Sangue rosso
<<Allora, ecco il piano. Ci alziamo e corriamo al mio tre.>>disse Andrew.
<<Sembra più un biglietto per sola andata per un suicidio a me.>>commentò Charlie.
<<Hai idee migliori?>>rispose il tedesco.
<<Ci alziamo, corriamo e spariamo al tuo tre.>>disse sarcastico l'americano.
<<Oh, questo farà una enorme differenza dato che ti ricordo che noi non sappiamo dove sparare.>>confermò Sherman.
<<Uno...>>iniziò Andrew.
<<Oh non starai facendo sul...>>iniziò Charlie.
<<Due...>>proseguì impassibile.
<<Aspetta, al tre o dopo il tre?>>chiese il premuroso soldato senza elmetto.
<<Tre!>>gridò Andrew alzandosi ed iniziando a correre verso un riparo alla sua destra.Sherman fece lo stesso, seguendo le orme del suo lesto compagno. I passi risuonarono nel silenzio di quel cortile. Lo stesso fecero gli spari del cecchino. Tre colpi, ravvicinati, potenti e fatali.
Andrew incespicò, correndo a quattro zampe per un paio di metri fino alla conclusione della sua corsa dietro il riparo designato. Il cacciatore esplose un quarto colpo. Karridis cadde a terra, in un fragore di metallo ed equipaggiamento. Arrivò un proiettile dalla direzione opposta a quella del cecchino che li teneva in scacco da qualche minuto. Immediatamente dopo, un urlo in lontananza si spense nella vastità di quella gola.<<Tango a terra. Avete campo libero. Per ora.>>gracchiò la voce di Stevenson nella radio.
<<Gran bel colpo Stevenson.>>commentò Andrew alla radio.Udì un lamento alla sua sinistra.
Scaraventato nella polvere, con il viso contorto, i denti digrinati e le mani intrecciate sullo stomaco c'era Sherman.<<No... Ehi Sherman... Sherman!>>gridò Andrew.
<<Uomo a terra! Uomo a terra!>>comunicò la voce di Charlie nella radio.
Andrew corse verso il ferito.<<Ehi, ehi, ehi... Amico, ci sei?>>disse Andrew battendo forte e velocemente la mano sul viso del soldato. Questo rispose borbottando.
<<Sposta le braccia, fammi vedere la ferita.>>ordinò Andrew.
<<Non credo di essere ferito.>>bisbigliò il soldato spostando le braccia dall'addome.
Andrew emise una sottile risata.
Portò la radio vicino alla bocca<<Stevenson, il tuo udito ha sbagliato. Non era un SVD a quanto pare. La corazza di Sherman ha retto.>>comunicò senza distogliersi dalla faccia un sorriso di sollievo e gloriosa realizzazione.
<<Capita anche ai migliori di sbagliare. Ma credo che il nostro amico avrà comunque bisogno di un medico.>>rispose il cecchino, poi continuò<<A parte le costole che potrebbero essersi rotte, conoscendolo, si romperà qualcos'altro prima della fine della missione.>>scherzò il sergente.
<<Vai a quel paese Stevenson. Vorrei vedere te correre sotto il fuoco di un dannato cecchino.>>lo zittì Gregor.
<<Sei fortunato che non ero io. Ti avrei seccato da questa distanza. Figurati dalla sua posizione.>>lo derise l'altro.Si alzò un leggero vento attorno a loro. Andrew si guardò attorno. Sherman si rialzò in piedi, leggermente ciondolante ma comunque in forma.
<<Dai ragazzi, Hinder e Shunt sono quasi arrivati all'obiettivo. Non vorrete arrivare tardi all'appuntamento.>>li avvisò dall'altura il tiratore.
<<Certo che no. Guidaci tu, Stevie.>>lo incoraggiò Andrew mentre si guardava attorno. Stavano correndo verso il villaggio, le case distavano meno di cinquanta metri.
<<A destra, subito! Dal viale di fronte a voi arrivano una dozzina di bersagli!>>
<<Ricevuto.>>affermarono gli altri virando repentini a destra in una secca strada, polverosa come il terreno.
STAI LEGGENDO
The Amber Room
PertualanganIl ritrovamento di un vecchio documento scatena una serie di eventi che finiranno per sconvolgere la vita di Andrew, un tedesco che ama viaggiare per il modo assieme alla compagna, Camille. Un tesoro bramato da molti, un rivale pronto a molti sacrif...