20. UNA GIORNATA INSIEME.

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Guardo Austin accigliata quando mi spalma la nutella sulle labbra.

- Perché lo hai fatto? - domando prendendo un fazzoletto.

Mi ferma e sorride. - Mi chiedo che sapore abbiano le tue labbra insieme alla nutella. Ed ecco qui che sto per rispondere alla mia domanda. -

- Certe volte sei così stupido. - rido.

Ma vengo subito zittita dalle labbra di Austin che si posano con estrema lentezza sulle mie. Mi lecca le labbra per pulirmi dalla nutella per poi cominciare ad esplorare la mia bocca. Mi aggrappo alle sue spalle e gli circondo la vita con le gambe quando mi prende in braccio per farmi sedere sulla penisola della cucina.

Le mie mani si spostano dalla sue spalle ai suoi capelli mentre le sue si intrufolano sotto la mia felpa. Mi stacco e scoppio a ridere quando Austin comincia a farmi il solletico sui fianchi.

- Austin....ti....prego.....basta... - dico tra una risata e l'altra.

- Se vuoi che la smetta devi dire che sono bellissimo, sexy e che ami solo me. -

- Avrei dei ripensamenti sui miei sentimenti per te. Non sono più così tanto sicura che ti ami. - mento.

- Stronza! Te ne pentirai. - dice aumentando la velocità delle sue dita sui miei fianchi.

- Okay.!. Austin sei il ragazzo più bello e più sexy che abbia mai visto in vita mia. Ti amo tantissimo. -

Sorride e smette di farmi il solletico. Scendo dalla penisola mentre Austin avvicina il suo volto al mio.

- Me lo da un bacino? - chiede facendo gli occhi da cucciolo.

Sfioro le sue labbra con le mie e poi quando lui sta per annullare le distanze baciandomi mi ritraggo di scatto sorridendo.

- No, non te lo meriti. Sei brutto e cattivo. - esclamo correndo fuori dalla cucina.

Ci rincorriamo intorno al divano per poi passare al tavolo. Ormai stufa mi butto sul divano ma mi rialzo subito prima che Austin mi raggiunga.

Sbuffa una risata alzando gli occhi al cielo. - Dai Maia. -

Scuoto la testa ridendo mentre lui si avvicina a me.

- Okay se non vuoi baciarmi posso chiedere ad una ragazza qualsiasi. - fa spallucce non curante.

- Bene. - sto al gioco sperando che sia un gioco.

Si avvicina a me e mi prende per i fianchi. Le sue labbra a due centimetri dalle mie.

- Benissimo. - soffia sulle mie labbra.

- Vai. - lo invito indicandogli la porta del salone.

- Vado. - risponde lasciando i miei fianchi.

Si incammina verso la porta ma prima che possa uscire, gli salto sulla schiena abbracciandolo.

- Tu non vai da nessuna parte. Prova solo a sfiorare, o solamente, a guardare una ragazza, che non sia io, e te lo stacco per poi attaccartelo in mezzo alla fronte. - sussurro al orecchio.

La sua schiena è scossa da una forte risata. Scendo dalla sua schiena e si gira verso di me prendendomi per i fianchi.

Gli circondo il collo con le braccia mentre lui mi guarda accigliato.

- Cosa vogliamo fare? - chiede con voce roca.

Sorrido maliziosamente. - Ci sono tante cose che vorrei fare con te Austin. Parecchie di queste mi frullano in testa proprio in questo preciso momento. -

Spalanca gli occhi prima di avventarsi sulle mie labbra. Mi mette le mani sul sedere e mi prende in braccio. Mi fa sedere sullo schienale del divano sistemandosi tra le mie gambe.

- Che cosa ti farei.!. Non puoi neanchè immaginartelo. - mormora sulle mie labbra.

Un urlo e delle risate ci fanno staccare all'improvviso. Ci giriamo verso la porta del salone e vedo i miei fratelli con Daisy e Sarah che ridono e la madre di Austin che ci guarda a bocca aperta.

Eravamo cosi presi dal bacio che non ci siamo neanchè accorti che della porta di casa che si chiudeva. Sorriso mentre le mie guancie si colorano di un lieve rosso.

- Ehm..bambini..andate in cucina. Arrivo subito. - dice Rose guardando me e Austin.

I bambini ubbidiscono e spariscono ridacchiando mentre dentro di me prego che qualcuno o qualcosa rimandi questa conversazione.

- Voi due state insieme? - domanda inarcando un sopracciglio.

Austin si gratta la testa imbarazzato. - Si mamma. -

Rose annuisce e ci studia per un momento prima di aprirsi in un grande sorriso. Le sorrido e sospiro.

- Io e Maia andiamo di sopra. - afferma lui prendendomi la mano.

Mi tira su per le scale ma la voce di Rose ci ferma.

- Ragazzi vi prego di contenere i vostri ormoni. Okay? - dice e annuiamo.

Quando entriamo in stanza, Austin chiude la porta a chiave e scoppia a ridere. Io lo guardo e mi butto sul suo letto nascondendo il viso nel cuscino.

- Non c'è niente da ridere, Austin. È stato imbarazzante. -

- Ti imbarazzi un pò troppo spesso. Perché ti sei imbarazzata? -

Si mette sopra di me e comincia a lasciare numerosi baci sul collo. Risale verso l'orecchio e poi verso la guancia. Quando arriva all'angolo della mia bocca, si ferma e si ritrae per guardarmi.

- Oh ti prego, Austin. - esclamo volendolo baciare.

- Che c'è Maia? Fremi dalla voglia di baciarmi? - sorride mentre io mi aggrappo alle sue spalle. - Se mi vuoi baciare devi supplicarmi. -

- Supplicarti? Giammai!.! Io non supplico nessuno. Baciarti non è essenziale per me. - dico distogliendo lo sguardo dal suo.

Altroche se è essenziale baciarlo. Lo bacerei dalla mattina alla sera, anche se resto senza fiato.

Riporto gli occhi sui suoi che mi stanno ancora guardando. Prendo la sua maglietta tra le mani e avvicino il mio viso al suo.

- Ti prego, baciami Austin. Altroche se è essenziale baciarti. Ti pregoo!!. -

Sorride e avvicina le sue labbra alle mie per poi deviare il percorso. La sua bocca finisce sulla mia guancia destra che comincia a mordicchiare.

Ribalto la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui. Allaccio le mie labbra alle sue mettendo le mani nei suoi capelli. In poco tempo, le sue mani finiscono sotto la mia maglietta. Accarezza il mio ventre per poi far salire le mani in alto.

Quando sta per palparmi il seno destro, il suo telefono ci interrompe squillando. Mi stacco sbuffando mentre Austin tira le mani fuori dalla mia maglietta per rispondere al telefono.

Alza gli occhi al cielo sbuffando per poi accettare la chiamata.

- Zack non hai niente di meglio da fare che disturbare un tuo amico che cerca di avere un momento di intimità con la propria ragazza. Che diavolo di un diavolaccio vuoi? -

Austin annuisce un paio di volte prima di alzare un'altra volta gli occhi al cielo.

- È tutto? Hai finito con la tua vastissima lista? No perché vorrei ritornare ad occuparmi della mia ragazza. -

Annuisce un'ultima volta e attacca il telefono. Lo butta sul comodino e mette le mani sui miei fianchi ribaltando la situazione.

- E adesso ritorniamo a noi due. - sussurra baciandomi.

Mi Sono Innamorata Del Mio Migliore Amico || Austin Mahone ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora