Capitolo 6.

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Arrivai davanti alla mia scuola, scesi di corsa, cercando di evitare tutti. Lui era lì davanti all'entrata, con le sue solite amichette. Gli lanciai un occhiataccia, sperando che notasse che ero abbastanza scocciata, e stranamente se se accorse. Lo vidi salutare le sue amiche ed avvicinarmi a me. Cercai di velocizzare il passo, ma lui mi anticipò. Si avvicinò e cercò di darmi un bacio, ma io girando il viso dall'altra parte lo evitai. Allora mi prese il viso tra le mani, mi alzò il viso per guardarmi negli occhi e mi disse:"non è che per caso sei incazzata con me ancora per ieri?". Ora per la prima volta non sapevo cosa fare. Spostai il viso dalle sue mani, ma lui me lo riprese in un modo un po' violento, che sinceramente mi fece un po' paura. Fece in modo che i nostri sguardi non si distogliessero e ripeté:"allora, vuoi dirmi cosa succede? Lo sai che odio litigare con te". Cercai di indossare lo sguardo più cattivo che avessi e gli risposi:"tu non ti rendi nemmeno conto di quando e quanto fai soffrire la gente che ti vuole bene, me compresa." Mi guardò come se non capisse quello che gli stavo dicendo, beh cosa potevo aspettarmi? Era un uomo, la sua mentalità e la sua maturità era inferiore alla mia. Allora feci l'incazzata e aggiunsi:"senti, ora devo andare in classe, mi vuoi lasciare il viso che mi stai facendo male? Cerca di riflettere su come ti sei comportato ieri. Ciao". Ce l'avevo fatto ancora una volta, ero riuscita ad uscirne a testa alta. Ora mi aspettavano 2 ore di chimica, peggio di così poteva andare?! Io non credo proprio!!!

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