Ricerca e confessione

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Ulrich dopo alcune ricerche si rifugiò sconfortato alla fabbrica abbandonata dove finalmente la trovò.

"Hey, niente educazione fisica,oggi?" chiese con un sorriso accennato all'angolo della bocca.

"Hey" replicò lei allungando le braccia per farsi abbracciare. Si sedette accanto a lei e mise un braccio sul suo ginocchio piegato.

"Hai un'aria un po' distrutta come di una che ha appena vissuto la situazione più brutta della giornata. Dai racconta, che succede?"

Yumi alzò un sopracciglio per sottolineare la sua sorpresa. "È tutto a posto, tranquillo. Sono solo un po' stanca, tutto qui." E fece un sorriso poco convincente.

"Sei sicura di stare bene? Magari hai bisogno di confidarti, non lo so tipo hai le farfalle nello stomaco, sei innamorata di qualcuno che non conosco e non vuoi dirmelo. Dimmi qualcosa ti prego non ce la faccio a vederti così giù. Tu sei solare, energica, qualche volta insopportabile, ma sei sempre tu...insomma, dai."

Yumi gli diede un pizzicotto:" E così sarei io quella insopportabile? Questa me la lego al dito Stern e prima o poi te la farò pagare. Mi hai sentita?" disse alzandosi e prendendo la cartella con una mano aspettando che Ulrich si alzasse. Gli diede le spalle e con la coda dell'occhio lo vide alzarsi.

"Oh, evviva sei tornata in te finalmente!"

Ma lei non era troppo convinta.

"In realtà c'è una cosa che dovrei dirti." Disse diventando di colpo seria.

"Lo sapevo." Fece sbuffando.

"Dimmi." Aggiunse cercando di mantenere la calma.

"In realtà mi sono accorta che vado molto d'accordo con un ragazzo e credo che se trovasse il coraggio di essere la sua ragazza io accetterei. Non sapevo come dirtelo, perdonami se puoi." Disse girandosi e guardandolo negli occhi per essere sicura che non la prendesse troppo male.

Nei suoi c'era rabbia mista a gelosia, mista a sorpresa.

"Mi dispiace non avrei mai voluto fartelo sapere così... Abbiamo passato tanti bei momenti e stava quasi per succedere qualcosa tra di noi, ma non me la sento di affrontare un altro anno con Sissi che ti sta intorno e che mi scombussola la giornata,perché ti sta sempre intorno e non mi va neanche che tu pensi che tra me e William possa nascere qualcosa, quindi voglio che tu capisca che tra me e te non può esserci altro che amicizia. Vorrei che fosse chiaro questo. È importante per me." Concluse il suo discorso con un debole sorriso e gli mise una mano sul volto segno che neanche a lei faceva piacere una decisione così drastica.

"Va bene, se è quello che vuoi allora lo rispetto. Posso chiederti un'ultima cosa?"

"Sì, certo dimmi."

"No, niente."

"È tutto ok?"

"Sì, sì non ti preoccupare."

Gli sembrava di rivivere la discussione di qualche anno prima, quando ancora una volta era stata lei a chiedergli di restare amici, non lo considerava possibile tutto ciò. La storia si ripeteva di nuovo e questa volta aveva l'impressione che la situazione sarebbe diventata immutabile. Guardava nel vuoto, quando lei lo scosse per riportarlo alla realtà.

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