72 GIORNO

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Sono passati tredici giorni, dal nostro primo ed unico incontro, poi é scomparso, nel nulla, ho aspettato una chiamata, un messaggio, un 'ti va un caffè', qualunque cosa che stesse ad indicarmi: Ti sto pensando...

"non ho il suo numero..." Dico a glo mentre siamo stese sul letto, una vicino all'altra fissando il soffitto, chi per una cosa e chi per un'altra, stritolando un cuscino che ci passiamo ogni cinque minuti tra di noi.

"non puoi fare nulla, se non aspettare" mi risponde sinceramente, "anche a scuola é sparito" dico cercando di parlare il meno possibile...

"ma quindi gli hai detto il tuo nome davvero?!" Chiede alzandosi sui gomiti per guardarmi negli occhi, per vedere se mento...

"sì, ed è questa la cosa peggiore... Se sapevo che poi avrebbe fatto "puff" me ne sarei inventato uno come sempre, ma lui sembrava così perfetto e te e matte mi fate talmente tanta invidia, ma nel senso buono: Vorrei essere come voi"

"bhe ti ringrazio" mi dice rimettendosi stesa e strappandomi il cuscino da sotto il braccio, "ma non è tutta 'sta gioia...

Sto cambiando, mi sento male spesso, sto perdendo giorno dopo giorno ciocche di capelli e inizio ad avere davvero paura, mamma ha iniziato a fumare e non vuole dirmi che ha detto il dottore ieri.

Ho paura, paura che mi succederà qualcosa di davvero brutto" e una lacrima scende sulla sua guancia sinistra, "sarà un po' di stress" le sorriso inclinando leggermente gli angoli della bocca e mi rannicchio abbracciandola, lei era il mio cuscino dove stare male e io il suo, ed in quel modo ci addormentammo.

"dannazione ragazze sono venti alle otto volete alzarvi?!" Ci urla da dietro la porta la mamma di glo, mi alzo di scatto in piedi, mi guardo intorno e realizzo di essere rimasta a dormire da glo, le dò una spinta e la faccio ruzzolare per terra.

"che c'è? Sono sveglia, i soldi sono sotto il letto!" Urla schizzando in piedi, la guardo e ci mettiamo entrambe a ridere, "ieri sera non sono tornata a casa" le dico e lei, senza considerare minimamente la mia affermazione, "fai finta che non ho detto niente...".

Insieme pensiamo alla stessa cosa e ci buttiamo entrambe nel bagno, "fra cinque minuti dobbiamo essere fuori casa" le raccomando, "sì signora".

"almeno siamo riuscite a prendere l'autobus" le dico con il fiatone dopo aver fatto una corsa pazzesca.

E poi eccolo lì, seduto sui sedili davanti a noi, con le cuffiette, mentre guarda fuori dal finestrino con la testa appoggiata, faccio un cenno a glo e ci ammutoliamo, "almeno sappiamo che è vivo" mi dice sottovoce.

Si arriva alla fermata e due ragazzi salgono, lo guardano e gli prendono la mano, " Anakin dov'eri finito?!", "ciao ragazzi scusata, sono stato malissimo, ma ora sto bene";

Il ragazzo più dietro ci guarda e ci fa l'occhiolino, la mia faccia passa dallo stupore allo schifo e lui, nel frattempo, tira la maglia a quello davanti che gli lancia un cenno con la testa dalla nostra parte.

"ciao belle ragazze" io lo guardo e girando gli occhi esclamo "oh Dio...", il pullman é completamente vuoto a parte noi, sono tutti scesi, ci iniziano ad accarezzare dicendo stronzate fino a quando non mi alzo e tiro un ceffone a uno dei due, quest'ultimo mi afferra per i polsi ed inizia a stringerli.

Inizio a gridare di lasciarmi ma siamo infondo e l'autista non mi sente, Anakin si alza e lo spinge su un sedile, "lei non si tocca pezzo di merda, giù le mai", "okay okay scusa, non sapevo fosse la tua ragazzina", "coglione non si toccano le donne e basta!", nel frattempo l'altro ha lasciato glo e subito se ne vanno davanti, vicino alla porta.

"grazie..." Gli dico senza guardarlo negli occhi, "senti mi volevo scusare se-", "zitto, dobbiamo scendere vieni glo".

"perché l'hai trattato così?" Mi rimprovera glo, "non lo so, in verità un bel ceffone lo volevo tirare a lui... Ormai sarà suonata andiamo che c'è inglese"

Che cos'hai? Vuoi fargliela pagare?! Non puoi vendicarti con chiunque ti eviti, hai imparato a trattenere quella parte di te, avrà avuto senz'altro dei motivi validi per non chiamarti, chiarisciti, dopo tutto ci hai parlato per dieci minuti e solo una volta...

*ricreazione*

Faccio un cenno a glo che si dirige fuori verso Matteo e io vado dalla parte opposta verso la classe di Anakin, fuori dalla porta incontro i due tipi di stamani e lui più distante attaccato ad un termosifone, sempre con le cuffiette nelle orecchie...

"che ascolti?" Gli chiedo togliendogli una cuffietta, "pensavo fossi arrabbiata..." Lo guardo dritto negli occhi e gli rispondo "voglio sapere: perché, perché mi hai evitata, dove sei finito, tutto".

"ho avuto la febbre, e poi mi hai scioccata, il tuo nome, il mio, credevo mi avessi preso in giro e quindi volevo evitarti quando sono tornato", lo guardo inclinando la testa " non ti ho mentito, é per quel nome che mi faccio chiamare in altri modi sembra una barzelletta, lo so...".

Mi guarda per un'infinità di tempo fino a quando non riesco più a tenere gli occhi aperti e li chiudo, in quell'istante sento un sussurro "scusami".

Le sue grandi mani avvolgono il mio viso, talmente piccolo da entrarci senza problemi e nel momento in cui apro gli occhi e inizio a formulare la mia risposta mi bacia, uno di quei baci che ti ricordi finché respiri e anche dopo se possibile.

Iniziato con un bacio a stampo lungo almeno un minuto, mi chiede il permesso di approfondirlo, io mi alzo sulle punte e gli tiro leggermente i capelli, il mio consenso, le nostre lingue si travolgono in una danza appassionante, irresistibile, infinita e di cui non puoi essere saziato mai.

La fine della mia esistenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora