22. CHE COSA??!!

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ANGOLO AUTRICE

mai sentito parlare di blocco? Beh è quello che è successo a me. Comunque sono riuscita ad aggiornare. In questo capitolo ci sarà..... Okay, non voglio dirvelo.

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- Molto bene! - esclama Austin dopo che Zack ha finito di parlare. - Tu ci hai fatto venire qui per dirci che domani non si va a scuola. Io ti uccido. -

- Ehy! - Zack alza le mani al cielo. - Dovevo trovare una buona scusa per farvi uscire dal letto. -

- Ma il letto era così comodo! - sbuffa Austin appoggiando la testa sulla mia spalla mentre mi porto la cannuccia alle labbra.

- Era comodo il letto oppure stare sepolto dentro Maia? - esclama Zack sorridendo maliziosamente e beccandosi un schiaffo dietro alla nuca da Vanessa.

Austin alza di scatto la testa e io comincio a tossire perché il frappè mi va di traverso. Dopo interminabili minuti, in cui Austin è restato immobile a trucidare Zack con lo sguardo, mi calmo e guardo Vanessa che scuote la testa per poi dare un altro schiaffo a Zack.

- Ma la volete finire con questi schiaffi del cazzo. - sbotta Zack massaggiandosi la testa.

- Amico, gli schiaffi saranno l'ultima cosa di cui ti devi preoccupare. Io ti uccido prima che tu possa scopare un'altra volta. - dice Austin.

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- Come c'è venuto in mente di tirarci il fango addosso? - rido togliendomi la giacca sporca di fango.

- Non lo so - risponde Austin levandosi le scarpe.

Dopo essere stati al bar, siamo andati al parco dove c'erano numerose pozzanghere di fango e Austin e Zack, da perfetti coglioni, ce lo hanno tirato addosso. In poco tempo, ci siamo ritrovati sporchi di fango da capo a piedi.

Quando Austin si leva la maglietta, resto a fissarlo imbambolata come un'ebete. Austin se ne accorge e ridacchia scioccando due dita davanti al mio volto.

- Ti piace ciò che vedi, eh! - esclama sbottonandosi i jeans.

- O mio buon Dio! - mormoro coprendomi il viso con le mani.

Ride. - Sei imbarazzata? -

''No! Eccitata. Sono eccitata.'' penso scuotendo la testa.

Mi toglie le mani dal viso e sorride. - Allora cos'hai? -

- Ehm... - deglutisco. - S...s...sono.... -

- Sei? - mi incita prendendomi per i fianchi.

- Sono eccitata. - mormoro chiudendo gli occhi e mordendomi il labbro inferiore.

Le labbra di Austin che si posano sul mio collo, mi fanno riaprire gli occhi.

- Ti prego non dirmi queste cose. Mi vieni voglia di scoparti fino allo svenimento. - sussurra staccandosi. - Vatti a lavare. -

- Fai la doccia con me. - sussurro ancora aggrappandomi alle sue spalle.
A questo punto, sgrana gli occhi e mi guarda stringendomi i fianchi.

- Ti prego, Maia. Non tentarmi. -

Cerca di spostarsi ma lo prendo per il polso. Lo guardo e appoggio la fronte sulla sua.

- Ti prego, Austin. Fai la doccia con me. - ripeto guardandolo negli occhi.

- Io non riuscirò a controllarmi. - sussurra mentre avvicino il volto al suo.

Lo bacio avvolgendogli il collo con le braccia. Tira l'orlo della mia maglietta verso l'alto togliendomela. Mi prende in braccio avvolgendosi la vita con le mie gambe. Va verso il bagno e mi appoggia contro la porta scendendo sul mio collo.

Quando mi morde in prossimità del seno, mi inarco gemendo. Apre la porta ed entra per poi richiudersela alle spalle. Si stacca e mi mette giù.

- Sei sicura? - domanda mentre io mi tolgo i jeans.

Mi squadra da capo a piedi mentre la patta dei suoi boxer si restringe.

Annuisco e lui mi riprende in braccio per farmi sedere sul ripiano del lavandino. Ritorna sulla mia bocca mentre la sua erezione sbatte contro il mio ventre. Le sue mani risalgono lungo la mia schiena per poi arrivare al gancietto del reggiseno che sbottona. Me lo tolgo e lo butto sul pavimento mentre la sua bocca si sposta sul mio collo.

La sua mano destra arriva al mio seno, lo palpa e stuzzica con il pollice il mio capezzolo. Gemo ad ogni sua mossa mentre il suo indice della mano sinistra si insinua sotto il bordo della mie mutandine per tirarmele giù. Alzo i fianchi e sbatto la mia intimità contro la sua erezione.

- Austin? - lo richiamo gemendo

- Mmm.. - mormora scendendo verso i miei seni.

Quando prende in bocca un mio capezzolo, sospiro estasiata stringendogli i capelli. Le mie mani scendono lungo il suo petto per poi arrivare ai suoi boxer. Infilo le dita all'interno del bordo e lo tiro giù liberando la sua erezione.

Mi riprende in braccio facendo sbattere la mia intimità con la sua. Gemo ancora più forte mentre Austin apre il getto d'acqua. Entriamo e mi rimette giù staccandosi per un minuto da me.

- Ho paura che non riuscirò a fermarmi. - dice.

- E chi ha detto che dovresti fermarti - rispondo baciandolo.

Si, lo so. Sono incoerente: questa mattina gli dico che non sono pronta per farlo e ora gli propongo di fare la doccia con me. Sapendo già che forse non riuscirà a fermarsi. Ma cazzo! Ora questo è l'ultimo dei miei problemi.

Mi ritrovo con le spalle al muro mentre le mani di Austin puntano verso il basso. Arriva al bocciolo della mia femminilità e con il pollice comincia a massaggiarlo compiendo lenti cerchietti intorno ad esso. Gemo nel bacio aggrappandomi alle spalle del mio ragazzo. Mi morde il labbro inferiore nell'esatto momento in cui il suo dito si insinua lentamente dentro di me. Mi irrigidisco e mi stacco dal bacio poggiando la testa sul muro mentre Austin mi guarda preoccupato.

- Maia, stai bene? - chiede cercando di rimuovere il dito da dentro di me.

Lo blocco per il polso annuendo incapace di parlare. Comincio a muovere i fianchi un pò impacciata mentre Austin sorride e riporta la bocca sulla mia per attutire i gemiti.

La velocità aumenta e la mia mano va verso la sua erezione. Gli sfioro la punta con le dita e lo sento irrigidirsi per poi rilassarsi. Lo prendo in mano e applico un pò di pressione sulla sua punta. Comincio a muovere la mano su e giù mentre geme nella mia bocca. La sua bocca finisce, ancora una volta, sui miei capezzoli. Il suo dito esce ed entra velocemente mentre il suo pollice ritorna sul mio clitoride. Lo strofina e gemo ancora, ancora e ancora.

La velocità della mia mano aumenta sempre di più strappando al mio ragazzo numerosi gemiti ed imprecazioni.

Uno strano calore si espande per il mio ventre mentre sento le gambe tremarmi.

- Vieni, piccola. Lasciati andare. - mormora con voce spezzata.

Le sue parole mi arrivano ovattate alle orecchie mentre mi abbandono al mio primo orgasmo urlando il suo nome. Continuo a muovere la mano finché anche Austin viene. Appoggia la fronte sulla mia mentre tutti e due chiudiamo gli occhi. Ho il respiro pesante e il cuore che batte all'impazzata.

Lui è la mia vita. Lui è il mio mondo. Lui è la mia casa. Lui è il mio cuore.

Mi Sono Innamorata Del Mio Migliore Amico || Austin Mahone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora