Capitolo 3: Discussioni!

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Arrivò sera.

Hermione e Remus, erano appena stati visitati da Draco, che aveva confermato la loro perfetta forma e insieme a tutti, tornarono a casa.

Ciel e Ron, invece dovevano rimanere in ospedale per almeno una settimana. Il gemello di Harry, però, non ce la faceva già più e stava dando i numeri dal nervoso.

"Harry, non posso rimanere qui una settimana: devo lavorare!" Disse sbuffando.

"Temo che il tuo lavoro dovrà aspettare, Ciel! Sei ferito in più punti e inoltre, devi restare in osservazione medica!"

"Non puoi trattenermi qui, contro la mia volontà!" Disse piuttosto arrabbiato.
"Sei più testardo di un muro, Ciel! Il muro è più morbido di te, lo sai?! E poi per cosa, eh? Spiegamelo! Per lavorare?! Ciel dannazione, per una volta nella tua vita, vuoi pensare a te stesso, ma soprattutto alla tua salute?!" Disse molto accigliato.

"Che cosa vuoi insinuare, Harry? Che secondo te, mi sto trascurando?!"

In quel momento, entrò Draco, in compagnia di Ron, con le stampelle, che tornavano da una passeggiata.

I due uomini, notando una certa tensione fra i due fratelli Potter, li guardarono spaesati. "Che succede, qui?!" Domandò Draco.

"Il tuo fidanzato, vuole trattenermi qui a tutti i costi in osservazione!" Disse acidamente.

A quel punto, Harry sbottò.
"Sei liberissimo di andartene, se credi! Non ti trattengo davvero! Poi però non dire che non ti avevo avvertito!"

Lanciandogli un'ultima occhiataccia, se ne andò completamente nero in volto. Draco, lo guardò allibito, dalla sua reazione; infine, guardò Ciel, -che era identico ad Harry- che ignorò bellamente il suo sguardo.

I due gemelli, erano uguali in tutto e per tutto, ma erano molto riconoscibili; dato che Ciel, non portava gli occhiali da vista.

"Perché non vuoi restare? Insomma Ciel, ne hai davvero bisogno! E soprattutto è per il tuo bene!" Disse molto serio.

"Per favore, Draco, non ti ci mettere anche tu! Non voglio litigare anche con te..." I suoi occhi, si stavano facendo lucidi. Ciel, si era pentito di tutto, ma il suo lavoro era molto importante e non ne poteva fare a meno.

Draco, appoggiò il palmo della mano sul dorso della sua e lo guardò con attenzione. "Senti, Ciel, posso darti un consiglio?"

"Dimmi." Disse con calma. Ciel e Draco, erano buoni amici. "Secondo me, per il momento, dovresti provare a staccarti dal lavoro. Oggi hai avuto uno scontro fisico, che ti ha leggermente debilitato ed Harry, ha perfettamente ragione a volere che tu resti in osservazione! E non lo fa perché si diverte, ma perché ti vuole bene, e tu lo sai! Quindi, ti prego, ascoltalo!"

Ciel sbuffò. "D'accordo, resto. Ma se tra qualche giorno starò meglio, anche domani stesso, io me ne vado."

Draco rise. "Sei davvero testardo!"

"Lo so!" Facendo un mezzo sorriso.

Draco stava per avvicinarsi a Ron, quando Ciel, lo bloccò con una mano.

"Comunque hai ragione, Draco. Lo so che Harry lo fa per me, ma quando si tratta del mio lavoro..."

Draco, lo interruppe. "Dai di matto! Lo so, ti conosco, Ciel!" Ed entrambi, scoppiarono a ridere.

"Sai Draco, quando partorirai il vostro bambino, penso che nemmeno tu, sopporterai di restare in un letto a non fare niente e capirai il mio punto di vista."

Draco, alzò un sopracciglio. "Può darsi, ma cercherò di rispettare le regole, dato che so come funzionano, specialmente in questo ospedale!"

Improvvisamente, rientrò Harry e Draco, lo guardò con un sorrisetto malizioso. Harry, ricambiò lo sguardo, ma rimase molto teso.

"Harry..." Ciel, si fece avanti e suo fratello, lo guardò con fare distaccato. Lo odiava quando faceva il testardo!

"Scusami... non volevo trattarti male. Ti capisco perfettamente!" Sospirando.

"Ti ha convinto Draco?" Guardandolo.

Draco, sorrise divertito. "Si, amore! Sono riuscito dove tu hai fallito!" Ridendo.

"Me lo insegni anche a me? Magari riesco a farcela anche io!" Disse restando serio, ma provando divertimento.

Ciel e Draco risero a crepapelle ed Harry, alla fine, si fece contagiare dalle loro risa argentine. "Ma sia ben chiaro una cosa!" Harry, riprese il controllo della situazione. "Se riprovi a lamentarti, giuro che ti crucio! E lo stesso tu, Draco, quando sarà il tuo... il nostro momento!" Draco, lo guardò con amore e gli baciò una guancia.

"Stia tranquillo, dottor Potter! Io farò il bravo bambino!"

Draco e Ciel, risero ancora e Harry, dopo una breve risata, parlò. "Che scemo che sei!" Disse, baciandolo.

Dopo aver fatto pace, i ragazzi si misero a mangiare, ma la loro cena fu interrotta bruscamente dall'arrivo di Sirius e James, che avevano appena ricevuto una chiamata anonima di una persona; a quanto pare, un uomo, che li informava sul fatto che ad Hogwarts, accadevano dei fatti strani; specialmente nella sezione proibita.

"Secondo me era Piton che ci informava di tale evento..." Disse Sirius, perplesso.

"A quale scopo dovrebbe essere stato Severus?" Domandò James.

"Non lo so... Ma non mi fido di lui, c'è qualcosa sotto secondo me!"

"Dannato lavoro..." Disse Harry.

"Mi lasci andare, Harry?" Chiese Ciel, guardando il fratello.

Harry, sospirò. "D'accordo, ma dopo ritorni qui, mi hai capito bene?!"

Draco, rise.

"Si, si! Te lo prometto!"

Ron sarebbe rimasto in ospedale con Harry e Draco. Sirius, James e Ciel, stavano per smaterializzarsi, quando Draco, li bloccò.

"Aspettate! Harry, visto che Ron non può andare, che ne dici se vado io?"

Harry, sbiancò completamente. "COSA?! No, ripeti, per favore?!"

Draco, sospirò. "Posso andare a dare una mano?!"

A quel punto, Harry, passò dal bianco, al rosso fuoco. "Draco sei per caso impazzito?! Devo forse ricordarti in che stato sei?!"

"E dai amore mio, ci starò attento!"

"Non se ne parla! Non sei un Auror, Draco! Non sei addestrato per questo lavoro e inoltre se nell'inaugurato caso ti sentissi male?! Come fai?!" Disse con il cuore a mille dalla paura per la sorte del suo uomo.

"Harry, ascoltami: al minimo segno di stanchezza, tornerò indietro, con James o Sirius. Ti prego, fidati di me... ti prego!"

Harry lo guardò come se fosse un alieno, ma poi, acconsentì controvoglia.
"D'accordo, ma stai attento. Papà!" Disse guardando James. "State attenti!"

"Tranquillo, Harry! Lo tengo d'occhio io! E nel caso si affaticasse, lo riporto qui!" Disse con un sorriso smagliante e rassicurante.

"Grazie amore mio!" Draco, baciò Harry intensamente e poco dopo, si smaterializzò.

Harry quindi si sedette pesantemente su una sedia vicino a Ron in preda ad un'ansia molto forte.

Drarry ~ Un mix di sorpreseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora