Louis finalmente era uscito da quel maledetto ospedale. L'aria gelida di Londra gli invase tutto il corpo ed il venticello fresco gli fece volare i capelli.
Adesso veniva la parte più complicata,la parte in cui,doveva dire la verità sulla sua malattia ad Harry. Così,senza neppure tornare prima a casa si diresse subito a casa del riccio.
Iniziò a camminare e pregò di non aver sbagliato strada,bussò alla porta ed un Harry assonnato gli si presentò davanti con un pigiama strano addosso,aveva gli occhi stanchi,di chi dorme poco,i capelli ricci gli cadevano disordinatamente sulla fronte e qualche ciocca spuntava di qua e di là. Era sempre così bello,pensò Louis."Ehm..Harry scusa se ti ho svegliato ma dovevamo parlare,t-ti ricordi?" Parlò Louis.
"Certo,entra pure." si spostò un po di lato il riccio per lasciarlo passare.
"Vuoi qualcosa?"
"Uhm..un tè grazie."
Harry andò a preparare il tè,quando ebbe finito glielo porse sul tavolino e il liscio borbottò un "grazie"."Allora uhm..io non so davvero da dove iniziare. Inizio col dire che,qualunque cosa io ti abbia fatto voglio che tu sappia che non l'ho fatta di mia volontà. Soffro di una "malattia",in cui cambio d'umore improvvisamente. Questi cambi d'umore possono essere pericolosissimi,anche perché non ricordo nulla." Louis si fermò a causa delle lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi color cielo. Poi continuò-"I-io non volevo Harry,lo giuro. N-non volevo,non volevo." E poi Louis pianse,pianse davvero,forte. Finalmente si sfogò,urlò e si disperó sotto gli occhi sgranati di Harry,che a sentire la storia e vedere Louis piangere come un bambino,non seppe cosa fare se non stringerlo a sé e sussurrargli che andrá tutto bene.
**
Louis dormiva sul letto di Harry,sembrava un angelo. Aveva ancora i segni delle lacrime scorse lungo le sue guance. Il ricciò non poté far altro se non disegnarlo,così,prese la matita,il suo album da disegno che,ormai,possedeva tutti disegni di Louis,ed iniziò a disegnarlo. Per il riccio era sbagliato disegnarlo anche se non riusciva a smettere,perché non riusciva mai a farlo esattamente uguale,in fondo non poteva,come faceva a riportare esattamente la cosa più giusta che esista su di un foglio?Sentì dei mugolii da parte della bocca del liscio,così in fretta e in furia nascose l'album da disegno e buttó la matita da una parte indefinita della stanza e fece finta di star cercando qualcosa nell'armadio.
"Ehy" sussurrò Louis con la voce impastata di sonno.
"Ehy,c-come va?" Sì avvicinò il riccio.
"Bene,meglio adesso se ci sei tu" gli sorrise il liscio.
Le guance di Harry si colorarono di un rosso acceso,una visione che fece scappare una risatina a Louis.
"L-lou posso chiederti una cosa?" Chiese imbarazzato il riccio.
"Certo."
"Vorresti ricominciare tutto daccapo?"
ANGOLO AUTRICE
1,12 K di visualizzazioni in poco più di un mese,non potrò mai ringraziarvi abbastanza,davvero.
Grazie di tutto!
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Calculator. [l.s]
FanfictionTRATTO DALLA STORIA: "Niall,mi serve una calcolatrice,ti prego. Se quella di fisica mi becca di nuovo senza materiale mi ammazza. Valla a chiedere nella 5A." "Perché non ci vai tu?" "Niall,sto copiando i compiti,per favore." Quel giorno però Niall...