No. Is our baby.

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-Che nome le hai dato?- chiese Newt dopo un quarto d'ora che stavano viaggiando in macchina. La direzione presa era quella dell'ospedale.

-Krystal ... ti piace?- gli chiese Thomas, voltandosi verso di lui dal sedile del passeggero per sorridergli.

-L'hai scelto tu o Teresa?-

-Io-

-Allora mi piace!- convenne Newt. Thomas ridacchiò ed afferrò la mano del suo ragazzo stretta attorno al cambio.

-Ce la caveremo, vedrai ... - gli disse Newt, inspirando.

-Si ... lo spero ... -

-Tommy, noi ci amiamo. Ameremo anche lei ... -

-Riuscirai a farlo anche se è Teresa la sua madre naturale?-

-Riuscirò a farlo perché penso che qualunque essere vivente tu abbia generato sia fantastico a prescindere. Spero solo che i geni di Teresa non l'abbiano contaminata ... -

Thomas si lasciò andare ad una risata liberatoria. Qualche minuto più tardi, i due avevano parcheggiato ed erano entrati nell'edificio.

-Mi hanno detto che posso entrare anche senza che ci sia qualcuno ... - disse Thomas aprendo la porta del reparto bambini. I due ragazzi entrarono e Thomas andò diretto verso Krystal come attirato da una calamita.

-Eccola qui! Vieni a vederla, Newtie ... -

Newt si avvicinò al lettino ed osservò la bambina. Ne rimase meravigliato: era identica a Thomas, la sua copia sputata.

-Tommy è ... è bellissima ... - era rimasto semplicemente senza parole.

-Si ... per una volta lo ammetto: ho fatto un ottimo lavoro!- scherzò Thomas.

-E piantala!- disse Newt dandogli una leggera spintarella.

-Vuoi tenerla in braccio?- gli chiese dolcemente Thomas, avvolgendolo da dietro con le sue braccia.

-Non so ... non sono bravo in queste cose ... - disse Newt imbarazzato.

-E' facile ... guarda ... - Thomas si staccò da lui e prese in braccio Krystal –Lo vedi? Vieni qui, dai ... - Newt gli si avvicinò e Thomas gli depositò cautamente la bambina tra le braccia.

-Devi tenere una mano sotto la testa, l'altra sotto la schiena ... -

Newt fece come gli era stato detto e poco dopo iniziò a cullare la bambina tra le braccia.

-Wow ... è una sensazione ... come dire?- disse emozionato.

-Incredibile?- gli suggerì il suo ragazzo.

-Indescrivibile!- affermò Newt.

Continuò a cullare la bambina. Thomas li osservava sorridendo. Già si immaginava la loro vita insieme a Krystal, come sarebbe stato insegnarle a camminare, a correrle dietro mentre fuggiva in un parco, addirittura al suo primo giorno di scuola. Tutto ad un tratto, l'idea di fare il padre lo emozionava. E l'idea di farlo insieme a Newt ancora di più.

-Spero di essere un buon padre per la tua bambina ... - mormorò Newt. Krystal dormiva beata tra le sue braccia e a Thomas ora veniva da piangere per la gioia. Andò vicino al compagno e abbracciò entrambi. Le due persone che amava di più al mondo.

-No, Newt, no! E' la nostra bambina ... - disse chiudendo gli occhi e poggiando il mento sulla sua spalla.

Due colpi alla porta e i due ragazzi aspettarono che fu dato loro il permesso di entrare.

-Avanti!- disse Hope Millinton dall'altro capo. Erano le 10 del giorno dopo e tutta la sera prima, Newt aveva aiutato Thomas a scaricare e a compilare la procedura di riconoscimento. La Millinton gli aveva detto su che sito andare e quali moduli cercare. Quel giorno erano venuti a consegnarglieli. Entrarono nella stanza dell'assistente sociale mano nella mano.

On Thomas' tracks ||Newtmas AU||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora