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NIALL

«Non puoi essere serio!» rise piú forte «te lo giuro, mi sono spaventato cosí tanto da cadere in piscina! Non l'ho fatto apposta!» sorrisi soddisfatto nel vedere la mia ragazza asciugarsi le lacrime dalle risate «Dio, avrei voluto esserci» sorrise avvicinando i nostri visi «già, Amneris sarebbe stata contenta per noi» sorrisi di piú lasciando che lei appoggiasse le labbra sulle mie in un piccolo ma dolce bacio a stampo. Stavo con Olivia (amatemi, lol) da tre settimane ormai, era la mia piccola. Non so perché non l'avessi mai notata prima, ma da quando l'ho vista aggirarsi per le strade di Mullingar me ne sono innamorato. Lei vive a Sidney, ma ora é qui a Melbourne in vacanza dai suoi nonni. «Cosa faremo, quando inizierai l'università...?» chiese lei dopo attimi di silenzio -Ol frequentava ancora l'ultimo anno al liceo delle scienze umane nella sua città natale- «non lo so, ma penso che ci vedremo tutti i weekend. Mh?» strofinai la punta del naso nell'incavo del suo collo, stringendola a me. Avevamo appena finito di fare l'amore per la seconda volta in un giorno, adoravo sentirla gemere il mio nome mentre le procuravo piacere, ed era cosí bella con il trucco sbavato e i capelli scompigliati. Per non parlare del collo tempestato di succhiotti e morsi scherzosi. «Va bene, raccontami ancora della festa per il tuo ritorno dall'irlanda, com'era Amneris? Felice di averti sorpreso?» sorrise, mentre i muscoli del mio corpo si tendevano ai ricordi, annebbiati dall'alcool, di quella sera.

FLASHBACK

«Niall! B-basta, t-ti sco-ongiuro mio p-pad-rone!» rise la bionda sotto di me, dimenandosi «eh no signorina, cosí impari a buttarmi in piscina!» risi continuando a solleticarle i fianchi«t-ti prego, basta s-soll-e-etico!» disse con le lacrime agli occhi e, probabilmente, il fiatone «mhh, basta solletico dici? Come vuole, madamoiselle» risi e le alzai la maglia fin sotto il seno, iniziando a riempirle il ventre di pernacchie. Moon rise piú forte sotto di me e io non mi trattenni piú. Non ero innamorato della mia migliore amica, ma il dolce contorno delle sue rosee e soffici labbra mi attirava talmente tanto da bloccare le mie dita sui suoi fianchi e allontanare le labbra dal suo ventre piatto per farle incontrare con le sue. All'inizio fu solo un minimo sfioramento di labbra, niente di piú, niente di meno. Avevo sempre osservato le labbra della mia Moon mentre parlava, rideva, sospirava o faceva un tiro dalla sua stramaledetta sigaretta alle rose. Le avevo sempre osservate, le sue labbra, le avevo studiate, apprezzate, venerate, ma qualunque idea avesse il mio subsconscio non era minimamente paragonabile a ció che erano davvero. Potranno anche essere stramaledette, quelle sigarette al gusto di rosa, ma resero quel bacio indimenticabile. Un vortice di labbra, lingue, rose e coca cola, ecco cos'é stato quel bacio. Mani sui fianchi, braccia attorno al collo e gambe intrecciate. Scommetto che, se qualcuno ci avesse visto, avrebbe pensato ad un quadro del celebre Picasso. La separazione delle nostre labbra, dopo aver provocato un leggero schiocco udibile solo alle orecchie arrossate di Moon, provocó una mia risatina. Eravamo decisamente ubriachi «i-io....» risata «scusami Moon» sorrisi mentre lei faceva lo stesso «tranquillo, Sun, é stato solo un bacio ubriaco fra due amici che tengono l'uno all'altro come se fossero fratelliUn crack interno, un sorriso esterno «già, fratelli» risi e cercai di alzarmi senza cadere in piscina una seconda volta solo per scatenare una risata della mia migliore amica.

Opposites|| N.H. (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora