Capitolo 23

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Finito di cenare mi offro per svuotare i vassoi nell'apposito bidone.

Joe poco dopo mi raggiunge e mi abbraccia da dietro.

Tutto molto strano.

Joe: Vogliamo uscire?

Io: Ma certo.

Joe mi prende la mano ed usciamo dal fast food.

Fuori è buio ma non troppo.

I lampioni illuminano la strada e qualche macchina passa ancora.

Lui è già pronto a prendermi la mano.

Forse ha paura di perdermi o di lasciarmi andare via lontano dalla sua vita.

Non ci voglio pensare più di tanto.

Se l'ho incontrato un motivo ci sarà.

Joe: Camminiamo un po così iniziamo a digerire.

La sua voce ha interrotto i miei pensieri.

Non so come mai ma adoro il suono della sua voce.

Così dolce ma sexy allo stesso tempo. Una voce calda e soave che ti rimane impressa nella mente.

Io: Va bene.

Joe: Grazie.

Ormai i discorsi si interrompono così a mezz'aria.

Solo il rumore della città riempe questo strano silenzio che si è creato tra di noi.

E torno a lui con la mente.

A chiedermi se anche lui pensa a me e se pensa che tutto questo silenzio è strano.

Mi squilla il cellulare.

Almeno qualche rumore ancora si sente.

È un sms di Laura.

*Ciao Erica,scusa il disturbo. Mi serve aiuto al bar. È un vero disastro. Salutami Joe. E se la sua lingua era nella tua,ti chiedo scusa*

Joe: Tutto bene?

Io: Devo tornare al bar. Scusami.

Joe: Ti accompagno.

Io: No avrai di meglio da fare.

Joe: Dai non preoccuparti.
Andiamo alla macchina.

Torniamo indietro correndo per salire velocemente in auto.

Non so nemmeno che cosa sia successo.

Non mi viene in mente nulla.

Una volta saliti in macchina,mettiamo la cintura e Joe inizia a guidare.

Io: Grazie per il passaggio.

Joe: Non ti preoccupare. Ti darò una mano.

Io: Non vorrei fosse pericoloso per te.

Joe: Finché vivrò ti proteggerò.

Continua

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