Yas......

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-Mika mi dici cosa c'è che non va?- domandò Yasmine dopo minuti che guidava in silenzio.

Da quando era salito nell'auto il cantante non aveva detto nemmeno una parola, limitandosi a fissare il paesaggio che gli scorreva accanto.

-Insomma, di punto in bianco ritorni finalmente da Montreal dopo mesi in cui non avevamo tue notizie, ti presenti a casa di mamma solo per litigare con Fortunè e poi sparire nuovamente.

Ma sai qual è la cosa più assurda di tutte?

La telefonata che ho ricevuto da Andy che mi dice che ti sei presentato a casa sua solo per svenire appena lui ha aperto la porta.

Io non so cosa ti stia succedendo, né come tu abbia fatto a ridurti in questo stato miserevole, ma questa storia deve finire.-

-Yas, ti prego non dire nulla a mamma, sai come reagirebbe. Non mi portare da lei-implorò il riccio.

-Non ho nessuna intenzione di farle vedere in che stato sei, ha già abbastanza problemi senza aggiungerci anche i tuoi.

No, ti sto portando a casa mia dato che sembra che tu non sia in grado di prenderti cura di te stesso da solo-

Mika non ripose ma esultò interiormente.

Sua sorella non sapeva che piuttosto che tornare a casa sua avrebbe preferito passare il resto dei suoi giorni vivendo per la strada come un barbone.

La ragazza continuò a guidare in silenzio fino alla loro meta, stupita che il fratello non insistesse per accendere la radio o farle sentire qualche pezzo canticchiandolo.

Mika non era mai riuscito a stare più di qualche minuto senza circondarsi di musica e che lo facesse adesso non era di certo un buon segno.

Cercò di illudersi che in quel momento il ragazzo stesse creando qualcosa di nuovo, qualcosa in grado di aiutarlo ad uscire da quella brutta situazione.

Lo sperava veramente.

Quando finalmente raggiunsero il portone dell'appartamento la ragazza lo aiutò a scendere dalla macchina e lo guidò su per le scale.

Per molto tempo quell'appartamento era stato per Mika una seconda casa, quando lui e Yasmine lavoravano fino a tardi per l'illustrazione di qualche album e Andy lo passava a prendere da lei quando finiva le riprese della giornata.

Appena entrato si lasciò cadere sul divano con la mente persa nei suoi pensieri
Quante volte aveva osservato il suo greco dormire su quello stesso divano mentre sua sorella accanto a lui cercava di attirare la sua attenzione su qualche nuova creazione.

Per il riccio pero in quei momenti l'unica opera d'arte che valeva la pena guardare era il biondo che respirava piano mentre la fioca luce della lampada illuminava i suoi capelli di inconsueti riflessi ramati.

Riusciva a ricordare ancora ogni dettaglio.

Il silenzio della casa fu interrotto da un trillo del cellulare di Yasmine.

Era un messaggio di Andy:

"Yas, fallo mangiare. Non mangia da giorni. Controlla che non si trascuri. So che ti chiedo molto ma è in pessime condizioni".

-Chi era?-domandò distrattamente il cantante mentre con la mente continuava a ricordare tutti i bei momenti vissuti lì.

-Nessuno di importante.

Piuttosto, cosa vuoi mangiare?-

-Yas, non ho nessun interesse per il cibo ora, in più ho già mangiato da Andy-

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