Trying to understand

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Ciao! Scusate l'immensissimo ritardo... grazie mille davvero a chi ha letto i primi due capitoli :) Prometto che posterò più regolarmente!


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Deglutii, non sapendo cosa dire. Regina me l'aveva detto, mi aveva detto che la moglie di Robin Hood era morta.
Se da una parte avevo paura di farlo agitare ancora una volta, dall'altra sapevo che se non avessi parlato ci sarebbe comunque arrivato da solo, e sarebbe stato peggio.
-Il bambino è in terapia intensiva. Ce la farà... i bambini sono forti.
-Marian? Lei quindi sta bene?
Restai in silenzio con lo sguardo basso, sentivo mio padre guardarmi con disapprovazione. Ero un medico, le emozioni dovevo saperle gestire. Ma non era facile, non sempre lo era. Non ero una debole nel mio campo, ma a volte era troppo anche per me.
-Marian non ce l'ha fatta. Quando l'hanno portata era in ipotermia e aveva un'emorragia irreparabile. Mi dispiace davvero tanto...- dissi d'un fiato, senza osare guardarlo.
Calò in silenzio, neanche lui sapeva cosa dire. Alzai un solo attimo gli occhi per accertarmi che non stesse soffocando o qualcosa del genere, ma l'unica cosa che non andava erano le lacrime nei suoi occhi.
-Era una brava persona Marian. Altruista, gentile... amava Robin e Roland. E anche loro... ed era una delle mie migliori amiche.
-Lo so che è dura Killian... perdere una persona cara è ciò che di peggio può capitare. È peggio che morire. Papà, ti prego esci. Dammi un attimo, lo sai che in queste condizioni non possiamo operarlo.
Mio padre annuì, e uscì chiudendosi la porta dietro.
-Non lo sai Emma, non lo sai! Tu salvi le vite, tu non vedi i tuoi amici morire, non vedi la tua famiglia morire! TU NON MI PUOI CAPIRE!- continuava a urlare con la voce ferma, ma sapevo che nono voleva fare altro che scoppiare in lacrime. Però era uno duro lui, non voleva piangere davanti a me.
-Sì che posso...
-NON PUOI! TU... VOI DOTTORI NON CI CAPITE VERAMENTE! SIETE DELLE PERSONE FREDDE, CHE CON TANTA FACILITA' LASCIANO MORIRE CHI CREDONO DI NON POTER SALVARE!
-Non ti permetto di parlarmi così!- esclamai ferita, chinandomi su di lui e stringendo il lenzuolo che lo copriva, giusto per non stringere il suo collo -IO ho perso la mia migliore amica! Due anni fa, in una sparatoria QUI IN OSPEDALE. È morta tra le mie braccia, non ho potuto fare niente! Lily era tutto per me! Quindi non osare darmi della persona fredda, o non mi importerà che tu stia male, e ti darò un pugno così forte che avrai bisogno anche del chirurgo plastico!- gli urlai in faccia, senza distogliere lo sguardo.
Lui continuava a guardarmi, e io facevo lo stesso. Nessuno di noi due aveva intenzione di cedere, o almeno io no di certo.
-Mi dispiace- sussurrò infine, e mi accarezzò la guancia -scusami, hai ragione... sono un egoista, non sono l'unico ad aver sofferto... mi dispiace per Lily. Davvero.
-Ok. Ora sei pronto per farti tagliare la mano?
-Sì. Sii delicata se puoi...
Un ghigno mi uscì dalla bocca senza che potessi evitarlo: -Scusa. Ma non è la dolcezza ciò a cui si pensa durante un'amputazione. E poi sarai in anestesia totale, dormirai. Non ti preoccupare. In ogni caso non sono tenera e delicata come un'infermiera, io sono precisa... ti basta?
-Mi basta- sorrise -è comunque la prospettiva più rosea che ho. Se proprio devo essere fatto a pezzi, mi sento meglio sapendo che sarà una dottoressa sexy a farlo...
-E devi smetterla di provarci con me, Jones.
-Vuoi dire che non ti piaccio?- alzò un sopracciglio, con una nota di malizia.
-Sta zitto. Andiamo a farti a pezzi, forza.

In sala operatoria fui impeccabile come sempre, avevo lasciato da parte la stanchezza perché non era ancora il momento di cederle.
Era però il momento segare l'osso, e improvvisamente sentii la sega tremarmi nella mano.
-Tutto bene dottoressa Swan?
-Tutto bene dottor Nolan.- presi un grosso respiro. Non volevo tagliargli via un arto, la sua mano destra era così forte, delicata e calda che avrei voluto potergli stringere anche l'altra... eppure lo stavo facendo per il suo bene.
-Anzi, no. Non sono sicura di poterlo fare. Perdere proprio una mano, capisci? Per noi le mani sono fondamentali e... credo anche per lui e...
-Puoi farlo. Lui vuole che sia tu. Possiamo anche mentire, ma sei un medico e devi poterlo fare.
Respirai ancora a fondo, e la mia mano tornò ferma. L'avrei fatto per lui. Era consapevole di cosa sarebbe successo, e voleva lo facessi io... glielo dovevo.
Non fu un taglio dolce, non sarebbe stato da me. Ma fui precisa come gli avevo promesso, e il taglio fu perfetto.
La mia mente era vuota mentre sistemavamo le fibre muscolari e la pelle, per poi ricucire la ferita e bendare il moncone.

Rescuing the Jolly Roger helmsman - Storybrooke HospitalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora