Digito il nome di mio padre sul computer.
Sono le 05:00 del mattino.
Dopo qualche minuto il computer carica i dati trovati riguardanti Thomas Anderson. Ne compaiono almeno una ventina. Da quello che il computer riporta si trovano nello Stato del Minnesota e del Tennessee.
Controllo i profili dei vari Thomas Anderson su Internet.
Dopo ore e ore passate a cercare indizi per capire chi era quello vero restringo la mia ricerca a tre. Entrambi nel Tennessee.
Stampo tutte le informazioni necessarie per trovarlo.
Mamma e Christoph dormono ancora. Cercando di non fare rumore, per evitare che si sveglino e il piano salti, cammino silenziosamente e lentamente.
Metto la lettera in bella vista sul tavolo della cucina in modo che mamma e papà lo vedano subito, in seguito apro la porta ed esco.
Entro in macchina e metto in moto.
Mi fermo un momento...forse non dovrei farlo, insomma...d'altronde sono i miei genitori, loro si sono occupati di me e non mio padre che probabilmente sarà da qualche parte a vivere la sua vita in pace e in tranquillità.
Ma voglio sapere la verità. Voglio sapere perché se n'è andato e dov'è, com'è la sua vita.
Metto in moto l'auto ed esco dal garage.
Il cellulare squilla. -KYLE- Non rispondo.
Le case del mio quartiere sono ricoperte dalle luci colorate natalizie e i loro tetti dalla neve.
Mancano ancora due settimane e mezzo a Natale e tutti gli abitanti di Chicago si stanno preparando già da due mesi ad accoglierlo.
È meraviglioso passare accanto alle vetrine dei negozi e vedere tutti gli addobbi.
Il Natale mi rende felice, è una delle feste più belle che ci siano.
Giro a sinistra intenta ad uscire definitivamente dal quartiere quando davanti a me...
...non ci posso credere. È venuto.
Fermo di scatto la macchina nel bel mezzo della strada e scendo arrabbiata.
Lui si avvicina a me.
"Che cosa ci fai qui??!!" Chiedo arrabbiata venendogli incontro.
Mi zittisce con un bacio. Tengo gli occhi spalancati per alcuni secondi e dopo li chiudo allentando la tensione.
"...pensi davvero che tu possa sistemare la faccenda con...questo?"
"Valeva la pena tentare." Gli lancio un'occhiata e rientro in macchina sbattendo lo sportello.
"OKAY, SONO STATO UNO STUPIDO!!" Urla sperando di farmi uscire, ma io accendo il motore.
"PER FAVORE, FERMATI!"
Freno e scendo.
"Sei la cosa più importante. Non importa come andrà finire questa storia, io sarò sempre al tuo fianco."
Corro verso di lui e lo abbraccio. Dopo qualche minuto gli do le chiavi della macchina e gli dico: "guidi tu?" Lui mi sorride e mi bacia di nuovo sulle labbra.
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Capelli Rossi
RomanceGrace, una ragazza timida e insicura, cambia scuola perché la madre ha deciso di andare a vivere con il suo nuovo compagno. Lei non è dispiaciuta di questo cambiamento, dato che nella sua vecchia scuola tutti la prendevano in giro per i suoi lunghi...