Capitolo 1.

316 11 41
                                    

Anche sta mattina la sveglia alle 6:00 suona.

Fortuna per me,dopo pochi minuti sono già in piedi e pronta per una nuova giornata di lavoro.

Mi chiamo Erica e ho 26 anni,vivo a Los Angeles da 5 anni.

Lavoro in un bar italiano a pochi metri da casa.

E' molto strano perchè si sa che gli americani sono abituati al loro caffè e da Starbucks.

Ma non so come,abbiamo la nostra clientela e riusciamo ad andare avanti.

Oggi il capo mi ha parlato dell'arrivo di uno stagista e me l'ha affidato.

Tutto perchè ho uno stupido diploma nel settore e devo insegnarli ciò che so.

So solo che resta in prova per un mese e forse lo assumono,oppure no.

Dopo una rapida colazione mi vesto e mi dirigo al lavoro.

E' una bellissima giornata di maggio e qui a Los Angeles si sta benissimo.

A quest'ora c'è un pò di brezza dovuta alla vicinanza dell'oceano.

Per strada ci sono ancora poche persone e arrivo puntuale davanti al bar,pronta ad aprirlo.

Prendo fuori le chiavi dalla borsa e tiro sul la serranda,apro la porta principale e mi incammino ad accendere le luci.

Arriva subito il fornaio con le paste ancora calde e le espongo in vetrina,poi prendo fuori quelle fatte da noi e le metto accanto.

Riempo il macina caffè e pulisco la macchina.

I primi clienti ad entrare sono sempre coloro che iniziano a lavorare presto.

Via con caffè,cappuccini e pasticcini.

Non ho un attimo di pausa.

Fortuna che ho preso l'abitudine e anche il ritmo. Sto dietro a tutti.

L'orologio appeso alla parete segna le 8 e ora inizia il turno insieme a me,Laura.

Anche lei italiana come me,ci siamo trasferite insieme. Ci conosciamo da anni e abbiamo preso la pazza idea di vivere in America. Non male.

Eccola che entra nel bar con il suo super sorriso,fresca come un fiore.

Io sicuramente ho le occhiaie che toccano terra,un aspetto orribile e sono distrutta.

Laura: Buongiorno socia.

Io: Ciao Laura.

Laura: Hai un aspetto meraviglioso.

Io: Non mentire.

Laura: Ci ho provato.

Mi raggiunge dietro il balcone e ci abbracciamo scambiandoci il buongiorno.

Lega in vita il grembiule ed è già pronta per servire i clienti.

A quest'ora il via e vai di persone è diminuito.

Ora sono soliti ad entrare i pensionati che vengono a fare colazione con calma,tanto nessuno gli corre dietro.

Io: Dormito bene?

Laura: Sì. Non ti ho sentito uscire.

Attualmente io e Laura conviviamo,ma appena avremo un partner affidabile divideremo le acque.

Io: Bene allora.

Laura: Oggi arriva lo stagista. Sei pronta?

Io: Prontissima.

Si avvicina al balcone un ragazzo alto,capelli alti,castani con un ciuffo blu,occhi castani,un super sorriso e direi anche con un bel fisico.

Joe: Buongiorno. Sono Joe,lo stagista.

Continua


You can come to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora