Capitolo 10

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Non passavo una cena in tensione da quando avevo 13 anni, da quando i miei genitori litigavano per qualsiasi cosa e urlavano costantemente.
Non voglio ricapiti tutto ciò, mi procurerebbe tanto male.
Lo guardo mentre mangia, so perfettamente il modo in cui tiene la forchetta, beve troppa coca cola, dovrei smettere di metterla nella lista della spesa, fa male, ma lui sembra uscirne pazzo se non ne beve almeno 5/6 bicchieri a tavola.
"Senti Addy i miei amici mi hanno invitato ad uscire con loro domani sera.." Dice .
"Beh vacci se ti hanno invitato no?" Gli rispondo nel modo più freddo possibile.
"Ma devi venirci anche tu." Risponde sempre più calmo, sembra quasi un cane bastonato.
Gli ho fatto del male con le mie parole?
Oh quanto vorrei saltargli addosso e baciarlo tutto e dirgli quanto lo amo e che non riuscirei a vivere senza di lui, ma resto ferma al mio posto e rispondo:" E allora andiamo, sono stufa di stare in casa.."
"Ah..." Mugola.
"No beh non che mi dispiaccia Edo, era solo per fare qualcosa di diverso.." Cerco di detonare la bomba che avevo appena innescato.
Un forte dolore alla pancia mi colpisce nello stesso momento in cui lui cerca di dirmi qualcosa, ma il dolore è molto fastidioso quindi gli dico che vado a letto.
Tutti questi dolori sono distruttivi per me e la mia sanità mentale, non posso resistere ancora a lungo, con le nausee e dolori improvvisi di qualsiasi genere.
Prima che mi addormento come al solito rimango a fissare il lato vuoto del letto, spero che venga al più presto, mi sento proprio nessuno senza lui, ho sognato per così tanto tempo questo momento e ora sembra che si sia distruggendo.
Ho, abbiamo superato molti limiti e ora devo far funzionare tutto come si deve, ha ragione lo conosco benissimo come è fatto. Ha sempre avuto questi modi di fare, però non voglio che nella nostra relazione ci sia uno che detti leggi e cioè si senta più importante, è una relazione cazzo, dobbiamo essere complici e non nemici e scannarci ogni due per tre, anche perché io non c'è la farei più, ho lottato per troppo tempo e ora ho bisogno di un po di pace in me stessa e in quello che mi circonda .
Eccolo che arriva, coi suoi boxer neri e bordino bianco, li adoro. Adoro tutto ciò che gli sta addosso.
Si mette a letto dandomi le spalle, perché fa così, io dovrei essere arrabbiata, cavolo di orgoglio maschile, ma è possibile che debba fare così?
Come se ha sentito i miei pensieri, si gira e mi attira tra le sue braccia, mi annusa i capelli e appoggia il mento sulla mia spalla stringendomi ancora di più a se.
Voglio sentirlo vicino più che mai, voglio morirci in quelle braccia, voglio che siano le uniche braccia che sentirò per tutta la vita, perché non riuscirei mai a immaginarmi una vita con un altro uomo, non potrei e non vorrei.
Dopo di che tutto attorno a me divento buio e lui è il mio faro, non avrò mai paura di niente se ci sarà sempre lui con me, questo è poco ma è sicuro.

Lontano dagli occhi, Lontano dal cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora