Insanity.

Sei disposto?

Il tempo passa, il mio petto conta i secondi. L'aria fresca mi sfiora il viso. Il cielo è attraversato da delle nuvolette di passaggio, il sole brilla e il suo tocco delicato illumina le foglie degli alberi. Lo scenario intorno a me è stabile come una foto. Sembra tutto avvolto da una calma innaturale e crudele. I secondi passano mentre provo ad aprire la bocca ed emettere qualsiasi suono, senza trovare la forza di farlo.

"Corey".

La mia voce trema, come se non parlassi da anni.

"Lo so, è il mio nome" ironizza lui, con tono seccato.

"Non essere cosí freddo. È difficile anche per me, lo sai".

"A me sembra solo un gioco, questo. Solo una distrazione. Forse stiamo solo cercando di lasciarci il dolore alle spalle, utilizzando questa specie di relazione come scusa. Non so, magari andare a letto insieme puó avere qualche funzione terapeutica, ma nulla di piú".

"Non siamo mai stati a letto insieme e questa non è una relazione".

"Ma puó esserlo", mi afferra una mano, "puó esserlo. Sei disposto?"

"Io non devo essere disposto, tu devi esserlo. Io sono malato. Malato. Tu puoi amarmi, far sembrare la mia vita migliore e i miei problemi piú insignificanti, ma non mi puoi guarire. Non puoi. Non lo dico per cattiveria. Io... penso di sapere cosa hai vissuto. Ma... Insomma, devi sopportarmi. Sopportarmi sempre. Sopportarmi quando non dovresti, amarmi quando io mi odio. È un peso, capisci. Un peso che non voglio lasciarti sulle spalle".

Mi osserva e sorride dolcemente.

"Sei un coglione". Ride. "Io ti amo. Ti amo e ho bisogno che tu mi ami. Io ho bisogno di essere amato da te e tu hai bisogno di essere amato da me, solo che non lo  capisci. Smettila di importi limiti e vivi la tua cazzo di vita, perchè non l'hai fatto fin ora. Non hai niente da perdere".

Mi porge la mano. La afferro.

"Siamo due idioti".

"Già, lo siamo".

Mi bacia. Andiamo avanti a baciarci a lungo.

"Jonathan, uscirai da qui. Lo giuro. Ti faró uscire e vivremo insieme. Troveremo un modo".

Annuisco.

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Okay, giuro che questo è l'ultimo capitolo smielato di dolcezze varie. Sí, è cortino, ma allungarlo avrebbe avuto poco senso...