BACI RUBATI E CAREZZE INTIME.

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Mi sveglio di soprassalto sbattendo un paio di volte gli occhi. Me li stropiccio alzandomi. Lancio un'occhiata alla sveglia e mi ritrovo ad imprecare tra i denti.

Le 6.00 a.m

Entro in bagno e mi sbarazzo dei vestiti del giorno prima buttandoli in un angolo della stanza. Entro nella doccia e apro l'acqua calda. Mi rilasso sotto il getto d'acqua che colpisce la mia pelle. In pochi minuti sono fuori dalla doccia imprecando per il freddo che oltrepassa l'accapatoio che mi stringo intorno al corpo. Asciugo subito i capelli per poi raccoglierli in una coda, stranamente, perfetta. Mi metto il mascara ed esco dal bagno.

Corro verso la cabina armadio aprendola. Prendo il pantalone della tuta e una felpa gigantesca e pesante. Indosso le vans e il cappotto. Agguanto lo zaino. Cerco per tutta la stanza il telefono finché non lascio perdere ricordandomi che mia madre me lo ha tolto ingiustamente.

Piccolo promemoria: quando vedo Abigail e Mary cercare di non saltargli al collo per sgozzarle come si fa con le galline.

Esco di casa e comincio a camminare verso scuola controllando l'ora all'orologio che ho al polso.

Le 6.40 a.m

Appena arrivata mi appoggio al muro che affianca il cancello, prendendo dallo zaino il pacchetto di sigarette.

Me ne accendo una guardandomi intorno. Il parcheggio della scuola è deserto.

|| Sono le 6:40 è normale che il parcheggio è deserto. ||

Mi ricorda la mia stupidissima vocina. Mi siedo a terra beandomi della pace che alloggia nell'aria. Appena finisco di fumare butto la sigaretta lontano da me chiudendo gli occhi.

Sembrano essere passati cinque minuti, quando mi sento scuotere per le spalle. Apro gli occhi e caccio un urlo nel vedere il volto di Austin a cinque centimetri dal mio.

''Ma sei scemo.'' esclamo portando una mano sul cuore spaventata.

Scoppia a ridere. ''Devi vedere la tua faccia. Sono così brutto tanto da spaventati?''

Scuoto la testa. ''Austin sei bellissimo. Mi sono spaventata per la sorpresa. Non mi aspettavo di vederti qui.''

''E soprattutto a cinque centimetri dal mio volto.'' gli poggio un dito sulle labbra allontanandolo dal mio viso.

Mi alzo tenendo sempre il mio dito sulle sue labbra. Austin comincia a baciare il mio dito fino ad arrivare al palmo. Si ferma e si avvicina ancora di più a me. In poco tempo mi ritrovo schiacciata alla parete con le sue labbra che si muovono sulle mie.

Picchietta la lingua sul mio labbro inferiore per chiedere l'accesso. Schiudo le labbra timorosa. Le sua lingua gioca e massaggia la mia dolcemente e delicatamente.

Con un piccolo salto, circondo i suoi fianchi con le mie gambe. Le sue mani finiscono sotto il mio sedere per sorreggermi mentre le mie finiscono tra i suoi capelli. La sua bocca finisce sul mio collo. Lascia una scia di baci fino all'orecchio. Mi lecca il lobo per poi riprendere a baciare il collo. Morde, succhia, lecca e soffia mentre io gemo. Strabuzzo gli occhi capendo che mi ha appena fatto un succhiotto.

Ritorna sulla mia bocca. Mi mordicchia il labbro inferiore per poi staccarsi senza fiato. Lo guardo mentre i nostri petti si abbassano e si alzano. Mi rimette giù mentre le sue guancie si colorano di rosso. Mi tasto le guancie scoprendo che sono calde, troppo calde. Arrossisco mentre Austin si sposta di scatto al mio fianco.

Una macchina entra nel parcheggio e si ferma di fronte al cancello della scuola. Hanna scende dall'auto salutandoci con un cenno. Ricambiamo il cenno mentre lei affianca il cancello della scuola.

Mi Sono Innamorata Del Mio Migliore Amico || Austin Mahone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora