"Mi siedo sempre nel solito posto di quel piccolo bar in Westmister, Londra.
C'è un'enorme finestra che da sulla strada e tra macchine, persone e matti, io forse sono più pazzo di loro, che li guardo sempre.
Corrono, ma probabilmente senza nessuna vera meta.
"E se io dovessi correre, dove andrei?" ecco cosa scrissi su quel foglio.
Ci pensai per abbastanza tempo, fissando le famiglie sorridenti, barboni stanchi del freddo, le scolaresche numerose e tantissime altre persone, ma in quel momento erano solo ombre e io con loro, che correvo.
Tra i mille pensieri finì con il vedere il suo volto, nella mia testa.
"Da te" dissi ad alta voce, sembravo stupido o forse anche ridicolo, ma non m'importava.
Le persone corrono tutti i giorni e io che penso per un qualche secondo a lei dovrei essere pazzo? No, i pazzi siete voi.
Così, scrissi anche quella frase.
Mi piace scrivere, mi rilassa, mi rende libero e mi riesce a liberare la mente, ma evidentemente, in quel momento, lei era più forte del mio inconscio.
"Dimmi perchè dovrei correre da te, dammi una sola ragione" forse la sapevo, ma avevo bisogno di sentirmela dire da lei.
Non poteva essere amore, non poteva nemmeno essere per un semplice abbraccio, avrei voluto qualcosa di più, qualcosa che mi avrebbe fatto tremare, come solo lei riusciva a fare.
Tremavo sempre per lei, tremava il mio corpo quando mi avvicinavo a lei, tremava il mio respiro ogni volta che mi sorrideva e tremava il mio cuore ogni volta che m' abbracciava.
Non poteva essere amore, non poteva nemmeno essere amicizia, lei doveva essere di più di una delle tante, lei lo è, almeno per me.
E' di più, ma non lo sa, forse dovrebbe saperlo, dopotutto a chi non farebbe piacere sentirsi dire di essere una persona unica o speciale per un'altra persona?
Forse perchè non me lo sono mai sentito dire, non dalla persona giusta, non da lei.
Fanculo.
Avrei voluto gridare alle persone di smettere di correre e che correre non ha alcun senso, si corre perchè si scappa, si cammina perchè si è felici, ma quando si sta fermi è perchè o si è stanchi di correre o si sta baciando qualcuno.
Io sono fermo,ma il mio cuore sta correndo.
Corre, verso dove non lo so, so che ha voglia di uscire e questo solo quando penso a lei.
Infine m'uscì un'ultima frase, semplice, dolce e distruttiva: "Ti amo"
Scrissi pure quella frase, nella sua tristezza mi piaceva, è semplice, eppure comprende così tanta forza.
Rilessi le frasi che scrissi, mi sentivo stupido, e nella sua tristezza c'aggiunsi la data e il luogo.
"E se io dovessi correre, dove andrei?"
"Da te"
"Dimmi perchè dovrei correre da te, dammi una sola ragione"
"Ti amo"
09/09/2015 - Londra"
- Luca fattore - ricordounbacio