Capitolo 6 "Regole e lavoro"

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Brividi.
Belle sentì dei brividi appena Niall la sfiorò e le soffiò sul collo.

Brivido.
Era quella sensazione che il principe le faceva provare sempre, si manifestava in vari momenti, sia quelli di piacere, sia in quelli di paura.

Quando entrarono nel castello, Niall le prese la mano, questa volta era calda. Per Belle era piacevole quel contatto fisico, anche se non lo dava a vedere, le piaceva stare nella sua mano, soprattutto quando era calda, come in quel momento.

*******

Stranamente, anche al principe piaceva prendere le mani di Belle, questa volta non erano le sue mani ad essere gelide, erano quelle di lei.

All'entrata trovarono Beatrice e Lottie insieme ada altre due domestiche Clare e Asia. Beatrice e Lottie erano sconvolte alla vista di Belle, pensavano che fosse riuscita a scappare, a quel punto sperarono solo che Niall non la maltrattasse per il suo tentativo di fuga.

Niall's pov


Belle.
Il suo nome la descriveva in tutto e per tutto, anche se era molto testarda e non stava mai zitta, ma l'avrei messa a tacere in un modo o nell'altro.

Tremava.
Tremava dal troppo che regnava fuori dalle mura del castello, mi ricordava un po' mia madre quando subiva i maltrattamenti, a mio parere meritati pet averlo tradito. Ero solo un bambino, però mio padre volle, da subito, darmi degli insegnamenti su come governare e su come farmi rispettare, ma Belle......aveva scombussolato il mio modo di vivere, anche se non ci parlavamo molto, la sua presenza a mandarmi in tilt, perdevo il controllo completamente. Non dovevo assolutamente permetterle di prendere il controllo su di me se volevo mantenere gli ideali di mio padre vivi. Condussi Belle nella sua stanza, situata nell'ala ovest, non parlava, stava nel suo silenzio immersa nei suoi pensieri, meglio così non avevo voglia di spiccare parole con lei e rispondere alle sue probabili domande.

Belle's pov
Non so perché cedetti alla sua proposta di riportarmi al castello, forse è stato quel tocco di gentilezza nell'essersi preoccupato per me, o forse per avermi permesso di toccare i suoi capelli.
Erano così morbidi e soffici, se fosse stato per me, sarei rimasta immersa nei suoi capelli per sempre. In certi momenti, lo odiavo, ma in altri apprezzavo tantissimo i suoi comportamenti, mi piaceva.

Appena entrati vidi lo stupore sui volti di Beatrice e Lottie e notai la presenza di altre due ragazze che non conoscevo, molto probabilmente erano anche loro domestiche, con lo sguardo, dissi a Bea e Lottie che le avrei parlato appena avrei potuto. Niall mi condusse nella mia camera dove avrei alloggiato per un tempo indeterminato, durante il tragitto, Niall non parlò, io avevo tante domande da porgli, ma ho preferito tacere. Eravamo arrivati in fondo al corridoio bianco dell'ala ovest, aprì la porta della camera e mi fece entrare dentro, non era male, c'era un letto matrimoniale vicino alla finestra, una scrivania, un immenso armadio lungo tutta la parete ma il particolare che mi colpì fu la libreria situata vicino al letto.

"È di tuo gradimento?" Disse Niall ad un tratto.

"Certo, è meravigliosa" risposi con entusiasmo.
Mi piaceva veramente.

"Da domani inizierai a lavorare insieme alle altre domestiche"

"Cosa?!" Esclamai, non volevo assolutamente lavorare per lui, non meritava il mio aiuto.

"Domani inizierai il tuo lavoro punto e basta!" Urlò in tono autoritario.
Decisi di cedere anche questa volta, ero stanca e non avevo voglia di litigare.

"I tuoi compiti saranno gli stessi delle altre. Dovrai alzarti ogni mattina alle 7, indosserai la divisa che troverai nell'armadio e potrai andare a letto soltanto quando avrai finito tutti i lavori che ti saranno affidati."

"Devo andare a letto solo quando finirò tutti i lavori che dovrò svolgere, che vuol dire?"

"Vuol dire che anche se fossero le 3 di notte e tu non avrai finito di svolgere i tuoi compiti non potrai andare a letto"

Ma era impazzito?

"Non mi sottoporrò mai a questa regola" urlai.

"Questo è tutto da vedere!" E se ne andò sbattendomi la porta in faccia.

Andai ad aprire l'armadio per vedere la divisa da lavoro. Era di colore bianco e rosa, era composta da una camicia a maniche lunghe bianca, una piccola cravatta rosa e una 'gonna' rosa. Era cortissima, non mi sarei mai messa una cosa simile, era inaccettabile. Accanto alla divisa, notai altri vestiti tra cui anche pantaloni, pensavo proprio di sostituire quella 'gonna' con un paio di pantaloni. Era notte ero molto stanca per tanto presi una vestglia lunga fino alle ginocchia me la misi e piano piano mi addormentai sul caldo letto.

La bella e la bestia || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora