Capitolo 3 "Nelle segrete del castello"

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"Ai suoi ordini padrone"disse Michelle inchinandosi al cospetto del principe e si ritirò presso la sua umile camera da letto.

Belle's pov

La domestica mi lasciò nelle mani del padrone.
Il principe scendeva lentamente quelle poche scale che ci dividevano, dalla poca luce che entrava dal portone semi-aperto del castello riuscì finalmente a vedere i suoi occhi. Blu. Blu come l'oceano, mi ci persi profondamente, nuotavo nei suoi occhi tremendamente fantastici. All'improvviso, mi prese la mano. La sua era fredda. Fredda come il ghiaccio. Mi ricordò quando andai a toccare la mano di mia madre ormai morta. In quell'istante un brivido mi attraversò al solo ricordo di lei. Mi condusse lungo gli infiniti corridoi del castello, le pareti erano di colore blu scuro ed erano piene di quadri in particolare mi colpì un quadro che raffigurava un uomo e una donna. L'uoma aveva gli stessi lineamenti del principe, la donna aveva dei capelli marroni lunghi esattamente come i miei, era nuda e aveva una rosa rossa in mano, notai solo allora che l'uomo aveva un frustino e che era puntato alla schiena della donna. Ho avuto paura. Molta paura. Ero terrorizzata all'idea che lui potesse farmi una cosa del genere. Mi liberai dalla sua presa dalla sua fredda presa e inizia a correre alla ricerca del portone, arrivai alle scale ma appena scesi il primo gradino, inciampai e rotolai per tutto il resto della rampa, e dopo aver sbattuto la testa svenni. Quando aprii gli occhi mi ritrovai in un'orrenda e sporca cella.

Niall's pov

Detesto gli ospiti.
Ma ho capito subito che questa ragazza, dal nome sconosciuto, mi sarebbe dovuta appartenere. Era fragile, tremava dal freddo e piangeva. Mi ricordava quell'infedele di mia madre che aveva preferito un altro uomo al posto di mio padre. Vedendola sentivo dentro di me il sentimento di vendetta risvegliarsi. Presi la sua mano, era rossa dal freddo, la condussi lungo gli oscuri corridoi del mio castello, finché non sentii più la sua mano nella mia e capii subito che aveva capito ciò che le aspettava. La rincorsi, l'avrei dato una bella lezione per aver tentato di scappare da me, ma appena scese il primo gradino delle imponenti scale, inciampò, rotolò per il resto della rampa e svenne sbattendo la testa. Era stesa lungo l'atrio del castello
La osservai meglio. Aveva i capelli marroni e lunghi. Molto lunghi. Era magra. Ma non troppo. La sua pelle era bianca. Toccai la mano che era stata nella mia, era calda. Indossava degli stracci. Aveva una gonna lunga nera tutta strappata e un maglioncino rosa chiaro anch'esso pieno di buchi. La presi in braccio e la condussi nelle segrete del castello.

La bella e la bestia || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora