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Mi svegliai ansimando.
Avevo fatto un incubo orribile. Ero svenuta nel bel mezzo di un locale con un mare di gente attorno. No, no, no, era tutto vero.
Ero svenuta davvero.
Ero in macchina, nella macchina di Genn. Evidentemente mi avevano portato quando non ero ancora cosciente. 
Lo vidi che parlava con Alex e Veronica. Erano tutti e tre fuori. Genn era appoggiato al cofano.
Vidi Veronica e Alex andare via guardando nella mia direzione. Nessuno si era accorto che mi ero svegliata.
Genn salii.
<< Ma sei sveglia? Che spavento cazzo>> Disse lui mettendosi una mano sul cuore.
<< Sto bene. Veronica e Alex? Perché..?>>
<< Gli ho consigliato di rimanere al locale e stare un po' da soli. Mi occuperò io di te>> Disse con tono premuroso e mettendo in moto.
<< Non sono una bambina Gennaro. So badare a me stessa>>
Lui si voltò lentamente verso di me.
<< Hai il ciclo?>>
<< Ma, perché, insomma che te ne frega!>> Esclamai.
Lui rise di gusto.
<< Di solito una persona è più dolce dopo essersi ripresa da un mancamento. Dai che sto scherzando Mal>> Rise di nuovo.

Per tutto il viaggio guardai fuori dal finestrino e mi riaffiorò alla mente il primo incontro con Genn. Sorrisi involontariamente.
Erano cambiate tante cose.
Io ero cambiata, così anche Veronica era cambiata da quando aveva conosciuto meglio Alex.
Chissà cosa avrebbero combinato quei due quella sera.

<<Ti aiuto a scendere>> Il biondo aprì la mia portiera e mi prese per mano. Sbandai un paio di volte fino alla porta di casa.

<<Mi gira la testa Genn.>> Dissi buttandomi sul divano e massaggiandomi le tempie.
Lui appoggiò una mano sulla mia fronte.
<< Possiamo misurare la febbre. Però sei fredda, ti do un'aspirina>>
<< Come vuoi.>> Dissi sorridendo.
Il biondo ricambiò il sorriso e sparì in cucina.

Salii in camera lentamente, mi feci una doccia e mi misi il pigiama. Mi struccai e scesi in salotto.

<< Anche tu in pigiama?>> Sorrisi.
Già andava a dormire? Di solito lui era nottambulo.
<< Si. Tieni, questa è l'aspirina. Qui c'è una coperta. Vuoi vedere un film?>>
Presi il bicchiere con il medicinale.
<< Come vuoi tu>>
Bevvi tutto quello che mi aveva preparato Genn e poi mi accoccolai sul divano.
Intanto il biondino cercava assiduamente un film da vedere che potesse piacere a entrambi. Avevamo gusti abbastanza diversi.

<<Io ho un'idea>> Dissi improvvisamente.
<< Quale? Non ti azzardare a dire mangiare.>> Rise
<<No! Che ne dici di andare in camera? È quasi mezzanotte. A me fa male ancora la testa, possiamo riposarci, magari parlare un po'.>>
Lui avvampò.
<< Ma, dormiamo insieme?>> Disse quasi sussurrando.

<< Non vuoi?>>

<< Certo che si. In effetti ho paura di lasciarti sola. Stai anche poco bene.>>
Disse sorridendo.
Venne verso di me.
<< Se ti gira la testa aggrappati al mio braccio>>
<< Ce la faccio>> Dissi sorridendo e abbassando la testa.

<< Vuoi dormire?>> Mi chiese il biondino guardandosi allo specchio e passandosi una mano fra i capelli arruffati.
<< No. Raccontami qualcosa>> Dissi semplicemente.
<< Ehm. Sai, sei stata fantastica stasera. Tu sei nata per cantare Mal>> Mi disse.
Abbozzai un sorriso.
<< Ho sempre avuto paura dei giudizi della gente. >>
<< Stasera hai spaccato sul serio. Mi hai fatto venire la pelle d'oca ad un certo punto. E sappi che a me la pelle d'oca non viene quasi mai>> Disse  aprendo un cassetto davanti al letto.
Sbarrai gli occhi.
<< Wow. Beh...>>
<< Trovato. Guarda, ti devo fare vedere una cosa.>>
Tirò fuori dal cassetto un quaderno con una copertina rosso fuoco.
All'interno era tutto completamente scritto.
Segni di penna, matita, colori, post-it, foto, accordi.
Sulla copertina c'era scritto a caratteri cubitali 'US'
<< Che cos'è US?>> Chiesi sfogliando il quaderno delicatamente.
<< Urban Strangers>> Rispose lui con ovvietà.
<< Vero, che stupida>> Risi
<< È stupendo, un quaderno da vero artista>> Aggiunsi
<< Stiamo lavorando a una nuova canzone. Le canzoni che sono ancora in fase di lavorazione le mettiamo qui, quelle già fatte le riscriviamo sull'altro quaderno, quello che ti ho fatto vedere oggi pomeriggio>> Disse guardandomi.
<< Stiamo lavorando a questa canzone. Ora te la faccio sentire, dimmi come ti sembra.>> Sorrise e poi si alzò per prendere la chitarra che era appoggiata al muro vicino alla finestra.

"The night is covered by lights and fire
the sky is frozen and my eyes
are far away from your mind
my soul now is cold like the ice
you told me this is my last time
(this is) my memory of us

I bet it's too late, so where am I?
the soul is vanished, could someone just tell me why?
I've thought about it,
I keep my eyes close
there's just another rock on my mind

But when will pass, this fuckin night?

Let me keep breathin your life
I feel your smell by my side
I'm alive?
my skin is gettin white
can I talk about myself tonight
look at me, you're paralized

(I see the pain)
darkness in your mind

Feel locked in a jail
the future's wasting away me
I'm weary

My dreams broke in a blink of an eye
sinking feeling now
I stopped crying
Feel locked in a jail
the future's wasting away me
I'm weary

My dreams broke in a blink of an eye
sinking feeling now
i stopped crying"

<< Ti piace?>> Mi chiese appoggiando la chitarra sul letto.
<< Tantissimo. L'avete scritta voi?>> Chiesi avvicinandomi a lui e incrociando le gambe.
<< Si, manca solamente un titolo.>> Rispose lui alzandosi per depositare la chitarra al muro, nel suo posto.
<< Non bisogna pensarci, l'ispirazione viene all'improvviso, quando meno te l'aspetti.>> Risi
<< Perché ridi?>>
<< Così, sei così tenero. Tu e Alex siete un duo perfetto, davvero.>>
Lui sorrise ampiamente.
Restammo a fissarci per qualche minuto.

Successivamente ci infilammo sotto le coperte.
Mi accoccolai vicino a Genn.
Appoggiai la testa sul suo petto.
Sentivo il battito del suo cuore.
Sorrisi.
Era tutto così strano.
Non riuscivo a capire quello che provavo verso Genn, un sentimento forte, questo era più che sicuro.
Era normale che io provassi dei sentimenti così anche se ci conoscevamo da nemmeno un mese?
Forse mi stavo innamorando. Avevo paura, paura di soffrire ancora, avevo già sofferto abbastanza nonostante i miei 19 anni.

Il biondino mi accarezzò la schiena delicatamente.
<< Grazie>> Dissi sottovoce
<< Di cosa?>> Rispose lui
<< Sei fantastico, fine della storia>> Replicai.
Quando alzai il mio viso per guardare Genn in faccia mi accorsi di come eravamo vicini.
Lui si avvicinò a me lentamente.
Le punte dei nostri nasi si toccarono. Ma no, non successe quello che stavate pensando.
Il rumore di un oggetto appena caduto ci fece sobbalzare.

<< Ma sei cretino sì o no Alex?>> La voce di Veronica aldilà della porta. Evidentemente erano tornati i due piccioncini.
Io e Genn ci guardammo soffocando una risatina.

[Heilà
Ecco a voi un altro capitolo yee.
Spero come sempre che vi piaccia.
Ringrazio come sempre tutte le persone che votano/commentano/leggono la storia. I love U all.
Come avete notato( insomma spero l'abbiate notato) ho cambiato la copertina. A me piace tanto, voi che dite?
E nulla, non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale per rilassarmi e mangiare tanti dolci ahha.
Grazie ancora, baellate mi raccomando.
Con questo sparisco e buone vacanze natalizie a tutti( anche se ancora mancano tre giorni di scuola però non so se riuscirò ad aggiornare prima di Natale.)
Adios.
P.s. La storia è arrivata a quasi 3K visualizzazioni. Mille grazie ancora.
❤️

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