Capitolo 1.

48 1 0
                                    

Che palle. Ancora una volta non mi capiva. Non capiva che ciò che provavo non l'avevo provato mai per nessun altro. Eppure per lui sembrava tutto un gioco. Si, è facile giocare con i sentimenti delle persone a cui a te ci tengono davvero. Forse ero io che sbagliavo. Ero io che mi illudevo di qualcosa che in realtà non poteva esserci. Eppure il suo sguardo riusciva ancora ad ingannarmi. Non so come facesse, ma ogni volta ricominciava tutto da capo. Era come se nella testa mi dicessi "ok, devi dimenticarlo, di lui non ti deve importare più niente", e poi invece le uniche cose a cui riuscivo a pensare ogni volta che lo vedevo erano "sì ma è normale alla sua età fare il cretino, magari a me ci tiene davvero". E invece no. Ogni volta sembrava che a lui non importasse niente. Però io non potevo dimenticarlo, era troppo importante.
Lo so che i primi amori non durano tutta la vita, eppure noi due eravamo due disastri che si completavano a vicenda. Ed era davvero fantastico.

Frammenti di sorrisiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora