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ABBY

«Dio, perché sono un totale disastro» urló sferrando un altro pugno al sacco da box dinnanzi a lei «Am, smettila, rischi di romperti le nocche» replicai, ormai annoiata dalla stessa situazione che si ripeteva da tre ore «non me ne frega un cazzo, meglio le nocche che il cuore rotto» disse aspramente, colpendo ancora quel povero sacco. Ancora piú stanca della situazione, la buttai a terra e la trascinai fino ai materassini, mentre lei urlava e si dimenava «ooooh, alleluia» sospirai sollevata, dopo aver posato il mio delicato culo sul materasso morbido, invitando Amneris a fare lo stesso; lei, sbuffando e lamentandosi, mi si buttó con poca grazia addosso senza peró preoccuparsi dei danni. «Capisci? L'unico amico che mi stavo facendo, si trova dall'altra parte del mondo e non mi risponde ai messaggi! Dio, perché Chris lo ha cosí grosso? Se lo avesse avuto piccolo non ci sarei andata!» sbraitó, gesticolando come fa solo una pazza «Am, non scaricare la colpa su un povero innocente che non é stato altro che una tua vittima! E poi io ti avevo chiaramente detto di non andarci a letto, ma tu no, tu avevi "l'astinenza dal sesso e dovevi dimenticarti di Calum"» le feci il verso, chiaramente alterata. Quando fa cosí é proprio insopportabile. Stava per ribattere, quando le squilló il telefono «ODDIO É NIALL» urló estasiata e inizió a correre lontano da me. Feci spallucce, ormai abituata ai suoi scleri da lama mestruato, e ricominciai i miei esercizi.

HARRY

«Dio, Louis, cosa ti farei!» urlai buttandomi all'indietro sul letto «So benissimo che mi faresti» mi fece un'occhiolino «se solo non ci fosse di mezzo Eleonor» sbuffai, passandomi una mano fra il ciuffo ormai lungo fino alle spalle. «Haz, El non c'entra con le mie doti da calciatore di Fifa 16» rise, buttandomi addosso commenti poco virili nei miei confronti. «Sei un baronee, stupidoo» feci un gesto idiota con la mano, e lui si abbassó ubriaco su di me, lasciandomi un dolce bacio a stampo. «Cosa faremo quando finirà l'effetto della droga e dell'alcol?» mormorai chiudendo gli occhi. Louis appoggió il viso sul mio petto sospirando ed io iniziai ad accarezzargli i capelli. «Torneremo alle nostre vite» mormoró «io da Eleonor, tu dalle tue triliardi di ragazze» sussurró di nuovo, con la voce impastata dall'effetto dell'alcol. Io e Louis avevamo bisogno di bere o drogarci per riuscire a stare insieme. Era terribile vederlo mano nella mano con Eleonor, sorrideva appena, ed io sapevo quanto gli facesse male sapere che io "andavo a letto" con altre donne; non ci andavo proprio a letto, me lo facevo succhiare e me ne andavo, anche se bisogna dirlo : Louis succhia molto meglio di tutte loro messe insieme. «Il mio piccolo» mormorai prima di addormentarmi, con la consapevolezza che al mio risveglio lui non sarebbe stato qui.

NIALL

Non ero per niente d'accordo con mia madre. Insomma, quale migliore amica ti bidona all'aeroporto solo per scopare? Aspetta, lo so, Amneris. E che stupido sono stato a considerarla mia amica... Mamma ripeteva "sono sicura che poi é venuta, ma l'aereo era già decollato" e robe simili, tutte minchiate visto che Amneris Valdes é solo una pura e stupida egoista; fa male anche a me dirlo, in questi mesi abbiamo legato molto, credevo ci fosse un'amicizia sincera tra di noi...invece no. Comunque, mamma rompeva da quando avevamo toccato terra in Irlanda ripetendo sempre la stessa solfa del "ma avrà avuto un imprevisto" si, certo, la principessa che cade sul pisello. Per fare contenta quella buona donna di mia madre, la chiamai: mi stavo addormentando (nonostante qui fossero le 7 del mattino), il fuso orario aveva ancora effetto su di me dopo qualche giorno trascorso qui, ed ero sicuro che da lei fosse pomeriggio, percui niente scuola. Appoggiai il telefono all'orecchio, alternando ogni "bip" ad uno sbadiglio mentre aspettavo di sentire la sua voce. «Ni oddio mi hai fatto spaventare!» disse velocementee con il respiro affannato «ehi, Am» sospirai e sentí che lei fece lo stesso «senti, so già di cosa vuoi parlare ma i-» la interruppi prima che iniziasse a parlare a vanvera, com'é solita fare quando é nervosa. «No, non lo sai di cosa voglio parlare. Non sai che ti odio con tutto il cuore per avermi lasciato andare senza un abbraccio solo per scopare con Crif!» dissi abbastanza scazzato «si chiama Chris...» mormoró lei dall'altra parte del telefono «non me ne frega un cazzo di come si chiama quel morto di f-» «Niall!» mi rimproveró lei ridacchiando. Odia quando uso quel termine per la sua amica, preferisce "triangolino d'oro"; risi appena con lei e continuai il mio discorso piú sereno «il fatto é che abbiamo anticipato il mio ritorno, e io non riesco ad odiarti. Ti voglio troppo bene per ignorarti o trattarti male» sorrisi, mentre lei mormorava un "davvero?" incredulo dall'Australia. «Si, piccola ti voglio bene e lo sai. Ma se il 23 (tra quattro giorni) non vieni a prendermi all'aeroporto con una pizza ai quattro formaggi i-» «ti butto sul letto e ti strapazzo di torture» rispose lei imitando la mia voce «brava» sorrisi. Ci fu un attimo di silenzio e poi la mia migliore amica scoppió a ridere «Dio, non posso credere che tu lo abbia chiamato Crif. Sembravi la nostra profe di biologia, ricordi? Quella che diceva la esse strana» risi rispondendo con un sonoro «oddio, si,adoravo la Blifferd» sorrisi, e capí che lei fece lo stesso. «AMNERIS GIURO CHE SE NON MUOVI QUEL CULO FLACCIDO TI TRASCINO IN GIRO PER LA CITTÀ NUDA» sbraitó Abby dall'altra parte del telefono mentre io soffocavo dalle risate piegandomi in due e ricevendo occhiatacce dai miei parenti intenti a guardare il derby: "mamma mia bro, rinunci anche al calcio per questa cogliona" pensai sorridendo. «Va bene, va bene arrivo! Saluto la cagata di piccione e arrivo» rise lei mentre io assumevo un finto tono scocciato « é successo una sola volta! A te non ha mai cagato un piccione in testa?!» rise «No, Ni, no... Ora vado, o quella mi ammazza. Baci» risi ancora prima di mandarle un sonoro bacio attraverso la cornetta del telefono. Chiusi la chiamata sorridendo mentre mia madre passava davanti a me con un piatto fumante di carne «e per fortuna che la odiavi a morte, che non volevi piú vederla e che é solo una poco di buono.... Sai cosa non é poco buono? Il mio pollo, é pronto, a tavola» risi mentre mi fiondavo al mio solito posto vicino a papà, che sedeva a capotavola. E, giuro, non so perché mi meritai quel «figliolo, sono fiero di te» accompagnato da una pacca amorevole sulla spalla. Solo in un secondo momento mi chiesi perché mia madre avesse preparato il pollo a colazione. Bah.

AMNERIS
Erano piú o meno le sei di pomeriggio, era passato un po' dalla mia stupenda chiamata con Niall. Quello che ci siamo detti dimostra che tipo di ragazzo sia il mio migliore amico : dolce, premuroso, altruista, d'oro e sorprendente. Con lui ho passato i migliori momenti dell'ultimo anno, mi ha fatto amare un po' di piú la matematica, dico MI HA FATTO AMARE DI PIÚ LA MATEMATICA, miracolo. Adoro quel ragazzo. Ricordo la prima volta che incontrai sua madre, che risate.

FLASHBACK

«Ni, ti prego lasciami!» risi scalciando mentre sentivo il sangue affluire piano piano al cervello «no, sei stata una cattiva bambina e ora ti tocca pagare il prezzo» rise dandomi una sculacciata che io ricambiai «com'é possibile che il tuo culo sia perfetto quasi quanto il mio?» mi lamentai. Lui giró il viso, ritrovandosi il mio sedere e bació una chiappa coperta dai jeans «oh, scusa! Credevo fosse una guancia» rise, e io risi con lui mentre attraversavamo il portico di casa sua. Almeno credo lo fosse, a testa in giú non é che capissi molto. «Eccola arrivata, principessa» mi tiró giú dalla sua spalla lasciandomi un bacio in fronte per poi farmi girare verso la porta «entra, non ti mangia mica» risi e bussai. Dopo qualche secondo la porta si aprí e riveló una dolce signora bionda «ciao ragazzi! Tu devi essere Amneris, vero?» mi sorrise e posso affermare che, si, é la tipica donna irlandese. «Si, molto lieta di conoscerla signora Horan» «oh, chiamami pure Maura tesoro. Ormai é come se ci conoscessimo da una vita, Niall parla solo di te!» disse ridendo mentre ci faceva entrare; io mi girai verso il ragazzo, rosso in viso, che si lagnó con un «ma mamma!» storpiato male «smettila, sembri un bambino» risi mentre seguí Maura all'interno della casa. «Bene ragazzi, io torno in cucina e vi lascio soli. Ah Niall ricordati che fra mezz'oretta esco e sei solo per cena. Cara, fermati pure se vuoi» si rivolse a me nell'ultima frase «uhm penso che accetteró l'offerta, grazie mille» lei mi sorrise prima di scomparire in cucina. Il biondo avvolse le mie spalle con un braccio «dio, l'incontro piú imbarazzante della mia vita» mormoró, ancora rosso in viso, fra i miei capelli per poi lasciarci un sonoro bacio.

//N.A.
1504 parole, aw. Spero vi piaccia, lasciate un commentino o una stellina se volete che la storia continui aw.

All the love B. x

Opposites|| N.H. (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora