Fresh start

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Il giorno dopo Mika era già in studio di registrazione e in pochi giorni gran parte dei pezzi furono pronti per essere inseriti nel nuovo disco.

Il cantante non si ricordava di aver mai completato un album in così poco tempo.

Ian era entusiasta di come stavano andando le cose e aveva già cominciato a fissare alcune interviste.

Il riccio non aveva protestato, anzi.

Sentiva di essere sulla strada giusta per rimettere in ordine la sua vita e questo lo faceva sentire più tranquillo, in più, per concludere la stesura di alcuni pezzi, si era circondato di collaboratori che sembravano condividere la sua stessa visione del mondo e quindi il lavoro che dovevano svolgere sembrava ancora più leggero.

Ogni tanto Andy passava dalle parti dello studio di registrazione e insieme andavano a pranzo o a cena fuori.

Tutto cominciava ad andare per il meglio.

Poi iniziò il folle periodo in cui tutto doveva essere finito e in fretta.

Spesso Mika partiva per rinchiudersi per giorni, in posti più o meno lontani, con altri artisti a scrivere intere canzoni e sistemarne altre.

Nel frattempo anche i ritmi di lavoro del greco diventavano sempre più frenetici e spesso si trovava a dover lasciare la città per girare qualche nuovo video.

Erano entrambi felici con quello che stavano facendo, ma si vedevano sempre di meno e ciò non facilitava il loro riavvicinamento, dato che era davvero raro che i due fossero a Londra nello stesso momento.

Sempre più spesso Mika si trovava a guardare il suo telefono per cercare la forza di chiamare il biondo, ma alla fine non lo faceva mai credendo di non essere nella posizione per farlo.

Andy non aveva tempo per dedicarsi alle stesse riflessioni, ma prima di addormentarsi, quando controllava se gli fossero arrivati nuovi messaggi, sperava sempre di leggere il nome del libanese sullo schermo.

La distanza stava diventando per entrambi, opprimente come non lo era mai stata e ciò non poteva essere un buon segno.

Mika non poteva non chiedersi se era davvero a tutto questo che voleva condannare nuovamente Andy, anche perché sapeva che tutto quello che il biondo desiderava era qualcuno sul cui petto accoccolarsi la sera e con cui costruire una famiglia.

Non che questi non fossero anche i suoi desideri, ma non poteva non chiedersi se era in grado di dare tutto questo al greco.

Non era ancora certo al cento per cento di sapere mettere il suo lavoro dopo qualcosa, fosse anche la sua famiglia.

-Ti vedo sovrappensiero ragazzo, tutto bene?-gli domandò Ben, uno dei suoi collaboratori distogliendolo dalle sue riflessioni.

-Si, tutto ok, è solo che......-

-Ti manca la tua musa ispiratrice. Non c'è bisogno che tu me lo dica, conosco quello sguardo e conosco le difficoltà della vita di un musicista, dopotutto lo sono anche io, no?-

Il riccio sorrise e annuì.

Se tutti provavano le stesse cose perché lui sembrava l'unico a non essere in grado di smettere di pensare a qualsiasi cosa che non fosse ciò a cui stavano lavorando?

-Ascolta, se ci mettiamo d'impegno questi pezzi saranno pronti in un paio di giorni al massimo e tu potrai tornare dalla tua musa, ma fino a quel momento ho bisogno che tu rimanga concentrato, ok?-

Mika fece cenno di si con la testa e, dopo aver poggiato il telefono lontano da lui, tornò a sedersi accanto al resto del team.

Quando finalmente riuscì a distogliere il pensiero da Andy si rese conto che, in fondo, si stava divertendo e che quella era e rimaneva la cosa più importante.

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