Capitolo 16.

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-Un pomeriggio con Lorenzo...-sorrido.
-Quale dei tanti?-chiede Giarzone dando fastidio a Matt.
-Oh coglione ma la pianti?!-sbotta il mio cespuglio preferito.
Jar se la ride.
-Un pomeriggio con Mortal,una tipa che mi ha dato della troia e tanto tanto skate.-guardo il soffitto.
-Ma..? Non credo sia mai successo...-si passa una mano tra quei capelli rossi ma nei suoi occhi trovo divertimento.
-Mi stai prendendo in giro Lorenzo.-sbuffo.
-Mado Loré come ti ha beccatoo!-dice Matt con quella sua vocina quando ride.
-Stavo sperimentando.
Arriva un'infermiera:-Ma tutto 'sto casino qui?-chiede un po' stupita.-Possono restare solo i famigliari,devo farle delle visite.-fa uscire tutti ma Albe e Matt rimangono.-Tu chi saresti?-chiede l'infermiera ad Alberico.
-Suo fratello.-dice Albe fissando un punto preciso davanti a sé.
-E tu?-ora si riferisce al cespuglio.
Non so perche continuo a chiamarlo cosi,mi diverte. Scusa Matt.
-Suo marito.-marito?
L'ha detto veramente? Mio marito. Non avevo mai pensato al matrimonio...
-Non vedo fedi al dito,esci.-sbotta la tipa.
Matteo mi guarda chiedendo il consenso con lo sguardo e annuisco.
Mi fanno alcuni esami ed esce fuori che,sì,ho perso la memoria. Come se non lo sapessi. La tizia rompiscatole se ne va assieme ad Alberico. Decido di addormentarmi.

Sono in una scuola,probabilmente la mia scuola media. Ci sono molti ragazzi attorno a me.
Molti,troppi per i miei gusti. Non vedo Alberico, Matteo, Lorenzo e Ciolo.
Vedo solo 6-7 persone in cerchio di fronte a me.
Un pugno,due,tre allo stomaco.
S

ento la tessa sparire da sotto i piedi. Cado.
Quattro,cinque,sei calci alle costole. Sputo sangue,gli altri ridono.
Mi lasciano ,sola,ferita,quasi morta.

-Emma.-mi sento scuotere. Apro gli occhi e vedo,se un po' sfocato, un ragazzo dagli occhi neri, capelli castani e un ciuffo biondo davanti. Non mi sembra di averlo mai visto prima.
Seriamente anche se certe persone mi ricordo, lui non mi sembra di ricordare.
-Chi sei?- chiedo un po' perplessa. - Sono Riccardo, non mi ricordi?- fa una faccia perplessa.
-No.
-Strano dato che eravamo molto amici prima...
- Di altri mi ricordo vagamente qualcosa ma di te nulla

-Allora cominciamo da capo.-propone sorridendo.
-Okay..
-Ciao io sono Riccardo, ero il tuo migliore amico... Suono le chitarra e sono in un gruppo chiamato My Dreams.
-Un giorno mi dovrai far sentire qualcosa,lo sai vero?
-Certo che sì!-esclama.

Flashback.||The Crookids&AlbericoyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora