Papà......

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Si svegliò nel suo vecchio letto.

Sua sorella minore lo abbracciava da dietro mentre lui era rannicchiato in posizione fetale.

C'era qualcosa di estremamente sbagliato in quella scena che si era ripetuta forse un po' troppe volte nella su vita.

Sarebbe dovuto essere lui quello che consolava la più piccola, non il contrario.
Decise di lasciar perdere quelle riflessioni che sembravano non portarlo da nessuna parte e scese in cucina.

Sua madre era intenta a preparare qualcosa che lui non riusciva ad identificare, mentre nella stanza affianco poteva sentire Paloma parlare al telefono con qualcuno.

Si sedette sullo sgabello di fronte al bancone pieno di farina e attese in silenzio che la donna si accorgesse di lui.

In quel momento sua madre gli stava dando le spalle e lui rimase ad osservarla affettare qualche verdura che sicuramente avrebbero mangiato a pranzo.

-Ti sei svegliato finalmente, ci chiedevamo se almeno oggi saresti stato dei nostri?-disse la donna senza voltarsi.

-Oggi?-

-Si, oggi. Tuo padre ha appena preso l'aereo di ritorno dal suo ultimo viaggio di lavoro-

-Si? E dov'era andato?-

-Non è questo il punto Mika. Sarà qui per pranzo e quindi saremo tutti insieme oggi.

Tu sarai dei nostri o stai ancora male?-

-No, io..... veramente avrei del lavoro da fare-

-Lavoro che non puoi fare qui? Abbiamo ancora il tuo pianoforte nello studio-

Il giovane fece un'espressione strana che non sfuggì alla donna, la quale subito smise di fare quello che stava facendo per squadrarlo severamente.

-Seriamente Mika? Da quant'è che non vedi tuo padre?-

-Non saprei. Dall'incidente di Paloma forse-

-E in tutto questo tempo lo hai mai chiamato, gli hai mai scritto anche solo una cartolina?-

-Non che lui lo abbi fatto-

-Devi finirla di comportarti come un ragazzino. Sei ancora arrabbiato per quello che ti ha detto quando...... -

-Quando ho fatto coming out? Beh, saresti offesa anche tu-

-Ti ha chiesto scusa mille e più volte. Ha fatto di tutto per rimediare, ma a te sembra non importare.
Anche io ho detto cose terribili quella sera eppure tu mi hai perdonata, perché con lui non ci riesci?-

-Non lo so. Tu sei mia madre mentre lui..... -

-Lui è tuo padre Mika-

-Lo so, ma era il mio eroe e gli eroi non ti tradiscono in questa maniera-

La donna si avvicinò al figlio e gli accarezzò dolcemente una guancia.

-Allora non hai capito nulla tesoro mio. Sono proprio le persone che ammiriamo di più, su cui facciamo più affidamento che ci feriscono maggiormente. Tu dovresti saperlo bene-

Il ragazzo non fece in tempo a capire cosa quelle parole significassero che la loro conversazione fu interrotta dall'ingresso di Fortunè e Yasmine.

-Ho portato la colazione!-esclamò allegramente il fratello mostrando un paio di sacchetti di carta da cui cominciò a tirare fuori dei cornetti.

Richiamata dal trambusto al piano inferiore anche Zuleika apparve nella stanza, stropicciandosi gli occhi ancora impastati dal sonno.

Paloma lì raggiunse poco dopo con un espressione raggiante.

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