Stairway to Heaven... don't fall down.

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Sentii il suo respiro fermarsi, ma le sue braccia non lasciarono la presa dell'abbraccio in cui mi aveva avvolta.
Tirai su col naso e alzai lo sguardo per assicurarmi che stesse bene: i suoi occhi color oceano incontrarono i miei... e io ebbi paura.
Ebbi paura che dopo questa rivelazione non mi volesse più. Che non volesse una donna incapace di dargli un figlio, se le cose tra noi fossero andate bene.
-E' meglio che me ne vada. Vero?- mi sforzai di non piangere, ma la mia voce tremò lo stesso.
Lui non rispose, quindi feci per alzarmi, ma non me lo permise. Mi trattenne tra le sue braccia e mi baciò i capelli, poi la fronte.

KILLIAN POV

Non riuscii a credere alle mie orecchie. Dopo tutto quello che aveva passato, ora la vita le stava negando anche di poter essere madre di altri bambini... ed era così giovane.
Non stava piangendo, o almeno tentava di non farlo, e non sembrava neanche convinta di ciò che stesse provando.
Trattenni il fiato non sapendo cosa dirle: avevo mille parole quanto neanche una, perché nulla sarebbe cambiato, qualsiasi cosa io avessi detto. Avrei voluto stringerla più forte, baciarla e rassicurarla, ma non ne ebbi le forze.
Vederla così fragile e distrutta mi scombussolò.
Alzò il suo sguardo, e lo incrociai perdendomi nei suoi occhi verdi tristi e lucidi.
Vidi il suo sguardo trasformarsi, e la tristezza lasciò il posto alla paura;
-E' meglio che me ne vada. Vero?- la sua voce tremò fino a spezzarsi sull'ultima parola, ma non le permisi di alzarsi nel momento in cui ci provò. Invece la strinsi e le baciai i capelli, per poi scendere sulla fronte.
E allora scoppiò a piangere, cingendomi il collo con le braccia. Lasciai che affondasse la testa nella mia spalla e sfogasse tutte le sue lacrime, mentre le accarezzavo la schiena e la testa.
Mi distruggeva vederla in quello stato: non era la prima volta che piangeva davanti a me, ma mai in maniera così devastante.
Continuò a lungo, alle lacrime si unirono i singhiozzi, e io non smisi mai di accarezzarla: volevo sapesse che ero lì per lei, con lei, che non l'avrei lasciata da sola.

Non fui in grado di dire quanto tempo passò prima che si calmasse e il suo respiro tornasse semi regolare.
-Mi dispiace tanto tesoro mio... tu non meriti tutto questo. Ma io sono qui per te, e ci sarò sempre...- le sussurrai all'orecchio, e finalmente si fece coraggio e mi guardò.
I suoi occhi erano gonfi e arrossati, e le sue guance ancora umide delle lacrime che aveva versato.
-Killian- fece a voce bassa -io non so neanche perché sto così di merda. Non avevo mai valutato l'idea di avere altri figli... con August... è successo. Ma dopo l'aborto non ho pensato "prima o poi riproverò". Magari non ne avrei anche mai voluti, o non lo so... perché mi sento uno straccio allora?- mi domandò quasi supplichevole, desiderosa di una risposta che non sapeva o non voleva darsi da sola.
-Perdere qualcosa è sempre doloroso Emma. Aggiungici il dubbio... magari nel tuo inconscio ne avresti voluti.- dissi, cercando di essere serio, e non abbandonarmi solo nelle parole di conforto.
La ragazza annuì, e chiuse gli occhi per poi cercare di riprendere fiato e ritrovare il controllo di sé.
-Mi sento incompleta. Una donna... deve poter avere figli. Probabilmente tu hai ragione, avrei voluto avere un altro bambino... in maniera più consapevole. Io amo Henry, ma è successo per caso... e ne sono felice. Però ecco...
-Ho capito cosa intendi- la fermai sentendola in difficoltà. Si sentiva in colpa perché Henry era stato un caso nonostante lo amasse, e non sapeva come dire che forse un giorno avrebbe voluto poter decidere di dargli un fratellino o una sorellina.
-Ma tesoro... hai detto che "potresti" non avere più figli. Te la sentiresti di spiegarmi meglio?
-Non penso ne capiresti molto. Ma diciamo che il mio utero ha subito dei danni che hanno causato questa emorragia... e al momento sembra non siano risolvibili. In futuro non lo so. Credo dovrò fare altre analisi e schifezze del genere, ma non credo che cambierà qualcosa.- cercò di spiegarmi tutto in parole povere, e con successo dato che riuscii a capire il concetto.
-Non devi perdere la speranza. Io sono certo che un giorno tu avrai un bellissimo bambino dagli occhioni grandi e verdi, come i tuoi. E sarai ancora una volta una mamma fantastica, con Henry sei stata bravissima.
-Sì, e con chi? Quale uomo vorrebbe stare con una donna che al 90% non potrà farlo diventare padre...- fece in una risata sarcastica, priva di allegria.

Rescuing the Jolly Roger helmsman - Storybrooke HospitalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora