2º GIORNO

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Tre lunghissime e pallosissime ore di inglese (da spararsi), una di matematica e una di informatica, il cui unico scopo era quello di imparare a giocare a solitario "modalità difficile" o cercare le foto degli attori che più amavo...

Odiavo tutto della scuola, ci andavo perché ero costretta e perchè mi piaceva veder sorridere la gente, e sì anche perchè c'erano dei ragazzi che ti facevano sbavare persino l'anima! Ogni giorno mi immaginavo in un film (mi faceva sorridere il fatto che qualcuno guardasse la mia vita e si interessasse ad essa), solo adesso mi sono resa conto che era un film da bruciare la pellicola, privo di spessore e pieno di errori, non era un' Americanata, bensì il degrado...

*  *  *

Uscite da scuola, io e la mia cara Pive, ci avviammo verso la rotonda, entrambe con le cuffiette alle orecchie a sparlare di quelli che pomiciavano e prendevamo in giro, poi io presi la strada per andare a casa a piedi e lei si avviò al pullman, era emozionatissima di prenderlo, e non era così da anni e anni, aveva perso la testa per uno su sette miliardi di individui.

Ancora non lo capisco l'amore, sei te e una persona contro il mondo, entrambe si possono uccidere a vicenda e, allo stesso tempo, tutte e due non vivono senza l'altra...

La lascio alla fermata, agitata da far venire il mal di stomaco, e mi avvio verso casa, consapevole che mi attendeva una valanga di compiti.

La fine della mia esistenza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora