Giorno 5-6

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Nord-Est della Romania, vicino al confine Moldavo
10:44 pm

Andrew stava giocherellando distratto con una piccola falena che gli si era posata sulla mano. Un gioco innocuo per l'umano, una vera e propria tortura per il piccolo lepidottero notturno che si era avventurato troppo vicino alle mani del tedesco annoiato. L'ala, tanto sottile da essere quasi impercettibile al tatto, era stretta da una leggera morsa di pollice e medio. Il piccolo insetto stava lottando strenuamente per aver salva la sua giá breve vita, invano, almeno finchè Andrew non udì un rumore alle sue spalle.
Portò la mano alla cintura ed estrasse la pistola. Si sdraiò sotto il tronco su cui troneggiava fino a qualche secondo prima, nascosto dietro un cespuglio. Udì diversi passi smuovere il mantello di foglie e piante della foresta. Dovevano essere almeno tre uomini. I movimenti si arrestarono bruscamente a seguito di un piccolo rumore.
Dmitrj?》domandò preoccupata una voce sconosciuta.
Andrew ebbe un tuffo al cuore. Le sentinelle della fabbrica si erano spinte ben oltre la zona che lui e Doria avevano pensato.
Da?》rispose una seconda voce.
Andrew si sporse leggermente oltre il tronco. La penombra gli avrebbe garantito un margine di invisibilitá agli occhi degli uomini di ronda. Vide due uomini uno al fianco dell'altro, entrambi armati e attenti. Fortunatamente erano fermi in un minuscolo spiazzo in cui la luce lunare di quella notte tersa li poteva illuminare. Il nascosto continuò a spiarli: indossavano delle giacche verdi oliva con spigolosi motivi mimetici di un verde giallastro. attorno al collo avevano allacciati un paio di visori notturni, sulla schiena recavano entrambi un piccolo zaino verde, ma il primo ad aver parlato portava con sé anche una radio nella tasca sinistra della giacca.
Questo continuò a parlare.
Gdije Luka?》chiese al compagno. Il secondo si guardò attorno sorpreso, dando le spalle al compagno.
Si udì un sibilare sottilissimo fra le foglie e quello che pareva essere il caposquadra crollò a terra colpito alla terra da un nemico invisibile. L'altro si voltò incredulo e si apprestò a lanciare un urlo, ma sul principio di questo venne colto alle spalle da una figura scura.
Andre...》iniziò a dire forte, ma fu interrottò a metà parola da una lama precisamente piantata sotto il mento.
Emersero altre tre figure oltre a quella dell'assassino.
Una voce ad Andrew famigliare impartì una serie di ordini alle altre sagome.
《Avanti, portate questi corpi insieme a quello del loro amico, così smetteranno di lamentarsi della sua assenza. Payback, trova un punto favorevole e dai un'occhiata alla zona Alpha, fase di avvistamento. Noi vediamo se riusciamo a trovare quei due.》ordinò imperiosa la voce in inglese.
《Ci avete messo parecchio.》esordì Andrew rialzandosi in piedi dal suo rifugio. Una delle figure puntò verso di lui l'arma, allertata dalla sua improvvisa comparsa, ma la mano di quello che aveva appena parlato fece riabassare il fucile con calma.
《Chi va la?》domandò la stessa voce autorevole di qualche istante prima.
《Oh, e andiamo, chi altro ci può essere qui che non vi sparerebbe a vista?》chiese sarcastico Andrew.

Erano tutti seduti fino a formare un piccolo cerchio: chi seduto su un sasso, chi su un tronco, chi sopra un groviglio di rami, chi semplicemente sull'umido terreno.
《Dov'è il tuo amico, giovanotto?》chiese Boss notando l'assenza del vecchio professore.
《È andato a dare un'occhiata più da vicino al campo, ma ci sta mettendo troppo tempo.》
《Quanto tempo fa è partito?》domandò preoccupato il caposquadra.
《Ormai è più di un'ora. Temo si sia cacciato nei guai.》asserì preoccupato Andrew.
L'americano annuì comprensivo《Aspettiamo ancora un po'. Nel frattempo ci organizziamo per ciò che stiamo per fare.》lo rassicurò il capo, poi si voltò verso i colleghi《Payback, fai come ti ho detto, vai in perlustrazione. Priest, monta un fucile per il nostro amico. Wraith, hai qualcosa nei nostri database di questi miliziani?》
Gli occhiali del compagno luccicarono al buio《Direi miliziani dell'est. Oltre che per la lingua, guarda l'equipaggiamento: Kalasnikov, Tokarev, mimetica Svd flectar e Partizan. Avrebbero le carte in regola per essere anche qualcosa di più di mercenari. A mio modesto parere, abbiamo a che fare con forze regolari dismesse, o almeno è quello che penso da come sono armati e dal loro atteggiamento. È un punto a favore per la conferma della nostra teoria.》
Andrew inarcò un sopracciglio《Che teoria?》
Boss si voltò verso il tedesco e gli porse un piccolo telefono cellulare. Lo accese e subito apparve l'immagine di un uomo sulla quarantina, il viso non troppo magro ma neppure grasso, gli occhi di due distinti colori.
《Chi è?》domandò ingenuo il ragazzo.
《Boris Kalia. Ambasciatore ed oligarca ucraino. Lo stiamo cercando, ha delle informazioni interessanti su quanto è successo in Croazia e in Romania.》spiegò impassibile il soldato che prese dalla mano dell'interlocutore il piccolo cellulare. Presse sui pulsanti con le dita ammantate nei guanti di pelle e poi porse nuovamente il telefono al giovane. Questa volta Andrew annuì.
《È uno degli uomini che ci inseguivano a Bucharest. E ora che ci penso l'ho visto anche a Dubrovnik.》ricordò questo.
《Esatto.》confermò Boss prima di seguì tare il discorso《Evgeniy Lomovoski. Sicario ed ex agente della FSB russa. Ha disertato qualche anno fa, da quando ha appunto iniziato la sua carriera da assassino. Ma sembra abbia trovato pianta stabile come braccio destro e comandante dell'esercito privato del suddetto oligarca.》riassunse l'uomo.
Andrew restituì il cellulare all'agente statunitense, poi, prima che potesse continuare il suo discorso, intervenne《Ma voi volete catturarli vivi?》
《Questi sono gli ordini.》
《Allora non voglio il vostro aiuto.》li bloccò Andrew dando le spalle a Boss.
Priest si bloccò per osservare la scena mentre era immerso nel buio, dedito al suo lavoro. Wraith aggrottò la fronte. Quasi nessuno aveva mai trattato così Boss. E gli unici che lo avevano fatto erano dei superiori. E Boss era un tipo molto permaloso, anzi, permaloso è un aggettivo effimero per descrivere un carattere irrequieto e turbolento come quello del caposquadra. La reazione non si fece attendere.
Poggiò una mano sulla spalla di Andrew e strinse la morsa delle dita, scatenando un ringhio di dolore rabbioso. Il tedesco crollò in ginocchio《Lasciami.》lo supplicò il ragazzo, quasi allucinato dal dolore causato da quella possente pressione esercitata sul nervo della spalla.
《Tu ci hai chiamati e te ne saremo grati, ma sappi che se dovessi mai intralciare la nostra missione non esiteró a spararti un proiettile nella nuca.》sibilò l'altro prima di lasciar andare la presa in uno strattone. Andrew si rimise in piedi, massaggiandosi la spalla offesa, osservando truce l'americano.
Priest si rialzò in piedi, avvicinandosi al tedesco e porgendogli il fucile.
《Non lo voglio. Ho già questa.》lo bloccò Andrew mostrando la pisola nascosta sotto la cintura.
Boss tornò a voltarsi e, in una cavalcata di rapide ed ampie falcate, afferrò il fucile e lo pose deciso nelle mani del giovane.
《Sono già morte e ferite abbastanza persone. Non voglio avere altra gente sulla coscenza. In particolare ragazzi che hanno ancora tutta una vita davanti.》lo minacciò l'uomo.
Erano faccia a faccia. Gli occhi neri di Andrew a confronto con quelli verdi di Boss. Il corpo magro del ragazzo contro la possente corporatura da marine del militare. Lo spirito giovane ed irrequieto del tedesco davanti a quello risoluto e fiero dell'americano.
Il duello psichico terminò, sancendo la sconfitta di Andrew che, sottomesso, afferrò il fucile e si andò a sedere sul tronco dietro al quale si era nascosto poco prima.

La radio gracchiò. Boss la portò alla bocca《Hai fatto Payback?》
《Sì. E, come la metà delle notizie che ti diamo, queste non ti piaceranno.》
Boss sospirò《Ci sono abituato ragazza. Cosa vedi?》
《Nulla di buono. Una cinquantina di uomini, tre cecchini sul tetto della fabbrica, un carro antiaereo armato di mitragliatrici e missili e, come se non bastasse, ho assistito ai test di accensione del perimetro elettrificato. Per fortuna stanno avendo problemi, ma credo presto lo riusciranno ad attivare.》riferì il cecchino.
《Bene. Tu resta li, al mio segnale inizia a coprirci. E attenta ai cecchini.》
《Sì Boss.》lo tranquillizzò la donna considerando la cosa scontata.
La radio si spense.
《Avete sentito? Si va in azione.》li avvisò Boss.
《Qual è il piano?》domandò Wraith.
《Tu e Priest cercate di entrare nella loro rete centrale. Forse sará l'unica nostra opportunità di scoprire qualcosa di più sul nostro amico ambasciatore. Io e il ragazzo entriamo a cercare il professore. Payback ci dará copertura per la fuga.》dispose il caposquadra.
Quest'ultimo si rivolse versi il ragazzo. Era ancora seduto su quel tronco. Gli si avvicinò alla spalle di soppiatto, infine, una volta arrivato a portata di mano, poggiò questa sulla spalla.
Il giovane ebbe un sussulto.
《Ragazzo. È il momento.》
Andrew si alzò in piedi, tenendo lo sguardo basso e atteggiandosi con indifferenza.
Boss si sentì quasi in imbarazzo nel dover affrontare una reazione quasi infantile. Sarebbe stato forse più semplice un pugno diretto al viso che scusarsi con il giovane, ma dovette dar un passo indietro.
《Senti, mi spiace per prima. Ma ora dobbiamo mettere da parte i nostri problemi, in battaglia non si vince se non si è uniti. Siamo a posto?》domandò Boss porgendo la mano destra.
Andrew la fissò un attimo. Poi la afferrò, soddisfatto di aver, alla fin fine, prevalso in quel piccolo conflitto.
《Dimenticavo.》proseguì il soldato senza lasciar la mano.
《Qual è il tuo nome?》
《Andrew. Andrew Brazo.》
《Bene Andrew. Io sono Laurent. Ma puoi chiamarmi Larry.》
Lasciò finalmente la presa della mano per poi poggiare il palmo del guanto sulla schiena del ragazzo.
《Coraggio. Si va in scena.》

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