CHAPTER FIFTEEN

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"Allora Louis come va?" dice sedendosi il suo psicologo,il signor Smith.

"Male,io n-non..ho paura di non ricordare quando faccio delle brutte cose" rispose il liscio,trattenendosi a stento di piangere ed urlare.

"Louis,stai calmo okay?Non devi aver per forza fatto qualcosa di sbagliato. Puoi gentilmente ripetermi la tua ehm..malattia?"

"I-io soffro di cambi d'umore improvvisi. Questi cambi d'umore possono essere pericolosi,perché mi portano a fare d-delle cose sbagliate ed è già capitato molte volte. Il punto è che io non ricordo n-nulla. A me non capitavano più da parecchio tempo,ma adesso sono ritornati questi problemi ed io davvero,non voglio rivivere l'inferno che ho vissuto 2 anni fa,quando s-sono stato cacciato da scuola e mi volevano arrestare p-perchè..." Louis scoppiò a piangere,non finendo più il discorso,o forse,non voleva più continuarlo per il semplice fatto che si vergognava di aver fatto in passato una cosa simile.

"Ehy ehy piccolo devi stare calmo okay?non fa bene alla tua salute agitarti in questo modo." Il signor Smith era una persona di gran cuore,di cui il liscio era affezionato fin da bambino,lo considerava come un secondo padre,o forse,come l'unico padre.

"Io g-giuro che qualunque cosa abbia fatto ad Harry non è stata intenzionale,io n-non voglio perderlo. Mi stavo affezionando a lui,non voglio, non voglio." continuava a piangere il liscio come un bambino,piangeva e si disperava dinanzi ad una realtà,cruda da accettare.

**

Harry se ne stava lì,rannicchiato nel suo letto,con la testa sul cuscino e delle lacrime che gli solcavano le guance. Era stato stuprato,si era sentito violare in tutti i sensi,si sentiva sporco,sporco e macchiato di un segno di cui non si libererà mai,ed Harry lo sapeva,Louis rimaneva ugualmente sempre lì. In un piccolo spazio della sua mente e del suo cuore ,nel bene o nel male,era lì e non andava via.

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