113 GIORNO

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Tutti i giorni era la solita storia: sveglia, scuola, mangiare, compiti, mangiare, dormire, svegliarsi, scuola... e così via, era diventato tutto monotono, di nuovo... Per Anakin iniziava solo adesso quel periodo dell' adolescenza in cui sei un bipolare assurdo e lo era anche con me: c'erano dei giorni in cui era "il ragazzo perfetto" ed altri in cui l'unica differenza tra me e una mosca era che la mosca riceveva più attenzione di me, ma quei giorni in cui stavo bene con lui erano talmente speciali che mi bastavano per "accantonare" il pensiero dei futuri giorni in cui sarei passata per invisibile, certo avrei voluto picchiarlo tante volte, e lui mi permetteva di farlo ma non arrivavo mai ad "odiarlo", perchè nel poco tempo da quando ci eravamo messi insieme, lui mi aveva spiegato il significato della parola "amore" e della parola "odio" e no, io non arrivavo mai ad odiarlo... Ma ogni giorno era una scommessa.

Quel giorno era una giornata "no", andai da lui a ricreazione e non mi guardava nemmeno, io lo stuzzicavo, lo spingevo e lui si comportava come una bambola senz'anima, mi sentivo sola, quasi abbandonata e sembrava che a lui non fregasse niente di me, viva o morta non gli avrei portato grandi cambiamenti, ma sapevo che non era così e che avrei dovuto solo aspettare il giorno dopo... Nel frattempo mi ero concentrata su glo, non veniva a scuola da giorni ormai e non voleva che andassi a casa sua a trovarla, sapevo che stava male, ma fino al punto da non poterla nemmeno andare a trovare?! In quel mentre decisi di mandarle un messaggio...

"eilà"

"ciao, come va?"

"sono io quella a scuola quindi immagina come io possa star male!! dai scherzo, te come stai piuttosto "

"sto un po' meglio credo che già domani potrò tornare a scuola, ch'è ti manco?!"

"tu! Mancare a me? Ma cosa vai farneticando, madama!! Beh io intanto devo tornare in classe te continua pure a poltrire!"

Domani sarebbe tornata e io non vedevo l'ora di rivederla, ma mi era nato uno stranissimo presentimento, proprio nello stomaco che mi diceva che non doveva tornare, non doveva...

Passai tutto il pomeriggio sui libri e mi dimenticai anche della storia di glo, e per dirla tutta mi addormentai prima di cena e mia madre non mi venne a svegliare; il giorno dopo suonò la sveglia e mi accorsi di avere ancora i vestiti di ieri, scesi a fare colazione con la stessa velocità con cui tornai su dopo il bercio di mia madre "PUZZONA CHE CI FAI CON QUEI VESTITI A DOSSO?! VATTI SUBITO A FAR UNA DOCCIA E A CAMBIARTI!". Prima di intavolare discussioni sul fatto che non puzzavo andai a lavarmi e l'acqua calda sulla schiena e sulla pancia mi fece tornare in mene la sensazione di ieri, ancora più forte, pensai subito alla fame visto che ieri sera non avevo nemmeno cenato e andai a fare colazione.

Due straccetti a dosso e sul pullman niente glo... niente Anakin... niente stomaco a posto... sentivo che tutto stava andando storto... *messaggio dalla mamma di glo*, "ma che diavolo sta succedendo?!" sussurro.


La fine della mia esistenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora