28 ore dalla scomparsa
Pov- Joe
Newt entrò con aria circospetta dentro la sala degli interrogatori.
Si guardava intorno con espressione preoccupata.
Poi si sedette cautamente sulla sedia di fronte al tavolo.
Io feci lo stesso.
Lo vidi che respirava agitato, e soprattutto non mi guardava mai negli occhi.
Feci un respiro profondo, prima di iniziare con le domande.
Guardai le risposte che mi aveva dato Teresa poco prima.
Nonostante non sopportassi il suo caratterino, i suoi sospetti mi avevano incuriosito. Così, invece di partire con le solite domande banali, con lui partii in modo diverso.
-Allora, Newt! Dove si trova Thomas?-
Vidi che finalmente alzava lo sguardo verso di me.
-Io non lo so!- mormorò.
-Sei sicuro? Sai, perché ... la gelosia può portare a questo ... -
-Non sono stato io a rapirlo!-disse, stavolta più duramente.
-Rapirlo? Come mai sei convinto che l'abbia rapito qualcuno?-
-Perché non è da lui scappare così!-
-Lo conosci abbastanza bene!-
-Certo! E' ... è il mio migliore amico!- disse, quasi sussurrando. Abbassò di nuovo lo sguardo.
-Non ce la fai a guardarmi?-
Qui non rispose.
-Sai, quando succede così, a volte, è perché la persona ha qualcosa da nascondere ... -
-Pensate che sia stato io a far sparire Thomas? Me lo dica senza tanti giri di parole ... -
-Per il momento sì!-
Si rabbuiò.
-E cosa ve lo fa pensare?-
-Avevi un movente: la gelosia!-
Alzò lo sguardo, incuriosito.
-La gelosia?- domandò.
-Si, tu non sopportavi che Thomas e Teresa stessero insieme e così l'hai fatto scomparire!-
-Si sbaglia! Io non farei mai del male a Tommy! E' l'ultima cosa che farei ... -
-Rispondimi: eri geloso si o no?-
Respirò più a fondo.
-Si, lo ero! Ma io non centro con la sua scomparsa! Gliel'ho detto: non gli farei mai del male!-
-Andiamo Newt: non è ora che vuoti il sacco?-
-IO NON CENTRO!- urlò disperato, alzandosi. Si prese la testa fra le mani e si torturò un po' i capelli biondi. Poi si rimise seduto. -E' Teresa che le ha detto questo, vero?-
-Voglio essere sincero, ma solo se mi prometti che lo sarai anche tu!-
Sembrò calmarsi.
-Va bene! Vi dirò quello che so!-
-Ok! Allora: si! Teresa ha fatto ricadere i sospetti su di te!-
-E ti pareva ... -
-Perché dici così?-
-Perché lei non mi può soffrire! Non sopporta l'amicizia tra me e Tommy! Non l'ha mai sopportata!-
Notai che chiamava sempre Thomas "Tommy" e questo mi fece incuriosire.
-Ha qualche motivo per non sopportare la vostra amicizia?-
-Penso che lei lo sappia già ... - disse ridacchiando -Gliel'avrà certo detto del biglietto, no?-
-Si, me ne ha parlato! Da quanto avevi una cotta per Thomas?-
-Due anni! Glielo volevo rivelare quel giorno, ma ovviamente, Teresa ha scoperto tutto! E mi ha minacciato!-
-Il giorno stesso?-
-Si! Mi aveva visto infilare il biglietto nel quaderno di Tommy! L'aveva letto! E poi è venuta da me!-
-Hai seguito le sue parole?-
-Ovvio che no! Non ho più guardato Tommy in quel modo da quel giorno, ma nessuno mi ha mai impedito di essere suo amico!-
-Thomas è poi venuto a sapere dei sentimenti che provavi per lui?-
-Certo ... certo che no! Non mi sono più fatto avanti, dopo la minaccia di Teresa!-
Quest'affermazione mi fece leggermente insospettire. Annotai le sue parole sul taccuino.
-Senta, commissario, mi ha detto di essere sincero! E voglio esserlo: voglio un bene dell'anima a Thomas, non lo toccherei neanche con un dito! Sono ancora innamorato di lui, ok, ma non per questo voglio farlo sparire perché lui non contraccambia i miei sentimenti! Sarebbe da stupidi!-
Decisi di fidarmi. Ma non gli chiesi se sapesse che Thomas era omosessuale.
Cominciai, invece, le solite domande di routine.
-Allora, dimmi, il vostro rapporto è sempre stato buono?-
-Si, buonissimo! Ci vedevamo quasi tutti i giorni, io, lui e Minho! Siamo amici da quando è iniziato il liceo! Non ci siamo mai separati, ne' abbiamo mai litigato fra di noi!-
-Sono rare le amicizie così ... -
-Già ... -
-Senti, ammettiamo che Thomas se ne sia andato per conto suo ... secondo te aveva qualche motivo per farlo?-
-Beh ... forse l'oppressione che il padre esercitava su di lui!-
-In merito a cosa?-
-Al college! Il padre voleva che Thomas andasse a studiare economia! Ma a lui non piace! Lui adora studiare scienze e chimica! Ne aveva parlato con il padre, ma lui aveva ribattuto che non gliene importava niente di quello che lui voleva fare. Sa, è uno di quegli uomini all'antica ... -
-Si, ce l'ho presente!- una razza che non ho mai sopportato.
-Comunque ... il padre desidera tanto che Tommy continui la tradizione di famiglia, ovvero gestire l'azienda!-
-Il padre di Thomas è direttore di un'azienda?-
-Si, la "Cosmotel s.r.l.", si occupano di prodotti di bellezza! So che lì ci lavora anche la madre di Tommy-
-Molto bene ... grazie Newt! Puoi andare ... -
Ero convinto che quel ragazzo non mi avesse detto tutta la verità. Ma per il momento decisi di tenerlo d'occhio, senza che lui lo venisse a sapere.
Non appena fu sulla porta, mi chiese: -Lo ritroverete, vero?-
Sospirai:- Mi hai chiesto di essere sincero! E voglio esserlo ... se entro le quarant'otto ore non lo avremmo trovato ... lo cominceremo a dare per morto!-
Vidi che i suoi occhi si fecero lucidi. Poi se ne andò. Sbattendo la porta.
STAI LEGGENDO
On Thomas' tracks ||Newtmas AU||
ФанфикThomas Edison, è un normalissimo ragazzo di diciott'anni. Nessun problema, voti alti, tre migliori amici, una fidanzata, genitori con un lavoro stabile, tutto sembra andare alla perfezione. E invece non è così. Il 26 giugno, giorno della consegna de...