18. (17 pt.2)

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AMNERIS

Dopo aver salutato Abby, io e Niall uscimmo dall'hotel. Camminammo mano nella mano per un po', tranquillamente. Continuavo a guardarmi intorno, stupita dalla bellezza di questa città. Nonostante fosse una città molto famosa ed affollata non c'era quel tipo di caos tipico delle grandi città, come New York. Dopo una ventina di minuti circa, Niall imboccò una stradina da qui proveniva una musica molto dolce.

<<Eccoci qui>> sorrise e si fermò davanti ad un ristorante, aprendomi la porta. Io sorrisi ed entrai, stupendomi di come riuscissi a camminare decentemente sui tacchi.

<<Grazie, amore>> entrai e la prima cosa che feci fu guardarmi intorno. Era un ristorante molto semplice, carino e non molto affollato. Il mio ragazzo mi affiancò e, quando si avvicinò un cameriere, diede il nome della prenotazione.

<<Horan, per due?>> chiese il ragazzo. Era giovane, più di noi, avrà avuto all'incirca diciotto anni.

<<Esatto, grazie.>> sorrise Niall.

<<Prego, seguitemi>> il cameriere ci portò al tavolo e, una volta che ci accomodammo, ci consegnò un menù a testa.

<<Io sono Jackson, sarò il vostro cameriere per questa serata. Quando vorrete ordinare, io arriverò. Vi faccio scegliere con calma>> ci fece un cenno e scomparì fra le porte della cucina. Niall mi sorrise ed iniziò ad elencare dieci pietanze diverse che dovevamo assolutamente provare. Io risi e, fidandomi ciecamente di lui, concordai nel dividere ognuno di quei piatti. Jackson tornò, prese le ordinazioni e ci portò una bottiglia d'acqua. Nell'attesa dei primi antipasti, Niall prese le mie mani fra le sue, ricordandomi quando lo fece la prima sera in cui dormimmo insieme.

<<Ehi, tutto okay?>> mormorò, vedendomi pensierosa. Io annuì.

<<Si, stavo pensando a quanto tempo è passato. Insomma, siamo stati amici per così tanto, tu stavi con Olivia fino a qualche mese fa..ci siamo rincorsi così tanto e non posso credere che finalmente possiamo lasciare liberi i nostri sentimenti>> lui mi sorrise, stringendo le mie mani fra le sue. Stavo aspettando il momento giusto per concedermi a lui. Credo che fosse arrivato.

<<Ecco qui, signori Horan. Buona cena>> il cameriere ci lasciò i primi piatti ed io arrossì sentendomi chiamare "signora Horan". Niall rise e si avventò sul cibo, mangiando le sue porzioni velocemente. Mangiammo tranquillamente, chiaccherando del più e del meno, mentre Jackson faceva avanti e indietro per portarci ogni tipo di pietanza ordinata dal mio ragazzo. Arrivati al dolce ero veramente piena. Niall aveva insistito per prendere due crêpes alla Nutella. Inutile dire che lui mangiò la sua e tre quarti della mia. Dopo aver finito, restammo seduti ancora un po' ed il mio ragazzo insistette per non farmi vedere il conto. Pagò senza fare una piega e, porgendomi la giacca, mi invitò a fare una passeggiata. Salutammo Jackson e, sempre mano nella mano, camminammo in giro per il quartiere.

<<Ti è piaciuta la cena?>> chiese il ragazzo al mio fianco, avvolgendomi le spalle con un braccio.

<<Era davvero buonissima, non hai idea. Avrò preso almeno due chili>> risi mentre Niall mi guardava severo.

<<Ti fanno bene, stai diventando troppo magra>> mi rimproverò ed io sospirai.

<<Sai benissimo che è un periodo così, gli esami mi hanno stressata molto e l'ultima cosa a cui pensavo era il cibo>> mormorai. Gli ultimi mesi erano stati davvero difficili, per permettermi questo viaggio ho dovuto anticipare molti test in modo da prendere la laurea a fine anno. Niall mi bloccò, si mise davanti a me e appoggiò le mani sulle mie guance, accarezzandole con una dolcezza infinita.

Opposites|| N.H. (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora