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Blackout totale

<<Malia, ci sei ancora vero?>> Sentii una mano toccarmi la spalla.
<<Si, sono qui>> Mugolai.

Odiavo quella situazione. Soprattutto odiavo i blackout.

Mi alzai dallo sgabellino vicino al piano ma per mia sfortuna inciampai e caddi.

Genn mi puntò la torcia del telefono in faccia e poi mi aiutò ad alzarmi.
Notai che fuori era già quasi buio.
I nuvoloni neri facevano sembrare tutto più cupo e scuro.
Un lampo illuminò la stanza.
Io ero terrorizzata dai temporali.
Da piccola mi nascondevo sotto il letto e non uscivo fino alla fine.
Nella stanza c'era un silenzio tombale.
Volevo tornare a casa.
Ero in ansia, non sapevo per cosa.
Perché avevo accettato di andare?
Un altro lampo.
Un altro tuono. Il più forte di tutti.
Sussultai poi chiusi gli occhi coprendoli con le mani. Ero così ridicola.
Altro lampo, altro tuono che rimbombo' per tutto l'edificio.
Sentii qualcuno abbracciarmi.

<<Non devi avere paura. È solo uno stupido temporale>> Mi disse.
Era Genn.
Che figura di merda. Sembravo una bambina.
Mi staccai dall'abbraccio e lo guardai.
<< Io...>> Farfugliai
<< Ascolta... che ne dici di andare a prendere una bella cioccolata calda? Ti va?>> Mi disse lui sorridendo.
Quella poca luce del cellulare mi permetteva di vedere meglio il suo sorriso. Era così bello.
<<Io? Ah, come vuoi>> Dissi con le guance che andavano a fuoco.
<< Dí a Veronica di non preoccuparsi, ti accompagnerò io a casa>> Disse lui tranquillamente
<< No, mi faccio venire a prendere da...>>
<< Sto dicendo sul serio Malia.>>
<<Come vuoi, grazie>> Dissi.
Poi mandai un messaggio a Veronica per dirle tutto.
Uscimmo dalla scuola di canto.
<<Merda piove un sacco.>> Dissi mettendomi le mani nei capelli.
<< Non abbiamo l'ombrello>> Aggiunsi.
<< Corri>> Disse lui prendendomi per un polso.
Arrivammo in macchina completamente fradici.
Ridemmo per alcuni minuti.

Successivamente rimanemmo bloccati nel traffico per mezz'ora quando Genn decise di cambiare i piani.

<<Ci rinuncio. Ti porto a casa nostra. Che ne dici?>> Disse guardandomi
<<Ehm... Puoi anche riportarmi a casa Genn...>> Abbassai lo sguardo.
<< Avanti, ti annoieresti a morte. Vieni da noi>>

Non avevo scelta così annuì.
Non conoscevo bene Genn ma sembrava un bel tipo.
Lo osservai a lungo durante il tragitto verso casa loro.
<< Perché mi fissi?>> Chiese lui abbozzando un sorriso.
<< Io non ti stavo fissando, stavo guardando fuori, dal tuo finestrino>>
Non ero brava a mentire.
<< Fai meno fatica guardando fuori dal tuo. È più vicino>> Disse lui ridendo.

Lui e Alex abitavano a Somma Vesuviana, erano i vicini di casa dei genitori di Veronica. Il loro appartamento era molto carino.
<<Benvenuta nel nostro mondo. Cosa posso offrirti?>>
<< Un po' d'acqua...>> Dissi prendendo una sigaretta.
Lui rise.
<<Scherzi vero? Nemmeno una birra?>>
<< Eh va bene, vada per la birra>> Dissi.
Fumammo insieme poi rientrammo a bere le due birre. Ne bevvi solo metà, perché in realtà io odiavo le birre.
Cominciammo a parlare del più e del meno.
Un'oretta dopo rientrò Alex sorpreso di trovarci lì.
<< Sono passato a scuola di canto ma non c'eravate>> Fece un sorrisetto malizioso
Spiegammo tutto.
Dopo di un po' controllai l'orario.
Quasi le otto. Merda. Era tardi. Avevamo parlato abbastanza.
<< Devo andare, chiamo Veronica...>> Mi alzai velocemente dalla sedia.
<< Idea migliore. Visto che è ora di cena, perché non rimani? Chiamiamo anche Veronica. Ordiniamo quattro pizze? >> Propose Genn.
Perché voleva trattenermi sempre?
Accettai un'altra volta.
Poco dopo arrivò Veronica.
<< Ehilà >> Esclamò.
<< Dobbiamo parlare>> Dissi sottovoce.
<< Infatti, perché ti trovo qui Malia e non a fare le prove?>> Mi chiese lei con un sorrisetto malizioso.
<< Tranquilla, ho letto il messaggio che mi hai mandato, lo so.>> Aggiunse lei ridendo.
<< Bel tipo Genn eh?>>
<< Si, ma...>>
<< Avanti Malia! Devi solo conoscerlo meglio>> Disse lei.
Aveva ragione. Dovevo conoscerlo meglio. Però non sapevo bene se mi interessava.

Le due settimane seguenti passarono piuttosto veloci. Legai tantissimo con Genn e Alex. Finalmente riuscii a provare alla scuola di canto. Sentii anche Alex e Genn cantare. Erano due bombe, per la miseria.
Diventarono i due amici più importanti per me insieme a Veronica.
Io avevo pochi amici a causa della mia stupida timidezza.
Dopo tanto tempo mi sentii bene.
Tutto filava liscio, fino a quella sera. Quella Domenica notte di metà Gennaio quando tutto cambiò...

[Ehilà!
Ringrazio ancora tanto chi ha letto/votato/commentato la storia fino ad ora. Continuate a farlo :)
Spero che il capitolo vi piaccia.
Nel prossimo entreremo nel vivo della storia. Stay Tuned.
Cercherò di aggiornare prima la prossima settimana. Alla prossima <3]

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