10. Another Man.

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song of chapter: The heart wants what it wants - Selena Gomez

"Voglio raccontarti tutta la storia, dall'inizio e con tutti i dettagli." La voce di Jemma sembrava sofferente. Sapevo che quello che stava per raccontare non mi sarebbe piaciuto, dopo anni insieme riconoscevo quando mi stava preparando ad una brutta notizia.
"Mi avevi appena chiesto di uscire quando il portale si é aperto, lo ricorderai vero?" Annuì e con sofferenza cercai di non pensare a come mi ero sentito appena avevo visto il video della telecamera che ritraeva Simmons risucchiata dal monolite. "Sono arrivata in un pianeta molto simile alla terra, ero elettrizzata, feci registrazioni e foto ma dopo alcuni giorni la paura prese il posto della curiosità.
Passai molte ore aspettando il sole, ma non sorgeva mai!" Stava piangendo mentre con un filo di voce raccontava.
"Pensavo di morire di fame, invece mi cibai di creature che ancora non so descrivere, fino a quando..." Si interruppe, stava piangendo ma io non mi avvicinai, le diedi il tempo di continuare.
"Fino a quando non incontrai Will."
La mia faccia era puro stupore, Will? Chi è Will!
"Mi aveva catturata perché credeva fossi stata impossessata dal pianeta come i suoi amici..." La mia espressione era un punto interrogativo quindi Jemma continuò.
"Era stato inviato in una missione, organizzata dalla Nasa, con altri tre uomini ma mi sveló che erano stati impossessati dal pianeta che cercava di proteggersi.
Passammo molti giorni a cercare di capire come riaprire il portale e c'eravamo quasi riusciti. Ci stavamo recando nel luogo, quando il pianeta ci impedì di continuare.
Vidi il portale aprirsi e poi richiudersi, ero distrutta, la speranza era sparita e caddi in un profondo sconforto..."
Stava esitando, avevo capito cosa mi stava per dire ma la feci continuare.
"E baciai Will."
Le parole stavano ancora risuonando nella mia testa, ancora e ancora. Aveva baciato uno sconosciuto perché era sconfortata. Non riuscivo a capacitarmene.
Aveva baciato Will.
Rimasi in silenzio, di sasso. Non sapevo cosa dire e Jemma continuò il suo racconto.
"Ci stavamo rassegnando ad una vita in quel luogo. Avevamo le provviste necessarie, avevamo il vino" Sorrise come a ricordare un evento divertente, ma io non lo ero affatto.
"Stavamo brindando con del puro aceto trovato da Will nella giacca di uno dei tanti "sacrifici". Uomini che venivano lanciati nel portale in passato per degli esperimenti." Preciso Jemma.
"Eravamo felici, fino a quando non vidi il tuo sparo, pensai subito che ci avresti salvato.
Cominciammo a correre, ma proprio quando stavamo raggiungendo il punto dello sparo, comparve una figura nella penombra, un astronauta.
Will mi disse di correre così io lo lasciai li, da solo, con quell'essere."
Stava piangendo adesso, ma non riuscivo a provare pena per quell'uomo così eroico.
"Poi ti vidi, presi la tua mano e mi ritrovai a casa."
Con queste parole fini il suo racconto.
Non dissi niente, feci come avevo sempre fatto, mi alzai e me ne andai.

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