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Me: *vede la foto**fangirla**muore* buon capitolooo

AMNERIS

«Più in su! Che cosa non capisci di "alza quel culo floscio e tiralo più su"?!» sbraitai per la millesima volta «senti, ci rinuncio, arrangiati» borbottò Harry scendendo dalla sedia e passandomi davanti; io ne approfittai per saltargli sulle spalle « scusami Haz, voglio solo che sia tutto perfetto»dissi stringendolo e sorridendo mentre sentì un sospiro lasciare le sue dolci labbra a cuore «va bene koala, ma se mi urli contro ancora ti butto giú da un ponte» rise, nonostante sapessimo benissimo entrambi che era probabilmente molto serio. Io sorrisi prima di riappostarmi davanti al cancellino dell'entrata di casa di Niall con la macchina fotografica «dite cheeeeeeese!»urlai talmente forte da far spaventare e cadere dalla sedia Ash nell'esatto momento in cui premevo il pulsante. Non mi preoccupai di soccorlerlo mentre ridevo guardando la foto, era dannatamente stupenda. «Ehi Am, guarda qui!» sentì dopo aver appoggiato la macchina fotografica sul tavolino. Mi girai e PLUF, dieci gavettoni mi arrivarono adosso; io e Abby iniziammo a strillare, io per il freddo e lei per il mio make up colato «COME AVETE POTUTO?!CI HO MESSO UNA FOTTUTA ORA PER TRUCCARLA E PETTINARLA COME UNA DEA!» sbraitò e, per ripicca, i ragazzi infradiciarono anche lei. «ATTENTI ALLO STRISCIONE O VI MENO!» urlai sorridendo mentre vedevo Calum scattare foto con la mia polaroid e Louis con la macchina fotografica normale- sono comunque sicura che mia madre stia riprendendo il tutto dal tettuccio della macchina. Oggi è un giorno speciale, oggi torna il mio irlandese dopo due settimane e mezzo. Sua nonna ha avuto una ricaduta della malattia, cosí Niall ha deciso di non tornare subito ma solo una settimana prima...quando l'ho sentito al telefono sembrava tremendamente triste, quindi io e i ragazzi abbiamo organizzato questa sorpresa per cercare di risollevargli l'umore. Avevamo usato le chiavi di riserva per entrare nel suo giardino, il portico era addobbato da due tavoli ricchi di cibo, quel coglione amava mangiare più di me, la piscina era ripulita e macchine fotografiche erano appostate da tutte le parti pronte ad essere usate. I ragazzi avevano insistito per creare un angolo "tumblr" ossia avevamo preparato la legna per il falò e loro avevano portato i loro strumenti acustici per fare un mini concertino. Mi sono sempre chiesta se a Niall piacesse suonare qualche strumento o se sapesse cantare... ogni volta che entravo in camera sua e vedevo le sue tre chitarre appese provavo ad aprire l'argomento ma lui mi liquidava con un "nah, niente di che. Sono lì perché sono belle" a cui io, ovviamente, non credevo. Con Maura, sua mamma, ne ho parlato ma lei mi rispondeva sempre "oltre qui non posso andare, il resto deve dirtelo lui.."-credo che omettere le cose sia un vizio di famiglia allora. Fatto sta che Niall sarebbe arrivato alle 12 di mattina, e quando finimmo i preparativi erano a malapena le 10 di quel 23 Luglio percui c'eravamo noi undici cretini ad aspettare un irlandese pazzo e costantemente affamato. «Penso che l'arrivo di Niall sia stato un bene per noi» disse Ashton dopo un po', mentre eravamo tutti seduti nella veranda di casa Horan «perché dici così?» chiese Zayn, in questo periodo stava prendendo le distanze da noi per non so quale motivo, ma quando eravamo insieme era il solito pakistano affamato di kebab e salsa yogurt. «Insomma, guardateci, non siamo né ubriachi né fatti e sono già le 10:39 di mattina» ridacchió il ricciolino biondo. Tutti noi annuimmo d'accordo, perché era vero: Niall, con la sua vivacità, la sua semplicità e la sua voglia di vivere ci stava aiutando a migliorare senza nemmeno che ce ne rendessimo conto. Non eravamo del tutto sulla buona strada, si sa che ci sono errori incorreggibili, ma ci stavamo impegnando per limitare le cose illegali e cercare di divertirci come farebbe un normale ragazzo o una normale ragazza della nostra età. Le "parole chiave", come le definiva il nostro ex professore di psicologia, erano: scuola, amicizia e amore.
La scuola era d'obbligo, percui lo studio stressante di sicuro non mi mancava.
L'amicizia era presente in abbondanza all'interno della mia vita, bastava che mi guardassi intorno per scorgere un mio amico pronto a supportarmi.
E l'amore, beh....l'amore ancora non lo conoscevo. O forse non volevo semplicemente riconoscerlo.

ABBY

«Ricapitolando: Haz e Lou andranno a prendere Niall all'aeroporto; al ritorno faranno la strada piú lunga, e noi prepareremo il secchio d'acqua, gli asciugamani e le macchine fotografiche davanti all'ingresso del portico. Giusto?» ripeté Liam guardandoci per cogliere cenni d'assenso, che ricevette da tutti. «Okay, anche se dopo Niall ci ammazzerà a colpi di Pitagora, divertiamoci!» urló Harry entrando in auto seguito da Louis, che prese posto al suo fianco. Li vidi sfrecciare via lungo la strada con la musica a palla prima di voltare lo sguardo verso Amneris. Quella ragazza era davvero un antico cimelio egizio impossibile da decifrare; adesso era seduta a bordopiscina, con gli stinchi sott'acqua, e fissava il telefono aspettando un messaggio da parte del biondo. Lui credeva che Am fosse dai suoi nonni nell'Outback, non si aspettava niente e Louis aveva indagato per sapere se aveva qualche apparecchio elettronico costoso addosso. Am giocava con i fili d'erba, sorrideva raggiante come mai aveva fatto e canticchiava la strofa di qualche nuova canzone dal motivetto vivace. Era bellissimo vederla felice dopo tanto tempo. Da quando aveva iniziato a frequentare la nostra compagnia era diventata come Calum: menefreghista, bulla, stronza e chiusa. Ha iniziato ad aprirsi con me dopo quattro, cinque mesi che ci conoscevamo; io la credevo la solita stronza puttana di turno, e invece é la mia migliore amica. La vita ci preserva sempre tante sorprese, e questo Niall lo scoprirà presto.

NIALL

«Mi spiegate perché avete fatto il giro lungo? Sono stanco e voglio dormire» piagnucolai sporgendomi dai sedili posteriori verso Harry e Louis, che alzarono gli occhi al cielo «ti abbiamo già detto che abbiamo sbagliato strada! E smettila di deprimerti solo perché Am é ad Inculandia city e non qui tra "le tue forti braccia"» storpió l'ultima frase facendo assomigliare la sua voce a quella di una ragazzina arrapata. Mi arresi e lasciai che il mio corpo si abbandonasse sui sedili di pelle nera della decappottabile di Harry; quei due sembravano una vecchia coppia di zitelli, battibeccavano ogni secondo per ogni minima cosa. Un po' come me e Am... non so come mai io e quella strana ragazza apatica abbiamo legato così tanto; infondo, eravamo due opposti: lei il nero, io il bianco, lei il buio, io la luce, lei la notte, io il giorno...lei la cacciatrice, io la preda. Se mi fermassi e ripensassi ai primi tempi, mi darei dello stupido da solo...

FLASHBACK

«Oh, ma guardatelo»rise lei. Era il mio incubo peggiore... «con quelle scarpe, quelle brettelle e dio, quella camicia nei pantaloni» mi beffeggiava; era un'arpia «pft, ci credo che nessuna ti caga, Neil»...ma era così dannatamente bellissima.

FINE FLASHBACK

Se devo essere sincero si, lo ammetto: per un periodo sono stato innamorato della mia migliore amica. Era una sorta di Sindrome di Stoccolma... mi piaceva osservarla nelle piccole cose come quando si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, volendo che fosse un ragazzo a farlo dolcemente al posto suo. Sarei stato un ragazzo perfetto per lei, se solo mi avesse dato una possibilità. Insomma, tutti le chiedevano l'amica e lei la regalava con tanto di numero di telefono; io le chiedevo un bacio e lei mi allontanava. La coerenza. Comunque ora è passato, sono andato avanti e mi sto interessando a Mindy, una ragazza del quinto anno della mia ex scuola. Non è niente male, ma non è lei... A distrarmi dai miei pensieri poco casti sulla mia migliore amica fu la voce squillante del liscio che annunciava il mio arrivo a casa. Con un gentile ma sospetto "lascia pure la valigia e la giacca, faccio io" da parte di Harry mi avviai dentro il cortile di casa mia, diretto verso il portico. Era tutto troppo tranquillo per essere vero. Feci spallucce ed aprì la porta di casa mia... non l'avessi mai fatto. Una cascata di acqua gelida mi cadde addosso ed io urlai, mentre una bionda davanti a me filmava il tutto strillando un «BUON ICE BUCKET CHALLENGE TESTA DI PICCIONEEEE» fra le risate generali. Silenzio....«AMNERIS VALDEZ, INIZIA A CORRERE. 1....2.....3....» lei rise e iniziò a correre per il mio giardino. La presi per i fianchi e la buttai in piscina, ma lei s'appigliò a me, tirandomi a fondo con sé. E, giuro, andrei a fondo con lei altre mille volte.

//N.A.
Scusate l'enorme ritardo d'aggiornamento, ma ho davvero un sacco di impegni con la scuola. Allora, che ne pensate della rivelazione del nostro Nello per i vecchi sentimenti che aveva verso Am? Fatemi sapere con qualche commentino, e lasciate una stellina! Grazie, vi amo.
A proposito, a voi piacerebbe una storia fantasy ambientata in una vita normale cioé nessun personaggio famoso come protagonista? Fatemi sapere, baci.

Bii xx

Opposites|| N.H. (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora