'che fai domani sera' 'niente perché?' Risposi a Matteo su WhatsApp, 'sai un mio amico fa una festa e mi farebbe piacere che tu ci fossi' 'volentieri a che ore mi passi a prendere?' 'alle sette' 'ma glo?' Me ne ero quasi dimenticata 'lei viene da te ovvio e poi vi passo a prendere tutte e tue' 'aah bhe ovvio allora a domani' 'a domani'.
'ei bella che ti metti stasera' chiesi a glo dopo tredici ore di sonno in cui la mi mamma credeva fossi morta 'io non vengo' 'cooosa? Allora non vado nemmeno io' chiesi scioccata 'no vai non ti preoccupare' 'tu stai male... Che hai?? Hai litigato con matte? Perché io lo gonfio di botte' domandai 'no no poi ti spiegherò voi andate e divertitevi anche per me' 'ok... Nemmeno il tempo di finire la frase che aveva chiuso la conversazione...
Perplessa e pensierosa, mi preparai i panni per la sera: Felpone, skinny jeans e vans, tutto ciò che serviva per passare inosservata... Alle 18:58 sentii arrivare il rombo di una moto, Matteo, presi la mi borsa, salutai la mamma e salii sulla sua motocicletta 'allora sapevi che non sarebbe venuta?' riferendomi a glo 'sì' mi rispose subito 'ma volevo qualcuno con cui stare' 'perché non sei andato a casa di lei invece di questa stupida festa?' gli chiesi scorbutica, 'ha detto di aver preso l'influenza e che quindi è meglio starle alla larga, anche se a me sembrano tutte scuse per evitarmi...' disse abbassando la voce, si sentiva in colpa per qualcosa che non conoscevo e io da due giorni mi sentivo vuota senza alcuna ragione, lui continuava a parlare ma io smisi di ascoltarlo, mi avvinghiai a lui e per qualche minuto mi addormentai...
'ei siamo arrivati' mi svegliò Matteo incitandomi a scendere dalla motocicletta e solo allora vidi come era vestito... Identico a me! Ci guardammo per qualche secondo ancora con il casco in mano, 'solo i migliori amici si possono vestire uguali' io rimasi un attimo a guardarlo mentre mi mostrava il palmo della mano per battere il "cinque", dopo un mese mi considerava come la sua migliore amica... 'allora 'sto cinque hai intenzione di batterlo o devo restare tutta la sera così??' 'oh sì scusa, mi ero incantata...' e centrai in pieno il suo palmo 'bhe so di essere attraente, ma pensavo che almeno te non ti saresti incantata puzzona!' 'ah ah ah sempre carino! 'nnamo movi il culo!!' gli dissi e mi avviai verso la porta di questa villa immensa, anche se non si vedeva una porta bensì una fila infinita... 'arrivo arrivo' e mi seguì.
Dopo quindici minuti di attesa in piedi 'voi siete?' chiese l'uomo della security 'lei è con me sono Matteo Biagino' disse tutto serio, 'potete entrare' e si fece da parte per farci passare aggiungendo un "prego" più adatto ad un maggiordomo che ad un mastino come quello... 'la security, ma che c'è rischio di mangiarci una pizza con Barack Obama??' gridai per farmi sentire da Matteo appena entrati 'ahahahah non capisco perché da fuori non si sentiva la musica! Qui spacca i timpani' mi domandò 'i big money matte, i big money' e ci mettemmo a ridere.
Adocchiammo un tavolo da caffè libero e ci sedemmo 'ciao matte ben arrivato lei è la ragazza di cui mi hai parlato?' chiese un ragazzo ammiccandomi 'no lei è una mia amica la mia ragazza di sentiva male ed è rimasta a casa...' 'oh mi dispiace tanto, divertitevi comunque' e mi fece l'occhiolino 'mi diverto di più se chiudi gli occhi contemporaneamente altrimenti potrei fraintendere i tuoi occhiolini' gli gridai dietro e lo sentii ridere.
'ei tutto bene?' mi chiese preoccupato Matteo 'no... Ho fame' risposi seria mettendo il broncio 'ei ci porti una pizza?!' urlò a un tizio vestito con lo smoking che annuì e dopo due minuti arrivò con una pizza gigante 'siii si mangia!!' fu la mia reazione appena me la trovai davanti, la divisi con matte e ce la mangiammo 'ci voleva proprio! Ora ti va di ballare?' mi chiese appena messo via il piatto 'certo' iniziammo a ballare e a ridere non eravamo affatto dei bravi ballerini se ci avesse visto la Zakharova si sarebbe impiccata!
Ci distaccammo dal mondo esterno e c'eravamo solo io e lui, lui ed io e a quel punto come in ogni americanata iniziò una canzone lenta io lo guardai e lui si bloccò lì immobile non sapevamo cosa fare fino a quando non mi sentii cingere la vita e costretta a girarmi, il tizio di prima mi aveva pressa alle spalle 'ei che vuoi staccati subito' mi dibattevo dalle sue braccia e tentavo di tirargli uno schiaffo 'stai zitta piccoletta e vieni qua' e tentò di baciarmi 'lasciamiiii' inizia a gridare ma nessuno faceva niente era ripartita la musica a due mila 'Matteo fai qualcosa!!' cercando di battere i piedi a terra ormai sospesa, chiusi gli occhi un secondo e quando li riaprii sentii tutto ovattato e mi trovai per terra 'ti ha detto di lasciarla bastardo' Matteo era a cavalcioni su un ragazzo, sul mio aggressore di cui non conoscevo nemmeno il nome, lo colpiva ripetutamente con le mani completamente ricoperte di sangue 'lei non si tocca, se ti ci rivedo un'altra volta vicino ti ammazzo' e continuava a colpirlo, dovevo fare qualcosa o l'avrebbe ucciso questa volta, mi alzai barcollando e lo tolsi di forza da sopra a lui 'adesso basta matte andiamo via' 'io lo ammazzo!' mi ringhiò contro 'lo farai la prossima volta adesso andiamo via' tutti avevano iniziato a guardarci mi prese la mano e di corsa uscimmo...
Dopo venti minuti eravamo seduti ad una tavola calda con una cioccolata in mezzo al tavolo 'che ti é preso?' gli chiesi 'cercavo di aiutarti!' 'uccidendolo! Va bene due pugni, ma dieci quindici no!' gli risposi alzando la voce sulla sua :hai ragione non so che mi é preso' mi rispose facendosi piccolo sulla panca 'dai andiamo a casa qui c'è bisogna di una dormita ma prima é meglio che ti lavi quelle nocche, si intravede l'osso' lo rassicurai 'e comunque grazie' lui mi sorrise quei sorrisi che ti dicono chiaramente"grazie che esisti" e mi ri accompagnò a casa. 'domani ci si vede da glo nel pomeriggio, andiamo a farle una sorpresa' 'okay buona notte' mi rispose da dentro il casco e con un cenno della mano se ne andò.
Mi ritirai in camera e appena toccai il letto per togliermi le scarpe mi addormentai sognando un ballo che non ci sarebbe mai stato...