In the midnight hour, all I could do was cry

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-Emma! Per l'amor di dio Swan, sveglia!
-Emma tesoro... ti devi svegliare...
Le voci che chiamavano il mio nome tentavano di strapparmi dal mio paradisiaco stato di benessere, dal calore in cui ero avvolta, e soprattutto dal riposo tanto atteso.
Mugugnai stringendomi di più all'angelo che mi teneva tra le sue braccia, non avevo la minima intenzione di muovermi da lì, ancora per un bel po' di almeno.
-Ehi... neanch'io vorrei, ma devi alzarti...
Sbuffai e aprii lentamente gli occhi, trovando il bel viso del mio ragazzo a pochi centimetri dal mio. Perché ora era il mio ragazzo... o no? Avevamo cenato insieme, avevamo dormito insieme... poteva essere tutto ufficiale. Ne sarei stata felice, lo desideravo davvero.
-SWAN porca miseria!
L'urlo di Regina mi riportò alla realtà, e mi voltai di scatto verso di lei per cercare di capire cosa stesse succedendo.
-Sei viva allora. Hook, con lei niente maniere tenere e dolci quando si tratta di svegliarla, ricordatelo per il futuro. Muoviti Emma!- insistette restando davanti alla porta, guardandola nervosamente.
-Ma che è successo Regina?- le domandai confusa, stiracchiandomi e tirando via la coperta ricordandomi solo dopo di essere praticamente mezza nuda.
-Oddio. Ho capito che eri impaziente... ma sei stata operata tre giorni fa! Tu sei pazza!- si scandalizzò la donna squadrandomi da capo a piedi, mentre mi alzavo cercando di rimettere a posto il vestito nonostante fosse ormai più che sgualcito.
-Non abbiamo fatto niente, che tu ci creda o no- farfugliai stropicciandomi gli occhi e afferrando il camice che mi lanciò insieme alla mia divisa.
Mi sedetti sul letto lasciando che Killian mi tirasse giù la zip e mi spogliai ancora confusa. Mentre mi rivestivo sotto lo sguardo di disapprovazione della mia amica, che probabilmente non concepiva che già lo facessi davanti al mio uomo, diedi un'occhiata all'orologio constatando che fossero appena le due: non avevo dormito neanche un'ora!
-Ok. Perché cavolo dovrei lavorare alle due di notte? Eri tu a dire che mi devo riposare!- protestai infastidita: per una volta che ero felice di fare come mi aveva consigliato lei dovevo essere scaraventata giù dal letto.
-Già, e stavi dormendo come un angioletto, ma siccome non ti sei presa dei giorni di riposo, il capo non sarebbe del mio stesso avviso. C'è stato un incendio in una scuola che era stata occupata... la situazione sembra grave quindi sbrigati! Se volevi amoreggiare col tuo uomo dovevi chiedere un cavolo di permess...oh.
Senza che nessuno di noi potesse farci niente il dottor Glass e Neal irruppero nella stanza guardandosi intorno.
Mi mancò il fiato, credetti di essere sul punto di avere un attacco di cuore: sicuramente avevano sentito le ultime parole di Regina, e soprattutto avevano visto il mio vestito sul letto accanto a Killian, che ancora mi stringeva la mano.
-Ne parliamo dopo Swan. Ora tu e Mills sbrigatevi, serve l'aiuto di tutti. La situazione è peggiore di quanto sembri.
Detto questo lasciò la stanza senza darmi modo di replicare, mentre Neal rimase a guardarci in un misto di disgustato e compiacimento.
Quindi era stata colpa sua: aveva previsto dove potessi trovarmi e aveva portato uno strutturato con lui solo per vendicarsi di me!
-Brutto idiota schifoso che non sei altro!- mi avventai contro di lui colpendolo dritto in faccia, e se Regina non mi avesse fermata avrei continuato fino a deformargliela.
-Io non ho colpe Emma...- fece lui massaggiandosi la mandibola -se tu smettessi di flirtare coi pazienti nulla di tutto questo sarebbe successo. Sei tu che te li cerchi i guai, da sola. Io ti avevo avvertita.
-Ti faccio a pezzi, mi fai solo schifo! Sei solo geloso perché io ho scelto lui e non te, fatti una vita Neal!- gli gridai ancora trattenuta dalla mia amica, mentre lui lasciava la stanza soddisfatto.
Quando si chiuse la porta alle spalle diedi un pugno al muro che mi fece un male incredibile, e mi sedetti sul letto a massaggiarmi la mano, pensierosa e arrabbiata.
La sera prima mi ero resa conto di quanto fosse geloso, ma mi era sembrato anche di essere stata piuttosto chiara con lui: gli avevo detto le cose come stavano, non gli avevo lasciato alcuna vana speranza. Perché aveva deciso di farmi questo? Perché, sapendo che mi avrebbe fatta soffrire?
-Tesoro, ti sei fatta male? Fa' vedere...- Killian mi prese la mano indolenzita massaggiandola piano, e io lo lasciai fare.
-Non è niente. Niente, in confronto a quello che farò alla sua faccia quando mi ricapita sotto tiro... lo deformo così tanto che neanche mille interventi di chirurgia plastica potranno mai sistemarlo- bofonchiai con odio.
-Swan, se non ti sei rotta la mano dobbiamo andare. Penserai dopo ai tuoi piani vendicativi, ora abbiamo da fare- mi ricordò Regina con una certa fretta.
-Sono tutta intera. Ma lui non lo sarà. Andiamo. Avrei proprio bisogno di qualche caso di ortopedia, ossa da rompere e rimettere a posto...- strinsi il pugno mentre mi tirava via per il braccio.
-Lezione numero due. La tua ragazza è violenta! Quindi vedi di non farla mai arrabbiare... o hai capito cosa può farti.
Sentii Killian ridacchiare salutandoci, e mi feci sfuggire un sorriso anch'io nonostante la rabbia che difficilmente mi sarebbe passata molto presto.
Scendemmo di fretta le scale essendo tutti e tre gli ascensori occupati: uno di questi giorni mi sarei rotta la caviglia dato che continuavo a sforzarla... ma in fondo cosa me ne importava? Probabilmente entro 24 ore sarei stata licenziata e avrei avuto tutto il tempo del mondo per riposare e fabbricare bambole voodoo da usare contro il padre di mio figlio.

Rescuing the Jolly Roger helmsman - Storybrooke HospitalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora