Capitolo 13

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Sono esterrefatta dal suo gesto e attacco verso questo ragazzo.
Io non avrei voluto scaturirgli questa rabbia, l'ho fatto semplicemente per ripicca, per far si che si accorgesse di me e non di quella.
Siamo fermi uno difronte all'altro, ha uno sguardo inferocito si vede che ci sta mettendo molto impegno per non sbottarmi in faccia da un momento all'altro, ma non credo che questa calma durerà molto a lungo.
"Cosa pensavi di fare con quello?!" Mi domanda mettendosi le mani fra i capelli.
Come fa a pensare che io avessi voluto combinare qualcosa con quel ragazzo. Non mi conosce ancora, non sa che non farei mai una cosa del genere, sono solo istintiva lui ferisce me e io cerco di ferire lui.
"Edoardo sai benissimo che non avrei fatto niente." Rispondo il più calma possibile.
"Tu non sai comportarti pensi di poter fare la puttana con chiunque, ma sei fidanzata Addy.." Dice con un tono severo, sa che quelle parole mi distruggono e lui lo ha voluto fare.
Ha voluto distruggermi per un ennesima volta da quando stiamo insieme, è fatto così, si sente attaccato e quindi deve screditarmi, farmi passare per una poco di buono e quant'altro.
La mia mente si è soffermata sulle due parole, distaccandomi dal mondo reale e da ciò che sta succedendo.
Come ha potuto dire questo.
La vista si sta offuscando rendendomi impossibile vedere a un palmo dal mio naso.
"Fai schifo." Questo è tutto ciò che sono riuscita a dire mentre le lacrime iniziano la loro incessante discesa.
Mi sento piccola e sola, non ho nessuno e l'unica persona che avrebbe dovuto difendermi mi sta ferendo a morte.
Ho sbagliato si, ma io l'ho fatto apposta mentre il suo gesto è ingiustificato.
"Ti ho visto con quella ragazza. Ho visto tutto! " Gli urlo in faccia.
Ormai non ho più niente da nascondere, devo sbattergli in faccia il perché del mio gesto.
Lui resta fermo e pietrificato dalle mie affilate parole.
"Pensavi che non ti avrei visto? " domando, senza alcuna risposta.
E allora decido di aprire un monologo per ferirlo il più possibile, anche se quella che si autodistrugga qua sono io.
"Non mi hai mai amata fin dall'inizio della nostra storia.." Cerca di interrompermi ma continuo..
"Hai sempre avuto un'altra, anzi lei non è mai uscita dalla tua vita e l'ho potuto capire da come ci guardavate, da come tu appena non mi hai avuta fra i piedi ti sei avvicinato a lei.." La voce mi è quasi diventata un sussurro, e le mie parole escono singhiozzanti dalla mia bocca.
Perché mi fa questo? Io lo amo.
"Non è vero." Controbatte.
Tutte le carte sono scoperte, non può trovare spiegazione.
"Io non mi merito questo ricordati quello che ho fatto per noi." Dopo queste parole mi incammino in una via, sta iniziando anche a piovere maledizione.
Non mi giro, non voglio rimaner ancora più delusa dal fatto che non mi stia inseguendo.
Sento dei passi, ma dal rumore riconosco che non è lui.
"Dove stai andando Addy?" Nathan come sempre è dietro di me pronto a porgermi una spalla su cui piangere.
Non faccio neanche in tempo a girarmi, che mi accoglie tra le sue braccia, e scoppio in un interminabile pianto.
Devo tranquillizzarmi, non posso continuare a soffrire così, non posso ritornare a prendere delle gocce per tranquillizzarmi come facevo un tempo.
Prendo un grande respiro e inizio..
"Nathan, io ho stravolto tutta una vita per stare ora qua con lui, mi sarei aspettata un ringraziamento diverso, avrei voluto che lui prima di dormire mi sussurrasse all'orecchio che io sono l'unica cosa bella nella sua vita, vorrei lui che mi amasse e non solo io. " Gli dico.
"Ama chi ti ama non chi ami." Questa frase è uscita dalla sua bocca come se fosse più un consiglio che un proverbio. Avrei bisogno di dormire, ma non posso tornare a casa.. La mia vera casa non è qua.
Fortunatamente Nathan mi ha proposto di andare a dormire da lui, rifiutando qualsiasi mia opzione di addormentarmi su una qualsiasi panchina della strada.
Ci dirigiamo verso casa.
La mia borsa inizia a vibrare, prendo il cellulare e sullo schermo c'è il suo nome, schiaccio rifiuta e chiudo gli occhi.
Non gli permetterò ancora una volta di trascinarmi giù con se. Non sta volta.

Lontano dagli occhi, Lontano dal cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora