. Solo noi due e nessun altro. Lui mi amava davvero e non avrebbe permesso che altri mi si avvicinassero.
Mi strinse tra le sue braccia, fortissimo, quasi facendomi mancare il respiro.
Le sue braccia: la mia casa. Non identificavo come cass l'appartamento o lo stabile in cui vivevamo, no; la vera mia casa era lì, stretto a lui. Mi sentivo protetto, forte, invincibile, indistruttibile. Sapevo che, in caso di caduta, loro ci sarebbero sempre state per sorreggermi. Quelle braccia tatuate, a causa delle quali spesso veniva giudicato senza motivo; strane forme e ghirigori disegnati su di esse, apparentemente privi di significato.
Il nostro momento, o forse sarebbe meglio dire uno dei tanti, fu interrotto dal suono del campanello. Lo guardai negli occhi, sicuro di non aspettare nessuno quel giorno. Le gemelle non avevano compiti per l'indomani e con i ragazzi ci eravamo accordati per incontrarci il pomeriggio del giorno dopo, per giungere in serata alla casa in montagna di Liam. Difatti, avevamo prefissato il weekend da passare insieme da almeno una settimana e mezzo.
Il campanello suonò ancora e fui costretto ad abbandonare il mio rifugio per aprire la porta e rivelare lo scocciatore, o gli scocciatori.
Con mia somma sorpresa, mi ritrovai d'avanti la finta testa bionda di Niall, accompagnato da mia sorella Gemma.
- E voi due che ci fate qui? E, soprattutto, perché siete insieme? - domandai stranito, aggiustandomi gli occhiali sul naso.
- Veramente - si schiarì la voce lei - La domanda più opportuna, sarebbe: perché sei bagnato dalla testa ai piedi, fratellino? -
Tossii, imbarazzato, e: Tutta colpa di Lou - mormorai.
- Stavate facendo gli sporcaccioni sotto la doccia, vero? - indagò con fare allusivo l'irlandese, sorridendo malizioso e tirandomi una ciocca di capelli.
- Non ci provare, biondo - proruppe la voce di Louis, abbracciandomi da dietro e scacciando la sua mano.
- Prego, Gemma. Entra pure - invitò, poi, mia sorella.
- Oh! Ma grazie Lou. Non posso fermarmi al lungo, mi dispiace. Ho il lavoro al negozio che mi aspetta. Ma non preoccuparti, ti sono comunque grato per esserti interessato! - borbottò Niall, con fare ironico.
Ridemmo tutti del sue essere infantile, persino lui stesso; poi la voce di Gemma c'interruppe.
- Grazie, Louis. Sei molto gentile. Ma sto aspettando il mio ragazzo che salga, altrimenti si perderebbe - sorrise.
- C'è anche Liam? Davvero? Dov'è? Dov'è?!- mi lagnai.
Adoravo il fidanzato di mia sorella: era come un fratello maggiore per me e mi aiutava spesso con le decisioni difficili o i miei problemi adolescenziali. A volte mi aveva anche consolato e medicato dopo un pestaggio di Louis.
''Chissà come la prenderà quando gli dirò che il bullo che mi tormentava è ora il mio ragazzo..''
- Ehi, riccio: calmati. Dovrei essere geloso? - ironizzò Louis, mente l'irlandese ci salutava con un cenno della mano e andava via.
- Su, va' a cambiarti e ad asciugarti quei capelli - continuò.
Mi girai verso di lui, pregandolo di farmi restare: mi sarei cambiato dopo aver salutato Liam; ma era irremovibile.
- No, Haz. Muoviti e vai a cambiarti - puntualizzò, autoritario.
- Dai, Lou! -
- Fratellino, ascoltalo; noi non scappiamo - lo appoggiò Gemma.
Li osservai entrambi, per poi sospirare un: - Va bene - a labbra imbronciate.
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Give Me Love
FanficUna storia d'amore dove ogni certezza viene abbattuta e ciò che sembra impossibile diviene scontato. (O dove Harry Edward Styles è uno sfigato tormentato dai bulli, tra i quali domina la sua cotta secolare, Louis William Tomlinson. Tuttavia, nulla è...