Eccolo che entra dalla porta, splendente come sempre: i capelli perfettamente disordinati, lo sguardo timido ma il sorriso a 32 denti annesso di fossette e la solita giacchetta di pelle anche con -2 C°. Probabilmente la nostra supplente era una sua professoressa...la quale mi chiamò alla cattedra per giustificare l'assenza. Così vicina di nuovo, non ce la faccio.
Mi avvicino tenendo il libretto in mano, chiuso, andando a rallentatore nella speranza che debba chiedere qualcosa di veloce e se ne vada subito. Ma non fu così:
- Scusa un attimo ****** (nome senpai), giustifico questa che è l'ultima assenza e ti ascolto. -
Allora corsi alla cattedra per non fargli perdere tempo o sarei sembrata goffa e lenta, porgo il libretto alla professoressa che lo apre completamente facendo vedere la fototessera...di quando ero in seconda media. Sento un ghigno provenire dalle sue (bellissime) labbra e non so se sono più imbarazzata o infastidita dal suo comportamento. Per la prima volta riesco a guardarlo fisso negli occhi, e per di più con disprezzo...sono fiera di te, ora ti odierà per sempre.
Sei sempre così melodrammatica!Firmata l'assenza mi volto per tornare verso il mio banco, quando inciampo sul mio stesso zaino. Sempre leggiadra vero? Smettila, ci manchi solo tu...per fortuna mantengo l'equilibrio ma mi cado il libretto che Lui mi raccoglie gentilmente, poi sussurra:
- Ho un déjà vu, per caso ci siamo già trovati in questa situazione? -
- Spero di no - sorrido. Si sarebbe presentato in una situazione del genere, ma non era il luogo né il momento adatto per le nuove conoscenze...in classe davanti a tutti, dopo essere inciampata sul proprio zaino.
Ma figurati, ero tutta rossa e palpitavo dall'emozione. Salutò la prof e se ne andò di colpo come era entrato.In quel momento capii che dovevo fare qualcosa, lo dovevo conoscere. Ero riuscita a dirgli tre parole perché non un "Piacere mi chiamo Carlotta" che alla fine sono solo quattro parole!
Decisa a dire tutto a Roby non faccio neanche in tempo che:
- Quello ti piace eh? - esclama tutta esaltata sedendosi sul mio banco.
- Chi? - faccio la finta tonta, anche se non so perché dato che ho intenzione di dirle la verità.
- Dai, quello che è entrato quando c'era supplenza, che ti ha raccolto il libretto, ecc ecc...-
- Aah, quello. - la trascinai fuori per evitare che Raimondi che apparentemente stava ascoltando musica stesse in realtà origliando la nostra conversazione - sì, in realtà è da un poco che lo tengo d'occhio...passo davanti alla sua classe, lo aspetto davanti scuola solo per vederlo, sono pazza vero? -
- Forse un poco, tu le relazioni normali non le sai instaurare proprio vero? Ti piacciono le imprese impossibili. -- Non è impossibile! Devo solo trovare il coraggio di parlargli e poi sarà fatta, funziona così l'amore no? Io già lo amo, manca solo lui, siamo a metà dell'opera insomma. -
Mi guarda stranita e rassegnata: - Non funziona esattamente così, sai che potresti anche non piacergli o comunque parlargli tanto raramente da non riuscire a instaurare neanche un'amicizia con quel tipo? -
- No, no. Io arrivo sempre dove voglio, non può essere altrimenti. -
- Va bene, e cosa vorresti fare per uscirci insieme e "conquistarlo"? -- Perché dovrei uscire con lui? A me non piace uscire, ci voglio solo stare insieme! -
- Mi sento ripetitiva, ma non funziona così. Dovresti avere magari qualche amico in comune, fare un'uscita di gruppo e poi si vede. -
- Ma io non conosco nessuno a parte quelli della mia classe in questa scuola... -- E allora è impossibile. -
- Io sarei contenta anche se mi degnasse solo del saluto, ti prego aiutami a conoscerlo! -
- Fammici riflettere, oggi pomeriggio studio un piano e vediamo cosa si può fare. -Mi sta trattando come una bambina, quando ci si stanca di sentire i capricci...ma se può aiutarmi con il mio senpai, ben venga.
- Che dici, intanto lo spiamo insieme dalla finestra? - chiese.
La mia faccia bastò come risposta.
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Diario di una yandere occidentale
Mystery / ThrillerCarlotta, una ragazza timida e insicura all'apparenza che però nasconde grandi segreti e una personalità controversa. Una grande città, un liceo classico, un'aula all'ultimo piano, professori strani, due amiche, un amico fastidioso, un ragazzo non t...