-Ritorno al Passato-

Problemi in arrivo!

Ore 7.55 ritrovo solito incontro per i guerrieri di Lyoko per discutere il programma della giornata tutti insieme.

Aelita e Jeremy erano già in giardino che aspettavano l'arrivo degli altri componenti. Erano giorni difficili e stressanti anche se si trattava solo dell'inizio...Dell'inizio di una lunga stagione di interrogazioni e verifiche, una stagione di battaglie contro un nemico sempre più forte. Urgevano misure di sicurezza potenziate, occorreva più coraggio e determinazione rispetto agli anni precedenti.

"Hey Jeremy!" lo richiamò all'attenzione Aelita. Lui si girò e l'osservò distrattamente.

"Dimmi, avevi bisogno di me?" chiese. Lei lo guardò sbalordita. Incrociò le braccia al petto e corrucciò la fronte.

"Allora non hai ascoltato nulla di quello che ho detto fino ad ora!" constatò lei incredula spalancando la bocca.

Jeremy arrossì per l'imbarazzo, non aveva mai ignorato nessuno a quel modo e si sentiva particolarmente responsabile per ciò che era appena accaduto, aveva così tante cose a cui pensare che si era perso nel groviglio facendolo diventare nervoso.

"Mi dispiace tanto! Stavo...ero..." cominciò a balbettare nervosamente il biondino che continuava a resistemarsi gli occhiali sul naso impacciato. Alla fine dopo vari tentativi si arrese e abbassò la testa sconfitto. Aelita si abbassò al suo livello e gli mise una mano sulla spalla per cercare di rassicurarlo. Lui alzò il capo e la guardò per un istante senza dire nulla. Le sorrise timidamente e le si avvicinò, come se fosse il primo atto coraggioso da lui compiuto. Le mise il palmo della mano destra sul volto e si avvicinò sempre di più, finché non fu a qualche millimetro di distanza dalle sue labbra. Senza tirarsi indietro questa volta, lo fece, chiuse gli occhi e fece scontrare le loro labbra in un bacio appassionato e tutt'altro che casto!  

Si staccarono per riprendere il fiato dal lungo e intenso bacio sorridendosi a vicenda, ma non con espressione imbarazzata, bensì, molto più naturale e romantica.

Lei si sedette sulle sue ginocchia e lo guardò intensamente e dopo poco disse:

"Che ne dici se stasera ce ne stiamo un po' per i fatti nostri? Potremmo..."

"Cenetta romantica io e te?" propose lui coraggiosamente e a lei si illuminarono gli occhi per le parole appena udite. 

"Sto sognando?" chiese lei tra l'incredulo e la sorpresa. 

Lui le si avvicinò cautamente all'orecchio e le sussurrò qualcosa di sdolcinato allorché Aelita diventò rossa più del colore dei suoi capelli facendo ridere Jeremy che la baciò istintivamente. 

"Sei la persona più speciale che conosca e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo. Da quando sei arrivata mi hai aperto un mondo, mi hai reso felice anche se certe volte mi facevi spaventare. Nonostante questo però io Ti amo e spero sia lo stesso anche per te." 

Fronte contro fronte, naso contro naso si guardavano negli occhi e si sorridevano, finché lei non prese coraggio gli si avvicinò e lo baciò appassionatamente mettendogli una mano dietro la nuca confermando la domanda implicita che le aveva fatto. Lui capì e non si staccò da quel bacio, bensì lo approfondì sempre di più, posizionò i suoi palmi sui suoi fianchi facendola sussultare e continuò a baciarla intensamente, come non aveva mai fatto con nessuna, anche perché lei era e sarebbe stata la prima, pensava spesso. 

Intanto un altro biondino aspettava fuori dalla porta del dormitorio femminile, nascosto in un angolino per evitare di farsi beccare da Gym. Aveva pensato di farle una sorpresa passando la giornata insieme rapendola e portandola in un posto per lui molto importante.

Ed ecco che la porta si aprì! Samantha apparì in tutta la sua bellezza e per un momento il ragazzo restò immobile a fissarla, quasi imbambolato, ma poi si riscosse e camminando a grandi passi dietro di lei, la prese per i fianchi e le tappò la bocca. Sam cominciò a dimenarsi per cercare di liberarsi dalla presa dello sconosciuto che poi alla fine non lo era per nulla. Si nascosero nel sotto scala che collegava il dormitorio femminile a quello maschile e solo allora Odd la girò verso di sé per rivelare la sua identità.