13 Settembre 2015

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13/09/2015

Caro nuovo diario,

Tanti prima di te sono stati miei compagni di avventure, amici più della gente che mi circonda. I tuoi antenati si sono sacrificati giorno per giorno alla furia della mia penna.

È da quando ho imparato a scrivere che tengo memoria su carta delle mie giornate... certo, la vita di una bimba di 5 anni non sarà stata molto interessante. Ho sempre avuto un'ottima memoria, non avevo bisogno di scrivere i compiti per casa neanche alle elementari, perciò penserai sicuramente che i miei diari scolastici fossero vuoti. Invece no. Quei diari, usati da tutti come banalissime agende su cui segnare "cosa fare", non potevano essere accettati da me in tale forma. In mano mia potevano diventare qualunque cosa: bigliettini, origami, aeroplanini, album da disegno, contenitori per i volantini pubblicitari distribuiti all'ingresso, giornalini da sfogliare nei momenti vuoti in cui la maestra lasciava la classe per andare a bere un caffè. Molto spesso diventavano diari segreti, ma quelli delle elmentari non possono definirsi proprio tali; tra fogli mancanti e giornate in cui scrivere mi annoiava o in cui semplicemente non avevo nulla da raccontare, solo pochissime pagine sono occupate dalle vicende di una giovanissima Carlotta.
Le medie furono un periodo buio. Tenni tantissimi diari, ma scomparsi quelli svanirono anche tutti i miei ricordi.

Ora ho 16 anni e frequento il liceo classico; da domani sarò in seconda che, nel caso in cui non lo sapessi, è il quarto anno.
Non vedo l'ora di rivedere le mie migliori amiche e...
...Lui.

Ti auguro di passare un meraviglioso anno in mia compagnia.

Carly.

Diario di una yandere occidentaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora