Capitolo Ventidue

34 3 0
                                    

Dal capitolo precedente....

Ho deciso, andrò da lei in ospedale, voglio vederla, non mi importa se sarò sospeso dal mio incarico, non importa se sarò espulso da scuola, voglio che lei stia bene, si, perché mi importa di lei, credo. Non dovrebbe fregarmene, eppure ora mi importa e tanto, forse perché c'è di mezzo la sua vita. Non posso saperlo.》

Non so perché cavolo lo stia facendo, ma dopo questo episodio mi sto comportando come un perfetto coglione, non mi comportavo cosi da anni, eppure ora sto per uscire di casa e sto cercando le chiavi ma non le trovo e dato che mia madre non è in casa ma è in viaggio non posso uscire senza.
Ora che ci penso dovrebbero essere dentro lo zaino!.
Dopo aver scassinato il mio zaino nel vero senso della parola mi guardo in tasca ed ecco fuoriuscire le chiavi. Quanto cazzo posso essere coglione?? Mezz'ora a cercare le chiavi e c'è le avevo in tasca?
Dopo una breve smadonnata mentale esco di casa, prendo la bici e le cuffie e mi dirigo verso l'ospedale con gli Slipknot alle cuffie sperando di arrivare in tempo per l'orario visite, altrimenti entrerò con la forza.

Dopo un bel tratto di corsa con la bici sento un grosso botto, e la mia bici inzia a sgommare, con un salto scendo giù e noto la gomma della mia bici completamente esplosa, questo perché? Perché dei bimbi hanno lanciato un petardo sulla ruota e per via della musica non me ne sono nemmeno accorto. Lascio lì la bici e corro vicino ad un cartello, notando che mancano ancora....UN CHILOMETRO E MEZZO?!?!? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!? Non c'è nemmeno una fermata del bus o taxy, ma fanculo sono sempre così sfigato?

Inizio a camminare a passo veloce verso la via per l'ospedale ma siccome odio camminare decido di approfittarne per fare jogging, inizio a correre veloce con la musica a palla. Dopo un bel tratto di strada vedo alla mia sinistra un cartello, così mi avvicino per leggere:

"-Ospedale (500 mt) "
-Agritour (1000 mt)
-Chiesa (1500 mt)

Ma che bello. Ancora mezzo chilometro, ho sete e non sono ancora arrivato, ci vorrebbe un passaggio ma come al solito non passa mai nessuno a quest'ora, anche perché è un luogo molto poco frequentato dato che c'è in lontananza un ospedale, un agritour, e una chiesa poi, praticamente è un luogo morto.

Mi siedo per riposare un attimo sperando in un qualche passaggio "inaspettato", come nella mia stupidità mi ero completamente dimenticato di avere il numero di Sandra! Magari lei va in ospedale e può passare con la macchina, apro WhatsApp e le scrivo:

"Sandra?"
*visualizzato*
"Dimmi"
"Vai in ospedale da Katy per caso?"
"Sapevo me lo avresti chiesto, passo a prenderti?"
"Veramente sono già a metà strada"
"Tu sei scemo! Ma come ti è venuto in mente di avviarti a piedi?"
"Fino a poco fa avevo la bici. Finché un fottuto petardo non mi ha fatto esplodere la gomma"
"E tu quando pensavi di chiedere?"
"Quando ho capito che non potevo camminare per altri 500 km a piedi"
"Va beh lasciamo perdere va, arrivo subito tra qualche minuto"
"Ookay, grande, grazie mille!"
"Ma va tranquillo"

Esco da WhatsApp e spengo internet, non voglio sprecarlo così per cavolate.
Inizio a camminare su e giù per la strada sperando di vedere la macchina della salvezza arrivare, ho una sete tremenda ma ovviamente non ho l'acqua.
Mi giro a destra e noto che oltre la distesa di campo c'è un tizio che coltiva nella parte fertile, decido quindi di avvicinarmi per chiedere dell'acqua.
Mentre mi avvicino sembra come se lui si allontanasse sempre di più, d'un tratto inizia venirmi incontro, arrivati allo stesso punto noto che ha sulla settantina e mi meraviglio, è difficile trovare settantenni che coltivano ancora la terra, mi rivolge subito la parola

-Ragazzo, cosa fai in questa strada abbandonata a quest'ora? Eh i ragazzi di oggi è difficile camminino così tanto, a meno che non siano scappati di casa, quindi dimmi, cosa ti ha portato a scappare?

-A dire il vero...non è proprio per questo che...

-Non devi vergognarti di dirmi la verità, se vuoi ti ospito a casa mia non dico niente ai tuoi.

-No signore assolutamente, vede c'è un'amica in ospedale e non potevo fare a meno di non andare a vedere come sta....

-Siamo sicuri che sia un'amica *sorride*

-Sisi..un'amica, come mai questa affermazione?

-Seguimi, sembri assetato, ti racconto tutto

Senza dire una parola lo seguo. In un primo momento avrei voluto rifiutare ma la sete aveva preso possesso di me e non riuscivo a stare. Lasciai quindi un messaggio a Sandra, avvisandola di mandarmi un messaggio non appena fosse arrivata. Entrammo in una specie di casa in legno, era molto modesta ma ben ordinata, ci sedemmo a tavola e mi porse un bicchiere ed una brocca di acqua ghiacciata, iniziai a bere con foga tutta quell'acqua ma mi fermai non appena udii delle parole uscire dalla sua bocca che mi colpirono a pieno petto.

-Anche io dissi così quando ero a liceo, se così posso definirlo.

Tossii ripetutamente quasi strozzandomi.

-In che senso?

-Beh...è semplice.

Iniziò a raccontare..ma ciò che disse mi lasciò impietrito, facendomi sbadatamente cadere il bicchiere pieno d'acqua di mano.

Spazio autrice
Scusate per i lentissimi aggiornamenti ma purtroppo non posso fare altrimenti, ho la scuola ed è un grande impegno quest'anno perché le cose sono più difficili per me da capire. Prendo quindi l'occasione per dirvi che d'ora in poi gli aggiornamenti saranno più veloci possibile, ma i capitoli saranno un po più corti data la mancanza del tempo per via della danza e della scuola in generale, spero capirete...♡

Peace and love
La vostra Katy♡!

True Love♡ (not Complete.) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora